Transport & Environment contro le Plug-in: emettono più CO2 di quanto dichiarato

25 Novembre 2020 33

La Transport & Environment si scaglia contro le auto ibride Plug-in. Il motivo sarebbe da ricercarsi nel fatto che tali modelli emetterebbero valori di CO2 superiori a quelli indicati nei dati di omologazione. Questo sarebbe il risultato di una ricerca condotta assieme ad Emissions Analytics. Secondo quanto si apprende, sono stati testati tre SUV Plug-in e nello specifico i modelli BMW X5 xDrive 45e, Mitsubishi Outlander PHEV e Volvo XC60 T8 Twin Engine.

In tutti i casi, le emissioni di CO2 sarebbero state superiori a quanto dichiarato. Secondo Transport & Environment, i tre veicoli oggetto dei test hanno emesso tra il 28-89% in più di CO2 rispetto ai dati di omologazione, con batteria completamente carica e in condizioni ottimali. Con l'accumulatore scarico, invece, le emissioni sono state dalle tre alle otto volte in più rispetto ai valori ufficiali.


Addirittura, guidando le auto con la modalità di guida che prevede la ricarica della batteria, i veicoli PHEV emettono da tre a dodici volte di più. Inoltre, quando la batteria si scarica, i veicoli testati hanno dimostrato di poter percorrere solo 11-23 km prima di superare le emissioni ufficiali di CO2. Le conclusione di Transport & Environment nei confronti dei modelli Plug-in sono piuttosto dure. Julia Poliscanova, senior director di T&E, ha dichiarato:

Le ibride plug-in sono false auto elettriche, costruite per i test di laboratorio e le agevolazioni fiscali, non per la guida reale. I governi dovrebbero smettere di sovvenzionare queste auto con miliardi di soldi dei contribuenti.

Veronica Aneris, direttrice per l’Italia di T&E, ha aggiunto:

I test effettuati confermano che le auto ibride plug-in sono solo finte auto elettriche che fanno molto poco per il clima, ricevendo al contempo un’enorme quantità di sussidi. La Finanziaria 2021 dovrebbe mettere fine a questo spreco di soldi pubblici, che sarebbero molto meglio utilizzati se investiti nello sviluppo di una capillare ed efficiente rete di ricarica per veicoli elettrici puri. Questo è ciò di cui l’Italia ha bisogno ora per permettere alle soluzioni realmente a zero emissioni di accedere al mercato di massa.

E i costruttori che dicono? Secondo Automotive News Europe, Volvo è intervenuta affermando che le sue auto sono certificate e rispettano pienamente la legislazione sulle emissioni. Mitsubishi, invece, ha sottolineato che test indipendenti possono produrre risultati inaffidabili o variabili a seconda delle condizioni. Da BMW, invece, non è arrivato alcun commento.

I risultati di questa ricerca arrivano a circa un mese da uno studio dell'istituto Fraunhofer ISI in Germania e dell'International Council on Clean Transportation (ICCT) che sostanzialmente affermava che le auto Plug-in non sono più rispettose dell'ambiente dei modelli con motore a combustione a causa della loro scarsa autonomia in modalità solo elettrica.


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Commenti

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lucas

Ma anche per elettriche non viene calcolata l'emissione di co2 necessaria alla produzione dell'energia elettrica...

RavishedBoy

Ma va?
Chi l'avrebbe mai detto.

Vae Victis

T&E non è una organizzazione scientifica. E' il contrario. E' una organizzazione di propaganda che produce ricerche con parametri sbagliati, con il solo fine di soddisfare i propri committenti.
Spendono milioni per tradurle in tutte le lingue e pubblicarle in tutti i siti (mica glieli pubblicano gratis). I loro fondi hanno un' origine sospetta, o quantomeno ignota. Come è possibile che le leggi UE vengano decise da queste organizzazioni private?

Signor Rossi

Non le faccio io le leggi ... vada a parlare al suo Eurodeputato, quanto pare la commissione europea vuol mettere fine ai giochi delle aziende automobilistiche disoneste, incapaci di rispettare le leggi vigenti, per non parlare della truffa organizzata "Dieselgate" a discapito dei propri clienti ...

Ale Cirni

No perché ormai l'opinione pubblica e la politica riguardo al mondo auto non guarda più ai dati e alla realtà oggetiva delle cose ma segue soltanto le mode e le tendenze.
Ora in qualsiasi ambito politico (spinti dai media) è vantaggioso demonizzare diesel ma non lo si fa trovando alternative valide, e a questo nessuno ci pensa

Ale Cirni

Prima di sparare sentenze azzardate prova a riflettere un po. Forse non sai che non è possibile al giorno d'oggi produrre auto elettriche per tutti, anche prendendo in considerazione solo i paesi più avanzati in materia perché siamo indietrissimo sulla produzione di batterie. E inoltre sarebbe impossibile per qualsiasi paese garantire la distribuzione di elettricità se tutte le auto fossero elettriche, ma non parlo di domani come dici tu, probabilmente anche fra 10/15 anni. E poi se già oggi mancano i punti di ricarica quando le EV rappresentano il 4% del mercato (neanche del parco circolante) voglio vedere cosa succede se vietiamo la vendita delle endotermiche.
Ma per favore

Signor Rossi
Signor Rossi
FANBOYdiTuTto

l'auto è sempre da comprare usata se possibile...

MisterB

Tanto per loro è sempre colpa del diesel!!

