Skoda Fabia, per il CEO Zellmer futuro a rischio a causa di Euro 7
Gli aumenti dei costi dovuti al nuovo standard renderebbero la vettura poco appetibile sul mercato

La futura normativa Euro 7 continua a far molto discutere. Diverse case automobilistiche hanno espresso le loro preoccupazioni sulle conseguenze che potrebbe portare l'introduzione di questo nuovo standard, soprattutto sul possibile aumento dei costi delle vetture. Sul tema Euro 7 è intervenuto, adesso, il CEO di Skoda, Klaus Zellmer. Parlando con Autocar, il numero uno della casa automobilistica ha affermato che se la normativa sarà confermata, il futuro della Skoda Fabia potrebbe essere a rischio.
SALGONO I COSTI
Secondo Zellmer, adeguare la Fabia ai nuovi standard sulle emissioni, porterebbe la vettura a costare troppo, rendendola molto meno appetibile sul mercato. Secondo la Commissione Europea, l'aumento medio del costo di un'auto sarebbe di circa 304 euro ma per il CEO di Skoda la cifra reale sarebbe ben superiore.
Vogliamo rispettare il clima, ma se l’attuale bozza dovesse diventare realtà, entro il 2025 dovremmo integrare una tecnologia nelle auto che o non è ancora sviluppata o è così costosa che da 15.000 euro di listino saremo costretti a passare ad un prezzo compreso tra 18.000 e 20.000 euro.
Con un aumento di prezzo simile, per il CEO una vettura poi diventa difficile da vendere. Di conseguenza, le persone preferiscono tenersi le proprie auto, sempre più vecchie ed inquinanti.
Per questo, il numero di di Skoda chiede che si torni a discutere di come poter modificare la normativa in modo da ottenere un risultato che vada bene sia per i consumatori e sia per il clima. Non è la prima volta che Skoda parla dei rischi legati all'introduzione di Euro 7. Un po' di tempo fa, a lanciare l'allarme fu Martin Jahn, membro del consiglio di amministrazione di Skoda. Il manager, infatti evidenziò che con l'approvazione definitiva del nuovo standard, Skoda potrebbe essere costretta a dover chiudere uno stabilimento. Anche in quella occasione, era stato fatto il nome della Fabia tra i modelli a rischio, oltre a Scala e Kamiq.
L'eventuale chiusura dello stabilimento porterebbe ad una perdita di 3 mila posti di lavoro, circa 10 mila considerando l'indotto.