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Zero SR 2024, chi lo dice che le moto elettriche non sono divertenti? | Video

Come vanno le moto elettriche? Il divertimento è assicurato, più di quello che si ci potrebbe aspettare

Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 20 lug 2024

Cosa si dice sulle moto elettriche? Non hanno il cambio, non fanno rumore, hanno poca autonomia, si caricano lentamente, costano troppo e tanto altro. Sul mondo delle due ruote a batteria ci sono ancora molti dubbi e spesso i motociclisti storcono il naso appena si sente parlare di questi mezzi.

Mettiamo da parte le chiacchiere da bar e andiamo più sul concreto. Come vanno davvero le moto elettriche? Un'idea più precisa ce la siamo fatta grazie a Zero Motorcycles che ci ha invitati a provare la gamma 2024 dei suoi modelli omologati per poter essere condotti con patente A2: SR e DSR.

Non un giretto di pochi chilometri per il centro di Milano ma una vera e propria prova che in due giorni, diciamo in un giorno e mezzo, ci ha permesso di percorrere 203 km di cui la maggior parte in tratti collinari ricchi di curve.

SCHEDA TECNICA

Scheda tecnica dell'esemplare in prova: SR 2024

  • Coppia netta: 140 Nm
  • Potenza massima: 70 cv (52 kW) @ 5.000 giri/min
  • Potenza continua: 38 cv (28 kW) @ 4.000 giri/min
  • Categoria di patente richiesta: Patente A2
  • Velocità massima (effettiva): 150 km/h
  • Velocità massima (sostenuta): 135 km/h
  • Pacco batterie: Ioni di litio Z-Force integrati in modo intelligente
  • Capacità massima: 15,6 kWh
  • Capacità nominale:13,6 kWh
  • Tipo di caricatore: 3,3 kW, integrato
  • Tempo di ricarica (standard): 4,4 ore (carica al 100%) / 3,9 ore (carica al 95%)
  • Ciclo urbano: 253 km
  • Città/Autostrada, 113 km/h: 164 km
  • Trasmissione: Trasmissione diretta senza frizione
  • Trasmissione finale: Cinghia 90T / 20T, Poly Chain HTD Carbon
  • Sospensione anteriore: Forcella Showa SFF-BP (Separate Function Fork – Big Piston) da 43 mm, con regolazione del precarico della molla, smorzamento in compressione ed estensione regolabile
  • Sospensione posteriore: Ammortizzatore Showa da 40 mm a pistone, con serbatoio esterno, regolazione del precarico della molla e smorzamento in compressione ed estensione
  • Corsa sospensione anteriore: 120 mm
  • Corsa sospensione posteriore:140 mm
  • Freni anteriori: Bosch Base MSC, doppia pinza radiale J. Juan a 4 pistoncini, con cilindro principale radiale, dischi 320 x 5 mm
  • Freni posteriori: Bosch Base MSC, pinza flottante monopistoncino J. Juan, disco 240 x 4,5 mm
  • Pneumatico anteriore: Pirelli Diablo Rosso III 120/70-17
  • Pneumatico posteriore: Pirelli Diablo Rosso III 180/55-17
  • Ruota anteriore: 3.50 x 17
  • Ruota posteriore: 5.50 x 17
  • Interasse: 1.450 mm
  • Altezza sella: 787 mm
  • Angolo di sterzo: 24,5°
  • Avancorsa: 94 mm
  • Peso in ordine di marcia senza conducente: 223 kg
  • Capacità di carico: 231 kg
  • Garanzia standard per motociclette: 5 anni
  • Garanzia pacco batterie: 5 anni/chilometraggio illimitato

COME VA? PROVA SU STRADA

Diciamolo subito, se siete motociclisti che vi svegliate la domenica e decidete di voler fare 600 km tutti d'un fiato, questa moto non fa ovviamente per voi. Un turismo leggero è fattibile tranquillamente, l'autonomia non è male (ne parleremo meglio poi) ma bisogna comunque cambiare mentalità. 400 km in giornata e anche più sono percorribili, sapendo però che non bisogna avere eccessivamente fretta e che bisognerà approfittare di tutte le soste per ricaricare.

Cambiare mentalità è la parola chiave perché la SR 2024, la moto che ho potuto provare, sa regalare soddisfazioni inaspettate. Se per voi andare in moto è altra cosa…. nessun problema, però una possibilità comunque la darei.