Arch Stanton

Pesano molto.
La tecnologia migliore oggi è il diesel.

Davide10

ElectricGate is the new DieselGate

qandrav

non c'è nessun complotto ma è evidente da sempre agli utenti che i dati dichiarati dai costruttori sono OGGETTIVAMENTE falsi, ma la legge permette loro queste p0rcate...

qandrav

surprised pikachu...

Comunque i costruttori di auto (come chiunque altro) portano acqua al proprio mulino, ma leggendo questa frase:

tali modelli emetterebbero valori di CO2 superiori a quelli indicati nei dati di omologazione risulta evidente che la responsabilità è di chi ha deciso che quei test per l'omologazione fossero validi.

Ad esempio chi ha deciso i parametri WLTP, mago merlino? no ecco appunto, fuori nomi e cognomi

Fabrizio

Ma in quel caso i test non sono sballati, alla fine abbastanza vicini alla realtà (WLTP)

Fabrizio

Ci voleva uno studio, era palese che i dati delle PHEV sono insulsi (date un'occhiata ai dati ufficiali della Posche 918!).
La colpa è del procedimento di test / omologazione, non dei produttori però.
Inoltre spero che prima o poi venga istituito un sistema di tasse / agevolazioni basate sul vero inquinamento del veicolo basato sui KM percorsi.
E' assurdo che dei pachidermi "finti eco" ricevano i sussidi mentre auto normali che vengono usate magari una volta al mese sono tartassate con Eco Tasse e Super bollo

Davide

nasceranno consorzi per il retrofit di batterie più capaci.

Davide

e le mild allora????? E' chiaro che sono solo dei sotterfugi per aggirare il legislatore.

Spero starai scherzando. :\

FANBOYdiTuTto

ha plugin???

cuccuruccu

Per come la vedo io, se oggi si deve per forza comprare un'auto per uso a tutto tondo, dalla città ai viaggi autostradali di centinaia di km, magari per sostituirne una troppo vecchia o per cambio di esigenze, conviene comprarsi un usato benzina o diesel, e quando fra qualche anno l'evoluzione avrà fatto il suo corso sull'elettrico migliorando batterie, costi, rete e tempi di ricarica, allora andrà bene anche l'elettrico. L'auto termica varrà poco e sarà da rottamare o svendere, ma avendola comprata usata c'è già un bel risparmio in partenza.

Manca Toyota la regina dell'ibrido. :\

Signor Rossi
Davide Moriello

Beh, io ho una plug-in. La carico ogni notte in garage e ci faccio anche 60km. Ho 50.000km in 2 anni e mezzo e ho fatto 35.000km in full elettric e i restanti in ibrido. Ho la media dei 70km/l di consumo misto.

R_mzz

Come puoi vedere dal grafico la barra azzura, modalità elettrica, è molto più bassa della barra grigia, modalità motore a benzina.
Il problema è il ciclo di omologazione che conteggia in modo errato le emissioni dell'auto.

Per produrre 1 kWh si emettono circa 250 g di CO2 e si percorrono circa 6 km, quindi 42 gCO2/km.
Chiaramente le emissioni di un elettrica sono nettamente inferiori rispetto ad un benzina, diesel, metano, gpl, idrogeno e vari ibridi.

VoltoReato

Non voglio fare il complottista ma molti utenti se ne erano accorti da mesi se non da anni. Basta la logica per capire che il test è molto condizionato dalla percentuale di batteria con la quale si parte.

R_mzz

Era evidente.
Una Ferrari S90 Stradale ha un dato dichiarato di soli 154 gCO2/km, nonostante il motore da 4000 di cilindrata.
Il problema è nel non conteggiare i km di autonomia in elettrico nonostante i clienti spesso non carichino l'auto nell'uso quotidiano della Plug-in.

Iena

esatto! siamo nel peggior periodo per l'acquisto di un'auto nuova poichè come hai detto l'elettrico è acerbo ed a prezzi assurdi e i vari governi si stanno accanendo (o si preparano ad accanirsi) contro le termiche tradizionali... sono convinto che se domani mi esplode l'auto vado su una a metano o gpl

kanna mustafa

Se non fosee stato per tesla e la moda del' elettrico "green" forse avremmo già avuto carburanti artificiali con minor produzione di CO2 invece di SUV "eco" Plug in e auto elettriche alimentate a carbone e gas che vanno ricaricate per ore e solo se uno ha un box.......

GePaCa

Nulla ha meno senso che dichiarare consumi ed inquinamento di una plug in che paradossalmente può essere utilizzata sia sempre in elettrico che praticamente MAI. Ma almeno chi prende un'auto del genere generalmente ha un minimo di consapevolezza. E allora le cosiddette mid? Auto tradizionali che in full elettric non vanno MAI e godono di incentivi esagerati come le full hybrid!!!

Aristarco

hanno scoperto l'acqua calda...

FANBOYdiTuTto

ma anche l'elettrico di oggi è acerbo, magari in 5 anni si rivoluzionano le batterie e a chi la rivendi la tua leaf del 2018?

Iena

LOL! leggendo le varie notizie, uno fa meglio a tenersi il cassone di macchina più che può, poichè se si punta ad acquistare qualcosa di nuovo che non sia elettrico si rischia di non poter più circolare nel giro di un po' di anni, avere una svalutazione eccessiva del nuovo mezzo o di incorrere in penalizzazioni, rincari carburante, ecc...

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