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Luca de Meo, per salvare l'auto europea serve un'Airbus delle city car elettriche

Il manager italiano continua ad insistere sulla necessità di puntare sule piccole elettriche e suggerisce una grande alleanza in stile Airbus

Luca de Meo, per salvare l'auto europea serve un'Airbus delle city car elettriche
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 11 ott 2024

Pochi giorni fa Luca de Meo, CEO del Gruppo Renault e presidente di ACEA, aveva parlato della necessità di tornare a puntare su auto più compatte e leggere. Adesso, il manager italiano, attraverso il suo profilo su LinkedIn, ribadisce l'importanza delle piccole elettriche per il mercato che potrebbero rappresentare la soluzione alle sfide industriali più urgenti dell'Europa. Addirittura, Luca de Meo parla della possibilità di poter andare a creare un'Airbus delle piccole auto elettriche, cioè un'alleanza tra costruttori, una società appunto sul modello Airbus per andare a realizzare questa tipologia di vetture.

Non è la prima volta che il numero uno del Gruppo francese parla di realizzare un'alleanza tra marchi europei per superare le sfide del settore automotive. Questa volta, però, punta su di un'alleanza più specifica per andare a produrre piccole auto elettriche.

LE AUTO SONO TROPPO GRANDI

Secondo il manager italiano, per ridurre l'impatto dei trasporti bisogna optare per veicoli più compatti e leggeri. Per questo usa come esempio la futura nuova Twingo elettrica che ha un'impronta di carbonio inferiore di quasi il 75%, all'interno di tutto il suo ciclo di vita, rispetto alla media delle auto vendute oggi. Il problema, secondo De Meo, è che da 20 anni la regolamentazione spinge tutto il sistema in Europa a realizzate auto più grandi e pesanti che non sono poi certamente adatte alle nostre strade.

Il numero uno di Renault fa anche alcuni esempi. L'auto media europea è il 60% più pesante rispetto a 20 anni fa. Inoltre, il prezzo d'ingresso nel mercato delle nuove auto è aumentato del 60% in 10 anni.

De Meo menziona anche lo studio di Tommaso Pardi e dei suoi colleghi di GERPISA – Le Réseau International de L'Automobile – favorevole alla produzione di veicoli elettrici piccoli, economici e sostenibili in Europa. Il manager italiano afferma che tale studio non poteva essere più tempestivo visto il rallentamento del mercato delle elettriche che mette a rischio gli obiettivi di decarbonizzazione e i posti di lavoro delle imprese europee.

Cosa fare? Queste sono le raccomandazioni dello studio su cui Luca de Meo concorda e che permetterebbero di spingere sulle vendite dei modelli elettrici.

  • Creare una nuova categoria di veicoli con dimensioni, peso e potenza specifici, come le keicar in Giappone.
  • Adeguare le normative sulle emissioni di CO2 per supportare i piccoli veicoli elettrici, compresi gli obiettivi di valutazione del ciclo di vita per tutti i segmenti.
  • Sviluppare un Eco Score per i veicoli, valutando il loro impatto ambientale e l'impronta di carbonio durante l'intero ciclo di vita, dalla culla alla tomba. Ciò influenzerà la progettazione OEM verso piccoli veicoli elettrici.
  • Sostituire le pressioni normative che ostacolano la produzione di automobili più piccole con politiche di supporto.
  • Definire incentivi per i clienti per i veicoli di piccole dimensioni, come un'assicurazione più competitiva, parcheggi gratuiti e nessuna penalità per l'ingresso nei centri urbani.

A tutto questo Luca de Meo aggiunge la proposta di costituite un'Airbus delle piccole auto elettriche…

Quindi, perché non rendere di nuovo grandi le piccole auto?

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