Volkswagen avvia la produzione dell’ID.Unyx 07: un SUV elettrico per la Cina
Volkswagen accelera in Cina con la nuova architettura CEA, alleanze hi-tech e una gamma di 30 modelli elettrici entro il 2030.
Volkswagen si prepara a chiudere l’anno con un segnale forte al mercato cinese. Il 31 dicembre partirà la produzione del primo modello costruito sulla nuova China Electrical Architecture (CEA) nello stabilimento di Volkswagen Anhui. Non è un’auto qualsiasi. L’ID.Unyx 07, progettata in soli 18 mesi da un team cinese, diventa il simbolo di una strategia che la casa tedesca sta ridefinendo profondamente in Cina.
Evoluzione della strategia tecnologica
Han Sanchu, vicepresidente esecutivo di Volkswagen Group China e CEO di Cariad China, ha spiegato che la CEA rappresenta una piattaforma con una roadmap già ben delineata. Si parte quest’anno con la versione 1.0, poi nel 2027 arriverà la 2.0, capace di supportare diversi tipi di propulsione. Nel 2029 sarà la volta della 3.0, progettata per potenziare lo sviluppo di chip SOC interni e introdurre un ritmo di aggiornamenti ogni due anni.
La collaborazione con Xpeng, oggi centrale nelle strategie di Volkswagen, risale al luglio 2023, quando il gruppo tedesco investì 700 milioni di dollari per acquisire il 4,99% del produttore cinese. Da quel momento, la partnership è cresciuta: dalle piattaforme compatte pensate per il mercato locale (CMP) si è arrivati a coinvolgere anche la piattaforma elettrica globale MEB.
Il vero punto di svolta, però, è arrivato nell’aprile 2024, quando Volkswagen e Xpeng hanno annunciato lo sviluppo congiunto della CEA, formalizzato con gli accordi firmati a luglio. La nuova architettura utilizza un sistema a controllo regionale combinato con un calcolo quasi centralizzato, soluzione che permette di ridurre del 30% il numero di controller a bordo, abbassare i costi e abilitare aggiornamenti OTA per funzioni avanzate come guida autonoma e smart cockpit.
Alleanze industriali e prospettive future
Parallelamente, Volkswagen mantiene le storiche alleanze con SAIC, FAW e JAC, ma amplia il proprio ecosistema tecnologico. A novembre, durante lo Xpeng Technology Day, il CEO He Xiaopeng ha annunciato che il chip AI Turing, sviluppato internamente, è stato ufficialmente scelto da Volkswagen per i suoi futuri sistemi.
Sul fronte dei semiconduttori, l’alleanza con Horizon Robotics ha preso ulteriore slancio. Durante la Horizon Technology Ecosystem Conference dell’8 dicembre, Han Hongming, CEO della joint venture Carizon, ha rivelato che il chip sviluppato da Volkswagen sarà basato sulla più recente architettura BPU di Horizon. Offrirà tra 500 e 700 TOPS di potenza di calcolo, sufficiente per supportare sistemi di visione avanzata e modelli linguistici di grandi dimensioni. Il chip sarà inoltre “perfettamente compatibile” con l’architettura CEA, integrandosi con le funzionalità L2+ di assistenza alla guida e con le future capacità di guida autonoma L3/L4.
Negli ultimi tre anni, il gruppo ha completamente rivisto la propria organizzazione tecnologica in Cina. Ne è la prova il Volkswagen China Technology Company (VCTC) di Hefei, operativo da gennaio 2024 e oggi il più grande polo R&D del gruppo al di fuori della Germania.
L’obiettivo è chiaro. Dal 2026 inizieranno le consegne dei primi modelli basati sulla CEA con funzioni avanzate di assistenza. Entro il 2027 arriveranno oltre 20 modelli elettrificati e intelligenti. Guardando al 2030, Volkswagen punta a una gamma di circa 30 modelli elettrici smart, capace di coprire ogni segmento del mercato cinese.
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