Auto 03 Mag
Intel e BMW hanno presentato un prototipo fondamentale per lo sviluppo delle tecnologie del futuro, che riguarderanno il marchio e non solo. In un orizzonte temporale non troppo lontano tutti i dati raccolti da questa Serie 7 saranno utilizzati per dare vita all'ammiraglia a guida autonoma di BMW.
La prima iNext infatti, che verrà costruita a Dingolfing, in Germania, arriverà nel 2021 come portabandiera di una serie di nuovi modelli con la capacità di condurvi da A a B senza che dobbiate intervenire sul volante, oppure di condursi da sola visto che la guida autonoma sarà totale.
La prima di 40 prototipi
Nata dalla collaborazione tra BMW, Intel e l'israeliana Mobileye (acquistata da Intel stessa), questo prototipo basato sulla Serie 7 attuale è dotata di 6 telecamere e numerosi sensori ad ultrasuoni. L'elenco dettagliato della tecnologia utilizzata su questa Serie 7 non è disponibile, ma secondo quanto riportano diverse fonti presenti alla presentazione al Workshop di Intel appena inaugurato nella Silicon Valley, non mancano i laser LIDAR e ulteriori telecamere oltre a quelle già presenti sulla ammiraglia BMW. Un paio di GPS sono collocati sul tetto ma non faranno parte della iNext di serie, verranno piuttosto utilizzati soltanto per i test.
Il sistema utilizzerà poi le mappe super dettagliate di HERE, la società acquistata un paio di anni fa da Mercedes-BMW-Audi e partecipata anche dalla stessa Intel al 15%.
Questa Serie 7 farà parte di una flotta composta da 40 prototipi in circolazione a Monaco prossimamente su strade aperte al pubblico. La sperimentazione, poi dovrebbe essere condotta anche in California e in Israele. Secondo quanto dichiarato dalla casa la prossima iNext sarà in grado di guidare secondo la normativa SAE di livello 3, 4 o 5 a seconda della normativa locale.
La guida autonoma "scalabile"
In questo modo BMW potrà adattare l'auto scalando sia l'hardware che il software a seconda delle necessità. Intel è solo una delle aziende del comparto informatico che sta lavorando duramente per avvantaggiarsi sulla concorrenza e offrire alle aziende dell'auto una tecnologia in grado di funzionare su strada in maniera efficace. Alla corsa hanno deciso di partecipare però anche Apple, Google-Waymo e altri come Samsung e addirittura Amazon.
Inoltre saranno fondamentali le infrastrutture di comunicazione in 5G tra l'auto e la rete: Intel calcola infatti che in 90 minuti di utilizzo, l'auto produrrà circa 4 terabyte di dati - in larga parte elaborati all'interno dell'auto - che dovranno essere scambiati ad alta velocità con l'esterno. In questo senso la collaborazione di Intel con Ericsson diventa subito chiara.
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