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Emissioni 2025, Renault contro il pooling: indebolisce l'industria europea

Renault si conferma scettica sulla validità dei limiti delle emissioni di CO2 imposti dall'Unione Europea ai costruttori automobilistici.

Emissioni 2025, Renault contro il pooling: indebolisce l'industria europea
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Giuseppe Cutrone
Giuseppe Cutrone
Pubblicato il 9 gen 2025

Renault si dimostra scettica sull'efficacia delle normative europee che prevedono dei limiti alle emissioni globali di ogni marchio, regole che, lo ricordiamo, stanno portando alcuni gruppi ad acquistare crediti dai concorrenti in modo da accorpare il livello di emissioni e rientrare nei parametri comunitari al fine di evitare delle pesanti multe.

Per capire meglio il contesto è bene ricordare che dallo scorso 1° gennaio è stato abbassato il tetto massimo delle emissioni di CO2 per le automobili e ciò significa che le case costruttrici hanno bisogno che almeno il 20% delle loro vendite complessive annuali sia composto da veicoli elettrici. Ciò si rende necessario al fine di rientrare nel limite complessivo di emissioni che, se sforato, comporta il pagamento di ingenti sanzioni.

I costruttori che non rientrano nella quota possono però accorpare le loro emissioni con quelle di altre case automobilistiche che hanno una gamma completamente elettrica o comunque con gran parte dei propri veicoli elettrificati. L'operazione avviene attraverso l'acquisto di crediti ed è attualmente al vaglio di diversi gruppi tra cui Stellantis, Ford e Toyota, che starebbero valutando di acquistare crediti da Tesla, mentre Mercedes pare intenzionata a rivolgersi a Volvo e Polestar.

 

LE RICHIESTE DI RENAULT ALL’UE

L'acquisto di crediti è un escamotage del tutto legale che al momento non convince Renault, la quale preferisce puntare il dito contro i limiti alle emissioni ritenendo che questi indeboliscano l' industria automobilistica europea portando ai famosi tagli della produzione e ai conseguenti licenziamenti.

Per questa ragione, la casa della Losanga non ha ancora deciso se acquistare dei crediti, preferendo invece chiedere all'UE di allentare le normative. Dalla Francia, come dalla Germania, vorrebbero chiarezza e una maggiore flessibilità, ma ovviamente non lasciano del tutto chiusa la porta alla soluzione dell'acquisto di crediti per compensare lo sforamento dei limiti delle emissioni.

Nel frattempo le autorità europee sembrano tirare dritto e in attesa di capire se e come si risolverà la partita politica, Renault lavora alla riduzione delle proprie emissioni mediante il lancio di nuovi modelli elettrici. Quest'anno la casa francese punterà con decisione alla Renault 5 di cui è previsto un aumento della produzione, mentre più avanti è previsto l'arrivo sul mercato del SUV compatto Renault 4 che nascerà sulla stessa piattaforma AmpR Small della Renault 5.

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