Mazda MX-5 30th Anniversary: prova, confronto versioni classiche e Museo Frey
Prova della MX-5 30th Anniversary e confronto delle versioni di Miata: NA, NB, NC e ND

Mazda MX-5 è una di quelle auto di cui è facile innamorarsi perché ha tutto quello che serve per alimentare la passione: telaio, bilanciamento dei pesi, un buon motore aspirato, linee affascinanti e un prezzo tutto sommato contenuto. Immaginatevi quindi la mia reazione quando ho saputo che non solo avrei provato MX-5 30th Anniversary, una versione speciale, migliorata e limitata dell'attuale generazione, ma anche i tre modelli che hanno anticipato la ND: Mazda MX-5 NA, NB e NC.
MAZDA MX-5 30th ANNIVERSARY: PROVA SU STRADA
Una giornata di sole, la campagna tedesca e una delle migliori roadster nel panorama attuale: creata per festeggiare i trent'anni di MX-5, l'edizione speciale è disponibile in Italia in soli novanta pezzi numerati su 3.000 in tutto il mondo. MX-5 30th Anniversary Special Edition sfoggia una livrea Racing Orange, pinze Brembo in tinta (al posteriore ci sono le Nissin), sedili Recaro in Alcantara, audio Bose e ammortizzatori Bilstein.
Il primo approccio richiama subito alla memoria la prova di MX-5 qualche tempo fa: l'abitacolo non è certo enorme ma, una volta al volante, tutto è al posto giusto e trovo subito la posizione di guida perfetta, tutt'uno con l'auto. Il motore è una piacevole sorpresa perché oggi lo Skyactiv-G è stato portato a 184 CV.
Il 2 litri aspirato diventa ancora più cattivo: con 160 CV la MX-5 era già perfetta ma questo aggiornamento serve ad aumentare il godimento senza compromettere le sensazioni originali. L'auto resta sempre controllabile nonostante la potenza maggiore che più che altro permette sia di spingersi un po' più in alto, divertendo quando si superano i 5.000 giri, sia di intraversarla con un po' più di facilità anche se resta sempre un'auto che non perde facilmente il posteriore.
La modifica di maggior impatto riguarda gli ammortizzatori: i Bilstein sono molto più rigidi e questo si sente, sia da passeggero che da conducente, rendendo forse un po' meno quotidiana questa versione della MX-5. Buche e sconnessioni arrivano più facilmente alla schiena e, a meno che non siate davvero dei super appassionati, per l'utilizzo come auto unica resta consigliata la versione di serie che risulta più morbida.
MAZDA MX-5: LA STORIA
La prima Generazione di MX-5 è stata presentata nel 1989 al Chicago Auto Show ma, in realtà, la sua storia è nata prima, con quel famoso incontro del 1979 fra Hall, giornalista americano, e Yamamoto. Hall rispose alla domanda del presidente di Mazda Nord America dicendo che avrebbe voluto vedere un'auto leggera dall'indole sportiva, riprendendo il filone delle roadster di Alfa Romeo, Fiat, Triumph e via dicendo.
Qualche anno dopo il progetto iniziò a prendere forma con i dati di una ricerca USA in cui si evidenziavano le caratteristiche imprescindibili per un'auto sportiva: motore anteriore, trazione posteriore e divertimento di guida.
MAZDA MX-5 NA (1989)
Dopo un lungo sviluppo nacque quindi Mazda MX-5 Miata, una roadster con telaio in acciaio con cofano in alluminio per un totale di 950 chilogrammi. Tra le caratteristiche di spicco vanno segnalati i quattro freni a disco, (gli anteriori ventilati) distribuzione dei pesi 50:50 e il motore quattro cilindri longitudinale da 1,6 litri, 115 CV a 6.500 giri e 135 Nm di coppia (nel 1994 fu portato a 90 CV e 132 Nm). Grande attenzione per il cambio, un cinque rapporti manuale che fu fin da subito il preferito, tanto che persino USA e Giappone, già ai tempi molto amici dell'automatico, lo snobbarono.
Il nuovo motore arrivò solo nel 1994, dopo un restyling che aggiunse servosterzo, differenziale a slittamento limitato, climatizzatore, ammortizzatori Bilstein e ABS. L'aggiornamento del 1994 portò l'autobloccante e l'unità da 1.8 litri e 131 CV a 6.500 giri e 152 Nm di coppia massima a 5.000 giri su un'auto da 990 chilogrammi.
