Nel 2027 la parità di costo fra elettriche e endotermiche, ma alcune case spariranno
Secondo Gartner, i prossimi anni vedranno le auto elettriche raggiungere e superare le vetture tradizionali
Secondo l’ultima analisi redatta da Gartner Inc. multinazionale che si occupa di consulenza strategica, ricerca di mercato e analisi nel campo della tecnologia dell'informazione, il 2024 sarà un anno cruciale per il mercato automobilistico, dove verranno consolidate le fondamenta (già buttate da qualche anno) su cui costruire il futuro dell’automobile.
Accanto alle strategie messe in atto dalle principali case automobilistiche per aumentare la propria quota di vendite, sarà necessario ripensare, riprogettare e trasformare profondamente i modus operandi con cui le vetture vengono progettate, e, soprattutto, assemblate.
IL RUOLO CENTRALE DEGLI OEM
Come sottolineato da Pedro Pacheco, Vice Presidente della Ricerca di Gartner, la spinta al cambiamento delle linee produttive sarà promosso in primis dagli OEM, investendo a stretto giro anche le case automobilistiche maggiori:
I nuovi operatori OEM vogliono ridefinire pesantemente lo status quo nel settore automobilistico, e per farlo hanno apportato nuove innovazioni che semplificano i costi di produzione, come l’architettura centralizzata dei veicoli o l’introduzione di ‘gigacasting’. La netta riduzione dei costi di produzione e tempi di assemblaggio, obbligano e obbligheranno le case automobilistiche legacy ad adottare le medesime modalità di produzione, se vogliono sopravvivere sul mercato.
Se da una parte il futuro dell’auto vedrà le vetture elettriche diventare sempre più desiderabili per i consumatori – in forza di prestazioni eccellenti, la presenza della più moderna tecnologia di bordo e prezzi che raggiungeranno quelli delle controparti termiche, per poi scendere – dall’altra questa rapida ed inarrestabile trasformazione avrà anche dei risvolti negativi, col 15% delle startup nate nell’ultimo decennio che andranno in fallimento nei prossimi tre anni.
Aziende come Nio, Polestar, Lucid e Fisker, che dipendendono profondamente da investimenti esterni ed incetivi all'acquisto, potrebbero non avere la liquidità necessaria per cambiare radicalmente e nuovamente, venendo fagocitate da case automobilistiche più forti.
DALLA CORSA ALL’ORO ALLA VELOCITA’ DI ADATTAMENTO
“… Il settore automobilistico sta entrando in una nuova fase, in cui le aziende con i migliori prodotti e servizi vinceranno sulle restanti” ha affermato Pacheco, sottolineando come il mercato andrà a premiare le aziende in grado di adattarsi più in fretta, come Tesla.
L’azienda texana non è stata solo la vera pioniera della mobilità elettrica – superando Nissan e Renault, in assoluto i primi marchi a portare su strada auto a batteria – ma ha continuamente dimostrato un eccellente spirito di adattamento e di innovazione, a cominciare dalla costruzione di Gigafactory e dalla modalità di assemblaggio delle auto, scegliendo per prima il più snello “gigacasting”, in cui ampie sezioni dell’auto vengono fuse come un unico pezzo, al posto di saldature e agenti leganti.
Pacheco ha affermato che la sola scelta del gigacasting può ridurre il costo della carrozzeria bianca di “almeno” il 20%, cui vanno sommati altri tagli ai costi, optando – ad esempio – per l’utilizzo della batteria come elemento strutturale.
NEL 2027 LE ELETTRICHE COSTERANNO QUANTO LE TERMICHE
L’analista ha sottolineato come il calo dei costi di assemblaggio sia impossibile da prevedere in termini percentuali, perché dipende intimamente dalle scelte compiute dalle singole case automobilistiche, ma che indubbiamente il 2027 vedrà le vetture elettriche costare quanto le loro controparti termiche.
Negli anni successivi i veicoli elettrici diveranno sempre più economici, anche senza incentivi da parte dei governi, ma paradossalmente, accanto al calo di prezzo all'acquisto, salirà quello per la riparazione.
Rispetto alla propria controparte termica, infatti, una vettura elettrica ospita molta più tecnologia a bordo, legata a componenti prodotte da aziende altamente specializzata: questo aspetto peserà sempre di più nell'eventualità di una riparazione, il cui costo potrebbe arrivare al 30% in più rispetto alla spesa attuale.