Quindi, come va questo modello della Zero Motorcycles? Quando si parla di moto A2 si pensa sempre a modelli depotenziati, limitati e quindi poco emozionanti. Qui le cose sono ben differenti perché se è vero che la moto rispetta i requisiti di omologazione previsti dalla legge è anche vero che parliamo di un modello elettrico e tutti sappiamo quali sono i grandi vantaggi dei motori elettrici, soprattutto sul fronte della coppia.

Prima alcune premesse. Ne parleremo poi, ma questo modello, come la DSR 2024, prevede la possibilità di acquistare upgrade hardware e software che aumentano potenza, autonomia e migliorano la ricarica. L'esemplare utilizzato era invece completamente di serie.

LA FRIZIONE, DOV'È?

Sali in sella e la prima cosa che noti è la mancanza della leva della frizione. Qui, il movimento automatico di tirare la leva prima di accendere la moto bisogna scordarselo.

L'accensione avviene nel silenzio più assoluto, del resto, parliamo di un modello elettrico. L'unico sound è un leggero sibilo del motore elettrico che cresce con la velocità, per niente fastidioso, anzi quasi piacevole. Niente sound dagli scarichi e quindi poca emozione?

A distanza si potrebbe pensare che sia così perché guidandola, invece, ci si dimentica presto di questo aspetto per concentrarsi sulla guida e per divertirsi, perché la SR 2024 nel misto diverte eccome. Del resto, con 140 Nm di coppia subito pronti ad ogni movimento del polso non potrebbe essere diversamente.

La ciclistica è buona anche se avrei preferito una maggiore sensibilità all'anteriore ma con le strade collinari sporche a causa della pioggia caduta nella nottata ho preferito non esagerare per saggiare i limiti della 2 ruote. Mi sono concentrato più sull'aspetto del piacere di guida che era la cosa che mi interessava di più visto che non ci sono molte occasioni per poter provare una moto elettrica.

NEL MISTO CI SI DIVERTE

Lo dico subito, peccato non averla provata sui tornanti dei passi dolomitici. Con tutta la coppia a disposizione, sicuramente avrei dato filo da torcere a moto ben più note e sulla carta con molti cavalli in più. Non mi nascondo e lo dico subito: mi sono divertito a guidarla. Grazie alla spinta del motore elettrico era una vera goduria uscire dalle curve. Bastava una leggera rotazione del polso per schizzare in avanti.

Lo so che i puristi delle moto dicono che quelle elettriche non sono vere moto, però ci si diverte a guidarle e basta provarle per capirlo. Poi possiamo fare mille discorsi filosofici ed economici ma quando fai un centinaio di chilometri di colline con curve di tutti i tipi fai fatica a dire che non ti sei divertito. Il tutto poi senza stancarsi troppo visto che la moto non vibra dato che non c'è un motore endotermico tra le gambe.

Solo punti positivi? No ci sono anche diverse cose da sistemare. Innanzitutto la modalità Eco che in realtà dovrebbe chiamarsi City visto che massimizza la frenata rigenerativa. Buona in città perché permette di rallentare la moto usando solo l'acceleratore, un po' come il one pedal nelle auto elettriche, ma fuori dai centri urbani l'eccessiva rigenerazione diventa un po' fastidiosa perché basta mollare il gas di mezzo millimetro e la moto inizia a frenare. In questi frangenti si nota poi forse la pecca più grande.

Se si rallenta utilizzando la frenata rigenerativa, non si accende la luce dello stop, non benissimo sul fronte della sicurezza. Altra pecca è l'assenza di un freno di stazionamento da utilizzare a moto ferma su superfici leggermente in pendenza. Visto il peso non indifferente, ci poteva stare. In ogni caso, per manovrare la SR in spazi ristretti è disponibile una speciale modalità che permette di utilizzare l'acceleratore per muoverla a passo d'uomo sia avanti e sia indietro.

Personalmente mi piacciono molto le soluzioni tech e qui ce ne sono molte visto che tra le altre cose è possibile creare più modalità di guida personalizzate andando a modificare diversi parametri, compresa la rigenerazione. Ammetto, però, che l'eccesso di tecnologia a volte può creare complicazioni per chi vuole solamente divertirsi con la sua moto.

BATTERIA E AUTONOMIA

Tema caldissimo quando si parla di moto elettriche. Quanti chilometri fa? A disposizione della moto ci sono le modalità Rain, Eco, Standard, Sport e Custom a cui si aggiungono altre modalità di guida personalizzabili. Da quello che ho visto, diciamo che in modalità Standard, su statale con molte curve, andatura allegra ma mai esagerata, ho calcolato che si riuscirebbe a fare circa 180/200 km con la batteria da 15,6 kWh.

