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Euro 7, Vavassori (Anfia): il "percorso è ancora molto complicato"

Il percorso per l'approvazione di Euro 7 è ancora molto lungo

Euro 7, Vavassori (Anfia): il "percorso è ancora molto complicato"
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 28 set 2023

La posizione adottata dal Consiglio Europeo su Euro 7 che, di fatto, va a modificare sensibilmente la proposta di regolamento della Commissione Europea, ha suscitato molte reazioni in Italia. Accanto alla soddisfazione del Governo, si è espressa positivamente anche Anfia. Tuttavia, il presidente Roberto Vavassori invita alla cautela visto che il percorso per l'approvazione del nuovo standard sulle emissioni è ancora lungo.

La votazione sull'Euro 7 va nella direzione auspicata ma è una tappa, guai a cantare vittoria. Il percorso è ancora molto complicato. Deve ancora esprimersi il Parlamento.

Il richiamo alla cautela del presidente di Anfia è corretto. L'iter è ancora lungo e soprattutto molto complesso e nel corso della negoziazione può succedere ancora di tutto.

La cosa peggiore che potrebbe succedere nelle prossime settimane è che qualcuno nell'Europarlamento voglia fare da giustiziere dell'accordo trovato faticosamente in Consiglio per riportare l'asticella dov'era quando l'ha presentata la Commissione. E' un rischio che dobbiamo assolutamente evitare perché vorrebbe dire ricadere nel tribalismo che abbiamo vissuto nei giorni del dieselgate.

In ogni caso, per Anfia ci si sta muovendo nella direzione giusta. La proposta originaria di Euro 7 era troppo restrittiva e avrebbe danneggiato il settore automotive. La posizione di compromesso approvata dal Consiglio Europeo, invece, è molto più equilibrata. Il cambio di direzione, sottolinea Anfia, fa sperare che in Europa si possa arrivare a discutere e decidere senza ideologie.

L'approccio pragmatico e razionale che l'Italia e gli altri Stati Membri hanno adottato nell'affrontare un dossier così importante per la filiera automotive europea fa riaffiorare la speranza che in Europa sia possibile discutere e decidere senza ideologie. In tal senso, al Governo italiano, e in particolare al MIMIT, va riconosciuta la tenacia di una leadership importante mantenuta in tutte le fasi negoziali sui temi prioritari per la nostra industria.

Ricordiamo che il Consiglio Europeo propone di mantenere le condizioni di prova e i limiti di emissione esistenti (come stabiliti nella normativa Euro 6) per i veicoli M1 e N1 (autovetture private e furgoni). Inoltre, il testo rafforza l'allineamento dei limiti relativi alle emissioni di particelle dei freni e al tasso di abrasione dei pneumatici con gli standard internazionali adottati dalla Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite.

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