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Dyson, l'auto elettrica non si farà: nel futuro batterie a stato solido e IA

L'azienda non rinuncerà all'investimento di 2,5 miliardi di sterline, e continuerà ad espandersi nel Regno Unito e a Singapore concentrandosi sullo sviluppo di quelle batterie allo stato solido che sarebbero dovute essere il "cuore" della prima auto elettrica del marchio

Dyson, l'auto elettrica non si farà: nel futuro batterie a stato solido e IA
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Stefano Bontempi
Stefano Bontempi
Pubblicato il 11 ott 2019

Dyson dice addio alla sua auto elettrica: lo annuncia la società stessa attraverso un comunicato ufficiale, mettendo così la parola fine all'ambizioso progetto nato nel 2014 e che rientrava nel mega-piano di investimenti da 2,5 miliardi di sterline per lo sviluppo della vettura, la produzione di batterie allo stato solido e altri progetti legati alla Ricerca & Sviluppo.

Nessun "fallimento", sottolinea James Dyson elogiando il lavoro delle oltre 400 persone tra ingegneri e designer che verranno spostate all'interno del dipartimento Home (quello degli aspirapolveri, per intenderci). Le difficoltà sono sorte piuttosto nella conversione del progetto in un prodotto "commercialmente fattibile":

Abbiamo portato avanti un serio processo per trovare un acquirente per il progetto che, sfortunatamente, fino ad oggi non ha avuto successo.

L'auto elettrica Dyson sarebbe dovuta nascere a Singapore nel 2020 grazie alla competenza di Roland Krueger, ex Presidente di BMW Group e di Infiniti, messo a capo della divisione a gennaio 2019. L'azienda non rinuncerà però agli investimenti e continuerà ad espandersi nel Regno Unito e a Singapore concentrandosi sullo sviluppo di quelle batterie allo stato solido che sarebbero dovute essere il "cuore" della prima auto elettrica del marchio, nonché su tecnologie di rilevamento, sistemi di visione, robotica, apprendimento automatico e intelligenza artificiale.

E pensare che a maggio l'auto elettrica Dyson era stata immaginata in una serie di sketch basati sui brevetti depositati dall'azienda e condivisi successivamente con i dipendenti: l'intento era quello di mostrare non tanto l'estetica – non definitiva – quanto "alcune fasi inventive" che avrebbero caratterizzato il veicolo. Modulare, con un abitacolo basso per ridurre la resistenza aerodinamica e dallo spazio interno ottimizzato per ospitare fino a 7 passeggeri: questa era l'idea che Dyson aveva della sua prima auto elettrica.

Nel futuro di Dyson non ci sarà spazio solo per aspirapolveri, prodotti per la casa e batterie: al centro dei progetti futuri ci saranno anche tecnologie di rilevamento, sistemi di visione, robotica, machine learning e intelligenza artificiale.

Credits immagine d'apertura: Autocar

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