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Anche BMW raddoppia la flotta per i test a guida autonoma

BMW raddoppia la flotta di vetture a guida autonoma il cui primo modello di serie dotato di quella tecnologia è previsto nel 2021.

Anche BMW raddoppia la flotta per i test a guida autonoma
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Matteo Milani
Matteo Milani
Pubblicato il 22 mar 2018

BMW non cambia la sua strategia sulla guida autonoma e, nonostante l'incidente mortale che ha coinvolto uno dei mezzi automatizzati di Uber, ha deciso di imitare Apple raddoppiando la flotta di vetture per proseguire gli sviluppi su tale tecnologia. Secondo quanto riportato da Automotive News Europe, la casa bavarese sarebbe decisa a sottoporre i prototipi a delle prove di 250 milioni di chilometri complessivi. Di questi, 20 milioni saranno percorsi su strada, mentre i rimanenti 230 tramite delle simulazioni al computer.

La nostra valutazione sulla tecnologia di guida autonoma rimane invariata anche se questo sembra essere un incidente estremamente deplorevole

afferma Klaus Froelich, Membro del Consiglio di Amministrazione di BMW per la Ricerca e Sviluppo che, oltre a commentare l'incidente di Uber, ha confermato che i test di BMW si stanno svolgendo in tutta sicurezza. Frecciatina a Uber, la cui Volvo XC90 viaggiava ad una velocità superiore a quella prevista dal codice della strada? Forse.

I piani del gruppo bavarese sulla guida autonoma procedono spediti: nel 2021 è previsto il lancio della iNext – la prima berlina  totalmente autonoma a trazione elettrica – ma prima sarà necessario sviluppare un computer in grado di elaborare dati generati da un mezzo automatizzato. Grazie alla Serie 7 laboratorio, il prototipo presentato negli scorsi da BMW e Intel e prodotto in 40 esemplari, si potranno proseguire tutte le sperimentazioni del caso.

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