Dato interessante anche se l'autonomia è influenzata da molte variabili differenti come il peso, la temperatura, il tipo di strada e l'andatura. Si può probabilmente arrivare a fare di più adottando una guida conservativa o di meno volendo "esagerare" con l'acceleratore. In condizioni medie, comunque, 180/200 km dovrebbero potersi fare tranquillamente. Ovviamente, ribadisco, questo in base a quanto visto durante la prova. Per essere più precisi dovrei poterla guidare per molto più tempo. Quindi, dato indicativo da prendere con le dovute cautele. Si può fare anche meglio sbloccando la capacità residua dell'accumulatore visto che in realtà la batteria è da 17,3 kWh limitata a 15,6 kWh. Upgrade a pagamento (ne parliamo poi).

E la ricarica? Di serie questa moto esce con un caricatore da 3,3 kW, pochino visto che uno 0-95% si fa in 3,9 ore. Non propriamente il massimo per viaggiare. Tuttavia, tra gli optional è disponibile un secondo caricatore da 6 kW da poter aggiungere che permette alla moto di poter ricaricare fino a 9 kW. In questo caso per lo 0-95% bastano 1,4 ore. Sulla DSR va ancora meglio visto che si può effettuare uno sblocco software a pagamento che porta il caricatore di serie a 6 kW. Quindi, in totale si può arrivare a 12 kW.

UPGRADE SOFTWARE E HARDWARE

Nel corso della prova avete sicuramente letto della possibilità di poter effettuare upgrade software e hardware. Effettivamente può essere un po' complicato ma la moto si può personalizzare nel tempo abilitando alcune funzioni via software o aggiungendo componenti hardware che migliorano autonomia o tempi di ricarica.

Per esempio, via software si può sbloccare una maggiore potenza (solo per chi dispone di una patente compatibile) o una maggiore capacità della batteria. Lato hardware, si può montare un ulteriore caricabatterie o una piccola batteria extra da 3,6 kWh che aumenta l'autonomia. Si può comunque scegliere o il caricatore aggiuntivo o la batteria aggiuntiva visto che utilizzano lo stesso vano. Personalmente preferisco una ricarica più rapida che un filo di autonomia in più.

Attenzione, però, che fino al 31 luglio (e forse anche oltre) c'è una promozione che riguarda SR e DSR 2024. Pagando 350 euro sarà possibile disporre del caricatore aggiuntivo, dello sblocco della prestazioni e della piattaforma inerziale a 6 assi. Accessori che solitamente verrebbero a costare 4.500 euro complessivi.

Ma di che sblocco delle prestazioni parliamo per la SR 2024? Come scritto nella scheda tecnica, i dati su potenza e coppia sono questi.

  • Potenza massima: 70 CV (52 kW) 
  • Potenza continua: 38 CV (28 kW)
  • Coppia: 140 Nm

Grazie all'upgrade software si arriva a:

  • Potenza massima: 87 CV (64 kW)
  • Potenza continua: 48 CV (35 kW)
  • Coppia: 166 Nm

Inoltre, la velocità massima passa da 150 km/h a 167 km/h. Insomma, se già di base il motore permette di divertirsi, con la potenza e la coppia extra il piacere di guida dovrebbe aumentare ancora di più.

PREZZI

Quanto costa la nuova Zero Motorcycles SR 2024 in Italia? Si parte da 18.850 euro a cui poi va aggiunta la messa su strada. Se si vuole da DRS, il costo sale a 19.890 euro. Ricordiamo che per le moto elettriche in Italia ci sono gli incentivi: 3.000 euro senza rottamazione e 4.000 euro con rottamazione.

CONFIGURATORE ONLINE ZERO SR 2024

CONCLUSIONI

Divertimento si, tanto, anche di più di quello che pensavo. Ovviamente la moto non è per tutti, anche per via di un discorso squisitamente economico e l'azienda lo sa molto bene dato che al momento il suo target sono gli altospendenti. Tuttavia, i prezzi stanno progressivamente calando e la tecnologia sta maturando anche nelle moto elettriche.

Seconda moto per chi può permetterselo o prima per chi predilige un turismo rilassato o per chi cerca una moto da usare tutti i giorni per andare al lavoro e divertirsi con qualche giretto nel weekend. Consigliato, comunque, disporre del caricatore extra che accelera i tempi dei rifornimenti di energia.

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