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ACEA, il mercato auto UE tornerà a crescere nel 2022. Servono colonnine per la ricarica

Nel 2022 il mercato auto tornerà a crescere ma servono più punti di ricarica.

ACEA, il mercato auto UE tornerà a crescere nel 2022. Servono colonnine per la ricarica
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 8 feb 2022

Il 2021 è stato un anno molto complesso per il mercato auto europeo a causa sia degli effetti della pandemia e sia del problema della crisi dei chip. I numeri abbiamo già avuto modo di vederli diverse volte. Secondo ACEA, l'associazione europea dei costruttori di auto, il 2022 andrà meglio grazie ad una stabilizzazione delle forniture dei semiconduttori. Si stima che a livello di Unione Europea ci sarà una crescita del 7,5% pari a 10,5 milioni di auto immatricolate nel corso dell'anno.

Tuttavia, si tratterebbe di un livello ancora inferiore di circa il 20% rispetto al 2019, prima che la pandemia scoppiasse. Alla luce dell'European Chips Act che sarà presentato oggi e che prevede un forte investimento da parte dell'Unione Europea per spingere la produzione di semiconduttori in Europa, ACEA esorta il settore a ridurre la sua dipendenza dai fornitori esteri per evitare che simili situazioni problematiche possano ricapitare in futuro.

L'associazione passa poi ad evidenziare il fatto che le auto a ricarica elettrica (Plug-in ed elettriche) siano cresciute nel 2021, nonostante il momento difficile del mercato automotive. Oggi, quasi una vettura su 5 venduta all'interno dell'Unione Europea è un modello a ricarica elettrica. Oliver Zipse, Presidente e CEO di ACEA de del Gruppo BMW, ha commentato:

Le ottime prestazioni delle auto a ricarica elettrica sono una notizia molto gradita. Tuttavia, non possiamo dimenticare che questo è ancora un mercato piuttosto fragile, che dipende fortemente da misure di sostegno come incentivi all'acquisto e, soprattutto, dalla disponibilità diffusa di infrastrutture di ricarica.

SERVONO COLONNINE

E proprio sul tema dell'infrastruttura di ricarica,  ACEA lancia ancora una volta l'allarme. L'associazione evidenzia che attualmente il ritmo di implementazione delle infrastrutture è in ritardo rispetto alla domanda dei consumatori. In effetti, negli ultimi cinque anni, le vendite di auto elettriche sono cresciute quattro volte più velocemente rispetto ai punti di ricarica.

Le vendite di auto elettriche sono aumentate di oltre 10 volte tra il 2017 e il 2021, mentre il numero di caricatori pubblici nell'UE è cresciuto di meno di 2,5 volte nello stesso periodo. Se questa situazione non verrà affrontata con urgenza introducendo obiettivi ambiziosi per tutti gli Stati membri dell'UE, incontreremo molto presto un ostacolo.

Per questo, Zipse ha lanciato un appello all'Unione Europea e ai Governi nazionali di rivedere gli obiettivi presenti all'interno del piano "Alternative Fuels Infrastructure Regulation" (AFIR) per renderli più ambiziosi al fine di arrivare a garantire che l'Unione Europea possa disporre di un'adeguata infrastruttura di ricarica.

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