Toyota ha scelto Redwood Materials per il riciclo delle batterie in America

23 Giugno 2022 10

Il riciclo delle batterie delle auto elettriche ed ibride è un tema molto importante su cui si sta discutendo tanto negli ultimi tempi. Come sappiamo, stanno nascendo diversi progetti per la creazione di attività per il riciclo delle celle degli accumulatori che permetteranno di recuperare materie prime fondamentali per la produzione di nuove batterie. E parlando di riciclo degli accumulatori delle auto, arriva un'interessante notizia che riguarda Redwood Materials di JB Straubel e Toyota (divisione americana).

Entrando nel dettaglio, si lavorerà per arrivare a creare un ecosistema delle batterie delle auto elettrificate del costruttore giapponese giunte a fine vita. In sostanza, l'obiettivo finale è quello di arrivare a costituire una sorta di circuito chiuso che parte dalla raccolta delle batterie fino al recupero delle materie prime da poter, poi, riutilizzare.


Inizialmente, il lavoro si concentrerà sul test e sul riciclo delle batterie delle auto ibride di Toyota, arrivando a creare dei percorsi specifici su come gestire queste vetture giunte alla fine della loro vita. Successivamente, Redwood Materials si occuperà anche dello screening dello stato di salute delle batterie, della gestione dei dati, della possibile rigenerazione degli accumulatori e della fornitura di materiali recuperati.

Tutte queste attività si svolgeranno presso il Northern Nevada Battery Materials Campus che si trova nel Nevada. Le attività partiranno con i pacchi batteria delle vecchie Toyota Prius. Si tratta di una notizia interessante. Toyota, dunque, si unisce ad altre case automobilistiche come Ford e Volvo che hanno scelto Redwood Materials per il riciclo delle batterie.

Con tutti questi accordi, Redwood Materials spera di creare una catena di approvvigionamento circolare per le batterie dei veicoli elettrici negli Stati Uniti che alla fine ridurrà il costo delle batterie e compenserà la necessità di estrarre metalli preziosi. Come racconta la stessa azienda americana, gli obiettivi sono molto ambiziosi:

Oggi riceviamo più di 6 GWh di batterie non più utilizzabili all’anno per il riciclo, che vengono poi raffinate e rigenerate in materiali critici per accumulatori. Stiamo aumentando la produzione di componenti anodici e catodici negli Stati Uniti fino a 100 GWh annui entro il 2025, abbastanza per produrre più di 1 milione di veicoli elettrici all’anno, e poi salire a 500 GWh, sufficienti per 5 milioni di veicoli elettrici all’anno, entro il 2030.


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Commenti

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Dark!tetto

Comunque Redwood usa quello idrometallurgico in quanto recupera anche Litio e alluminio

Dark!tetto

Già, il problema è che oggi la dipendenza per le società produttrici non è un problema, come non lo è l'inquinamento e temo che le quote di riciclo siano solo per una questione di Greenwashing. Purtroppo il sistema idrometallurgico viene adottato da pochi, forse il 5% di questi impianti, Tesla stessa che ha avviato un nuovo stabilimento lo ha fatto usando il metodo pirometallurgico.

T. P.

grazie risposta molto chiara! :)

Antsm90

Beh, anche costando di più, nel momento in cui riesci a creare un circuito chiuso ti rendi indipendente, e in un periodo come questo ne vale decisamente la pena

Antsm90

Considerando che parlano di circuito chiuso penso proprio che ricicleranno mediante soluzioni chimiche (con la pirolisi perdi un bel po' di materiale)

Antsm90

Queste sono le notizie che ci piacciono

Dark!tetto

Pirometallurgia, comporta la perdita di molti materiale e di tanta energia necessaria, inoltre produce anche gas serra e diversi inquinanti. Invece l'altra metodologia è quella dell'idrometallurgia che prevede una soluzione chimica a temperature più basse, si recuperano quasi interamente anche i metalli non ferrosi, necessita meno energia ed inquina di meno, ma costa di più.

T. P.

come mai? cosa comporta?

T. P.

benone! :)

misano

speriamo che il riciclo non avvenga per pirolisi come invece ha scelto il gruppo Audi

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