Stop endotermiche al 2035, rinviato il voto del Consiglio UE
Voto rinviato a data da destinarsi

L'annuncio era nell'aria visto quanto successo negli ultimi giorni. Il Coreper, cioè il "comitato dei rappresentanti permanenti dei governi degli Stati membri dell'Unione europea", ha deciso di rinviare a data da destinarsi il voto del Consiglio Europeo previsto per il prossimo 7 marzo sullo stop alla vendita delle nuove auto a benzina e diesel in Europa dal 2035. L'annuncio è arrivato attraverso Twitter da Daniel Holmberg, portavoce del Coreper.
Coreper I decided to postpone the decision on the 2035 car emissions target from 7 March to a later Council meeting. Coreper will revert to the issue in due time.
— Daniel Holmberg (@danielholmberg) March 3, 2023
Dunque, tutto rinviato. Il 7 marzo, il Consiglio dell'Unione Europea avrebbe dovuto votare il via libera definitivo all'accordo raggiunto tra gli organi europei sull'addio alle endotermiche nel 2035. Tematica di cui abbiamo parlato moltissimo. Tuttavia, la crescente incertezza dovuta al rischio che non si raggiungesse una maggioranza qualificata a causa delle posizioni di alcuni Paesi tra cui l'Italia, ha portato a rinviare il voto ad una data futura. Troppo alto il rischio che si formasse una "minoranza di blocco" in grado di fermare l'iter di approvazione.
TRATTATIVE IN CORSO
La nuova posizione dell'Italia era stata chiarita pochi giorni fa. Il nostro Paese che in passato aveva sempre votato a favore, era intenzionato a votare contro lo stop alle endotermiche. I motivi li conosciamo bene. Pur condividendo gli obiettivi di decarbonizzazione, il nostro Paese ritiene che i target ambientali vadano perseguiti attraverso "una transizione economicamente sostenibile e socialmente equa, pianificata e guidata con grande attenzione, per evitare ripercussioni negative per il Paese sia sotto l'aspetto occupazionale che produttivo".
Inoltre, l'Italia ha ribadito più volte la necessità di puntare sulla neutralità tecnologica, cioè non solo elettrico a tutti i costi. Il testo concordato con il Parlamento europeo era già stato bocciato dalla Polonia, mentre la Bulgaria si era astenuta. Posizioni confermate anche per questo nuovo voto.
L'ago della bilancia sarà la Germania che non ha ancora espresso una posizione chiara. Abbiamo visto, di recente, che dalla Germania viene chiesta una deroga sull'utilizzo degli e-fuel anche dopo il 2035. A pesare sulla decisione di questo Paese, i difficili equilibri politici interni. I Verdi, infatti, spingono per votare a favore dell'obiettivo del 2035, mentre il partito liberale vuole la deroga. Ecco perché il voto è stato rinviato. Si sta aspettando che il Governo tedesco trovi una mediazione che permetta di accontentare le parti per arrivare ad esprimere, alla fine, un voto favorevole allo stop alle endotermiche.
Proprio per questo, la riunione del Coreper era stata rinviata dal primo al 3 marzo. Tuttavia, in questo lasso di tempo non è stato possibile risolvere il nodo della Germania. I prossimi giorni saranno sicuramente molto caldi, fitti di trattative per arrivare ad una soluzione.
Intanto, arrivano le prime reazioni da parte del Governo italiano sul rinvio del voto. In particolare, Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha espresso la sua soddisfazione per questa decisione.
È stata ascoltata la voce di milioni di italiani, e il nostro governo ha dimostrato di offrire argomenti di buonsenso sui tavoli internazionali, a difesa della nostra storia e del nostro lavoro.
La strada è ancora lunga ma non ci svenderemo alla Cina. La Lega c’è.— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) March 3, 2023