
23 Settembre 2023
Numeri prevedibilmente impressionanti per la prima vettura di produzione di Faraday Future, che presenta al CES 2017 un crossover elettrico con parcheggio automatico e riconoscimento facciale, già pre-ordinabile.
L'auto del futuro si chiama FF 91 ed è il primo veicolo di serie realizzato dalla startup Faraday Future, l'azienda californiana con capitale cinese (proveniente da LeEco) che ha l'arduo compito di aprire le porte del mondo automotive a nuovi costruttori.
In particolare, la presentazione di questo modello rappresenta l'unica possibilità per Faraday Future per dimostrare la propria affidabilità e attirare gli investitori: se ciò non avverrà, rumor indicano già nel mese di febbraio la fine prematura dell'avventura Faraday, dopo 3 anni dal debutto ufficiale e due anni di successi nella Formula E.
Il nuovo crossover è costruito su un'altra scommessa, la piattaforma modulare VPA (Variable Platform Architecture), progettata per sostenere un'intera gamma di veicoli elettrici, dalla compatta alla sportiva, fino alla crossover di lusso FF 91. Una vettura che al CES viene presentata ancora sotto forma di concept car, anche se molto vicina alla produzione, che avverrà a partire dal 2018. Chi fosse interessato può già pre-ordinarla, versando una caparra di 5.000 dollari, completamente rimborsabili: i primi 300 clienti potranno rinnovare la propria prenotazione a marzo e scoprire i dettagli dell'edizione di lancio Alliance Edition, i cui proventi andranno a diverse fondazioni per la salvaguardia dell'ambiente. Tutto questo, naturalmente, se il progetto riceverà il disco verde dai finanziatori.
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Sopra: FF 91 concept. Sotto: la versione di produzione. Le differenze sono minime[/caption]
Innanzitutto, la nuova piattaforma VPA è una struttura in cui telaio e corpo vettura sono un pezzo unico, con evidenti vantaggi in termini di rigidità, sicurezza e handling. La trazione può essere anteriore, posteriore o integrale, così come sono varie le configurazioni tra motore batteria. La piattaforma porta inoltre al debutto il primo brevetto dell'azienda, il FF Echelon Inverter: si tratta di un inverter di nuova concezione, disegnato per ottenere la massima densità di energia nel modo più efficiente, riducendo all'essenziale le parti fisiche, con il risultato di avere maggiore efficienza in minor spazio. Si parla di una densità energetica del 20-30% superiore agli inverter della concorrenza, in rapporto a peso e ingombri.
Tutto questo garantisce, nel caso della FF 91, prestazioni incredibili: la potenza del sistema raggiunge i 783 kW - pari a 1050 CV - per un'accelerazione da 0 a 100 km/h in appena 2,39 secondi. Senza dimenticare l'autonomia, dovuta ad un pacco batterie dalla capacità di 130 kWh, realizzate in partnership con LG Chem: nel ciclo EPA si parla di 378 miglia, che diventano 700 kilometri nel ciclo di omologazione europeo NEDC.
Il pacco batterie è anche dotato di ricarica rapida, calcolata con una velocità di 500 miglia all'ora. Anche la ricarica domestica, comunque, consente tempi più che dignitosi: da una presa 240V si completa il 50% della ricarica in 4,5 ore.
Com'è dentro e fuori?
FF 91 è un ibrido tra un crossover, un monovolume, una sportiva e una navicella spaziale. Bassa, larga, lunga (5,25 metri), è una vettura che si fa notare per le linee fluide, il frontale e il posteriore avvolgenti, il tetto a contrasto, le grandi ruote e i dettagli futuristici, come la griglia 3D che riproduce il logo FF o i fari full-LED che avvolgono frontale e posteriore, cambiando tonalità in base alla persona che si sta avvicinando.
Una macchina creata secondo le leggi dell'aerodinamica, con una linea a UFO che la distingue subito dalla diretta concorrente Tesla Model X, che risulta più alta e goffa. Il passo lungo e le dimensioni generose consentono poi alla FF 91 di avere uno spazio interno da prima della classe. L'accesso all'abitacolo è garantito dalle quattro portiere a libro con apertura automatica e sensori di prossimità. Interessante il pannello sul montante B che interagisce con gli utenti, fungendo da autenticatore per consentire l'apertura delle portiere.
Dentro, i sedili sono sostituiti da poltrone, ottimizzate per "annullare la gravità", con regolazioni lombari, funzione massaggio, ventilazione-riscaldamento, poggiapiedi, offrendo ai passeggeri "le migliori condizioni per il confort dal punto di vista biomeccanico ed ergonomico", sostengono in FF.
Le grandi superfici vetrate (in realtà il materiale si chiama Cristallo con Polimero Liquido Disperso, PDLC) di tetto e vetri laterali posteriori, si possono oscurare semplicemente toccandole.
Grazie alla partnership con "mamma" LeEco, FF 91 è una delle vetture più connesse sul mercato: basta creare un account FFID, memorizzare le proprie preferenze per quanto riguarda posizione ergonomica dei sedili, illuminazione interna, ventilazione, musica e l'auto si predisporrà a seconda delle nostre esigenze ogni volta che ci riconoscerà.
Il riconoscimento avviene tramite l'Arrival Interface, che riconosce i tratti del nostro viso tramite una telecamera e un'interfaccia che, come anticipato, si trova sul montante B sinistro della vettura. Non è dunque necessaria la chiave. Tutto si può regolare anche dall'app FFCTRL, che offre anche una serie di informazioni sull'auto controllabili da remoto.
Per quanto riguarda la sicurezza, la FF 91 è il primo veicolo al mondo dotato di Lidar 3D a scomparsa, parte di un sistema di sensori che include 10 telecamere ad alta definizione, 13 radar a lunga distanza e 12 sensori ad ultrasuoni. Più di ogni altro veicolo in produzione oggi.
Nel prototipo gli specchietti retrovisori esterni sono stati sosituiti da telecamere, mentre lo specchietto interno è ora un display ad alta definizione che include anche le immagini delle telecamere laterali, offrendo una visione a 360 gradi di quanto circonda l'auto, senza più angoli ciechi.
Oltre a guidare da sola, FF 91 è anche in grado di parcheggiare da sola, grazie al sistema Driverless Valet, che posteggia l'auto anche quando il conducente è già sceso. Allo stesso modo, quando le leggi lo consentiranno, la vettura potrà essere richiamata tramite app e ci verrà a prendere dove vogliamo.
Un buon biglietto da visita per una startup nata solo 3 anni fa. Ci avete già fatto un pensierino?
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