Mobilità urbana: cresce l'attenzione per le due ruote
La mobilità urbana su due ruote è al centro di Focus2R, un rapporto dell'Osservatorio promosso da Osservatorio promosso da ANCMA e Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia.
Le politiche locali a favore delle due ruote sono al centro di Focus2R, il nono rapporto dell’Osservatorio promosso da ANCMA e Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia.
Lo studio evidenzia una situazione che vede salire la disponibilità media delle piste ciclabili, del bike sharing e dell'intermodalità, mentre sono ancora troppo limitati i parcheggi dedicati e le corsie di trasporto pubblico per le moto. Un dato che emerge con chiarezza nel rapporto è anche il divario tra Nord e Sud Italia, che si conferma indietro sotto l'aspetto della mobilità per biciclette e motocicli.
Il presidente di ANCMA Mariano Roman, ha così presentato il rapporto:
Il Focus2R ci permette di accendere ogni anno un riflettore sulle buone pratiche, come anche sulle ombre, che riguardano le politiche comunali in favore della mobilità urbana su due ruote. Assistiamo con interesse a un progressivo aumento dell’attenzione da parte delle amministrazioni, molti dei principali indicatori del report segnano un incremento, ma questo impegno è frammentato del punto di vista territoriale e non è ancora proporzionale all’andamento del mercato, alle politiche comunitarie, alle necessità degli utenti della strada e alla presenza crescente di cicli e motocicli nelle città. Le due ruote a pedale e a motore rappresentano una risposta concreta, fruibile, sostenibile e molto apprezzata alle nuove esigenze di mobilità e rimane ancora molto da fare sul fronte della promozione dell’utilizzo, sull’infrastrutturazione ciclabile, lo sviluppo dell’intermodalità e l’accesso alle corsie del trasporto pubblico per i motocicli. ANCMA intende porsi come parte attiva nel rapporto con le città per fornire loro nuovi e maggiori strumenti al fine di colmare questo divario: in particolare, sul tema della sicurezza, così importante e urgente per la bici e così ancora lontano, in modo preoccupante, dall’agenda politica locale per quanto riguarda moto, ciclomotori e scooter.
PISTE CICLABILI E POSTI DI INTERSCAMBIO
Per quanto riguarda le biciclette, si conferma in aumento la già menzionata disponibilità media di piste ciclabili nei capoluoghi esaminati, dove si raggiungono 11,02 metri equivalenti ogni 100 abitanti (10,49 metri nel 2022, +53,7% rispetto al 2015). Spiccano in questo contesto Reggio Emilia, con più di 48 metri equivalenti per 100 abitanti, Cosenza, Lodi, Cremona e Cesena, mentre nelle zone basse della classifica troviamo Vibo Valentia con 0,12 metri equivalenti, l’Aquila, Salerno, Napoli e Avellino.
In crescita è anche il dato sull’accesso alle corsie di trasporto pubblico permesso nel 54,1% delle città, così come in aumento è la percentuale dei comuni in cui è consentito il trasporto di biciclette sui mezzi pubblici (si passa dal 57% al 63,3%).
Per quanto riguarda la disponibilità di parcheggi, il 51% delle città prese in considerazione dal Focus2R ha un numero di stalli che varia tra 1 e 15 stalli ogni 1000 abitanti, mentre le città con il maggior numero di stalli, ovvero più di 45 stalli ogni 1000 abitanti, rappresentano appena il 4% del totale. Il rapporto afferma anche che nel 2023 sono stati 31 i comuni italiani che hanno approvato la costruzione di nuovi parcheggi per le biciclette.
Bologna e Milano comandano la classifica dei posti di scambio disponibili nei parcheggi interscambio biciclette presso le stazioni ferroviarie. Le due città del Nord vantano 1.500 posti a testa e precedono Firenze che chiude il podio con 1.200 posti, mentre in coda si posizionano Campobasso, Isernia e Perugia.
IL PUNTO SUL BIKE SHARING
Nel corso del 2023 è cresciuto del 16,3% il numero di biciclette in condivisione, ovvero il cosiddetto bike sharing, con la tipologia free flow che rimane la più utilizzata a quota 79,4%. Nei comuni oggetto dello studio sono oltre 33.700 le biciclette a disposizione dei cittadini ed è anche in questo caso è Milano a prevalere con una flotta di quasi 15mila pezzi.
Seguono poi Roma (6.000), Firenze (4153), Torino (2800) e Bologna (2.300). Da notare che queste cinque città rappresentano da sole quasi il 70% della flotta complessivamente disponibile in tutti i capoluoghi.
Milano è inoltre al primo posto nel numero di prelievi con oltre 5 milioni, seguita da Firenze, Bologna e Roma che vanno oltre i 2 milione di prelievi e staccano così Brescia e Padova.
LE MOTO E LA MOBILITÀ URBANA
Sul fronte delle due ruote a motore si segnala invece l'aumento della densità di motocicli, che arriva a 14,53 moto ogni 100 abitanti contro le 12,5 ogni 100 abitanti del 2017. In questo caso si mettono in evidenza le città di Imperia, Livorno, Savona, Genova e Pesaro, tutte con più di 26 moto ogni 100 abitanti.
La crescita del mercato delle moto si fa sentire anche sul numero di spostamenti su due ruote, che è passato dal 2,6 del 2019 al 4,2% del 2023. Stona quindi la crescita definita dal rapporto "solo lieve" dei numeri di accesso alle corsie di trasporto pubblico, che rimangono consentite alle moto solo nel 13% della città campione.
Il numero di capoluoghi in cui l’accesso è consentito in tutte o nella maggior parte delle corsie arriva a cinque e si tratta di Torino, Parma, Imperia, Ravenna e Taranto, mentre a Bergamo, Bologna, Como, Padova e Pavia l’accesso è permesso solo in alcune corsie. Rimane invariato invece il numero delle città in cui i motocicli hanno accesso alle ZTL.
In tema di parcheggi moto si segnalano invece solo otto città che dichiarano di averne tra 15 e 40 ogni mille abitanti. A primeggiare in questo ambito è Firenze con 96 stalli ogni 1000 abitanti, seguita da Aosta (86), Imperia (62), La Spezia (36) e Bergamo (29). Le città meno virtuose sotto questo aspetto sono invece Napoli, Agrigento, Lodi, Nuoro e Padova. Nel corso del 2023 otto comuni hanno comunque deliberato la realizzazione di nuovi stalli o parcheggi per moto e sono Bergamo, Cuneo, La Spezia, Modena, Oristano, Pisa, Trieste, Verona.
SCOOTER SHARING E SICUREZZA
In calo invece i comuni dove è presente un servizio di scooter sharing elettrico. Nel 2023 questo genere di servizio è stato disponibile in undici città, ovvero Bari, Bergamo, Brescia, Cosenza, Firenze, La Spezia, Lecce, Milano, Pescara, Roma e Torino. Da notare che in tutti i casi la flotta è composta da scooter elettrici in modalità free flow, mentre a Cosenza si aggiunge la possibilità di noleggiare scooter condivisi dotati di motore termico.
Il rapporto Focus2R chiude infine con una nota negativa riguardante la sicurezza. Secondo i dati resi noti, infatti, l'attivazione di specifiche misure dedicate al miglioramento della sicurezza dei veicoli motorizzati a due ruote non è considerata una priorità in fase di pianificazione della mobilità urbana dal 40% dei comuni, mentre per il 28% si tratta di un tema a priorità bassa. La tendenza complessiva si dimostra così in peggioramento rispetto al 2022.