Dongfeng sospende i piani per l'Italia. Stop dalla Cina a causa dei dazi
Pechino avrebbe ordinato alle sue case automobilistiche di mettere in pausa i piani di espansioni in UE a causa dei dazi. Un problema per i piani del Governo italiano

I dazi che la Commissione Europea ha voluto istituire contro le auto elettriche cinesi che presto diventeranno definitivi, sono fonte di nuove tensioni tra l'Unione Europa e la Cina. In particolare, rischiano di essere controproducenti per i piani del Governo italiano. Come ben sappiamo, ne abbiamo parlato tante volte, l'esecutivo è alla ricerca di una nuova casa automobilistica che possa investire in Italia per avviare nel nostro Paese la produzione di auto.
A quanto pare, Pechino avrebbe chiesto alle sue case automobilistiche di mettere in pausa l'espansione nell'Unione Europea a causa dell'escalation del conflitto commerciale sui veicoli elettrici. Tra i progetti che quindi hanno ricevuto lo stop c'è quello del possibile arrivo di Dongfeng nel nostro Paese. Sappiamo bene, infatti, che il Governo Meloni sta parlando molto con questa case automobilistica per un possibile suo importante investimento nel nostro Paese.
PECHINO ORDINA LO STOP
La nuova direttiva cinese in teoria non sarebbe un obbligo ma sappiamo bene che se il Governo cinese indica una via da seguire, le aziende del Paese si adeguano. Se poi parliamo di società di proprietà dello stato, come nel caso di Dongfeng, appare chiaro che la direttiva non vincolante diventa sostanzialmente un ordine.
Pechino sarebbe poi anche preoccupata per la potenziale sovracapacità dovuta al difficile passaggio dell'Europa ai veicoli elettrici e alla scarsa domanda di auto cinesi sul mercato. In ogni caso, per il Governo italiano si tratta una situazione certamente poco felice visto che l'esecutivo puntava molto sulle case automobilistiche cinesi per tentare di rilanciare il settore automotive nazionale.
Il progetto italiano, comunque, non sarebbe l'unico che avrebbe ricevuto lo stop. Stando a quanto riferisce Automotive News Europe, anche Chongqing Changan Automobile ha annullato un evento per lanciare il suo marchio in Europa, programmato per questa settimana a Milano. Invece, Chery ha posticipato di un anno, all'ottobre 2025, l'obiettivo di iniziare a costruire veicoli elettrici nello stabilimento rilevato in Spagna di recente.
In ogni caso, per i marchi cinesi il mercato europeo rimane molto interessante perché possono vendere le loro auto a prezzi più alti visto che in casa, sul mercato cinese, è in atto una vera e propria "guerra dei prezzi" che riduce i margini.
Vedremo come andranno le ultime trattative tra Bruxelles e Pechino e se si riuscirà a trovare un accordo che possa evitare che scoppi una dannosa guerra commerciale che vada a coinvolgere pure altri settori industriali.