Incredibile notare come il modello oggetto della prova, del 1990 e con 131.000 chilometri alle spalle, sia stato in grado di restituire un feeling molto vicino alla MX-5 moderna: fatta eccezione per qualche gioco alla frizione e allo sterzo, la NA è risultata maneggevole, precisa, sempre piacevole nel cambio dalla leva cortissima e con un motore che non ha perso colpi in questi quasi trent'anni di vita.
MAZDA MX-5 NB (1998)
Mazda MX-5 NB debuttò nel 1998 crescendo leggermente nella lunghezza (3.955 mm). Il telaio restava lo stesso, eccezion fatta per i rinforzi volti ad irrigidirlo, e il motore da 1,8 litri raggiunse i 140 CV incrementando il rapporto di compressione (ne parliamo in questo speciale) e dotandosi di un manuale a sei rapporti, sempre diretto e preciso ma, tra quelli provati nel trittico di MX-5 classiche, forse quello meno soddisfacente nel feeling della leva. La versione con l'unità da 1,6 litri eroga 110 CV e mantiene il manuale a 5 rapporti; per entrambe l'ABS restava un optional.
Vendite dopo vendite, si arriva al 2000, anno del restyling che introdusse la tecnologia S-VT (VVT) sul milleotto arrivando a 147 CV e portando alcune piccole modifiche estetiche, anche per gli interni con nuovo volante, nuova strumentazione e sedili con poggiatesta integrato.
MAZDA MX-5 NC (2005)
La terza serie di MX-5 è quella del 2005, la prima a riscrivere completamente le carte in tavola: cambia il telaio e anche le linee segnano uno stacco netto rispetto al passato. Inalterata, però, la filosofia: l'aggiornamento di dotazione non ha portato un significativo incremento di peso a fronte di un aumento di dotazione e sicurezza e le dimensioni restano compatte, sfiorando di soli 5 millimetri i 4 metri di lunghezza complessiva.
MX-5, nata da un team di un centinaio di persone dedicate al progetto e prevalentemente giovani, è l'auto della "gram strategy", la strategia di progettazione che ha richiesto di ottimizzare ogni elemento per risparmiare anche poche manciate di grammi. Sommando i vari risparmi, è stato possibile incrementare il peso di soli dieci chili rispetto alla seconda generazione.
Nuovi anche i motori: quello da 1,8 litri eroga 126 CV e la versione da 2.0 litri raggiunge i 160 CV a 6.700 giri con 188 Nm di coppia massima. La filosofia orientata alla guida sportiva e divertente è stata ulteriormente perfezionata, lavorando sempre sulla distribuzione dei pesi 50:50, sul baricentro basso (-18 mm) e sul cambio manuale ottimizzato sia nella leva che nei rapporti corti.
Al posteriore arrivano le sospensioni multi-link e con la generazione NC nasce anche la versione RC con il tetto in vetroresina . Mazda MX-5 NC è stata oggetto di due restyling, uno nel 2008 e l'altro nel 2012 con l'arrivo del cofano attivo per proteggere i pedoni in caso di incidente.
MAZDA MX-5 ND (2014)
L'attuale generazione di MX-5 è stata presentata nel 2014 ed è figlia del Kodo Design che ha uniformato lo stile dell'intera gamma giapponese. In 975 chilogrammi, MX-5 ND propone una roadster declinata ancora una volta in due versioni a seconda del motore, da 1,5 o 2.0 litri (la nostra prova su strada della MX-5 con motore da 160 CV).
Lo Skyactiv G da 131 CV resta in gamma mentre la versione da 160 CV (il milleotto) è stata recentemente aggiornata a 184 CV come visto sull'edizione speciale 30th Anniversary mantenendo il differenziale autobloccante disponibile solo sulla motorizzazione da 2 litri.
ND non ha portato solo nuovi motori e design ma anche rinforzi al telaio per migliorare ulteriormente la rigidità e la versione RF, alternativa al modello con tetto manuale e caratterizzata da un tetto rigido.
MAZDA MUSEUM FREY
Augsburg, nota agli Italiani come Augusta, è la città che ospita il Mazda Classic Automobil Musem Frey, una collezione di Mazda classiche ospitata in un vecchio deposito di tram. La visita è obbligatoria per gli appassionati Mazda che potranno ripercorrere la storia del marchio giapponese e trovare di tutto, dai modelli degli esordi alla collezione di MX-5.
I modelli esposti abbracciano l'intera produzione classica che ha avuto inizio nel 1930 con Mazda GO, il piccolo veicolo cargo a tre ruote.
Tra i pezzi in mostra ci sono la Mazda R360 del 1962, lo stesso anno del tre ruote Mazda K360 e della Mazda Carol in esposizione. Presenti anche una Mazda 323 del 1977, il veicolo commerciale Mazda Bongo (1966) e Mazda 616 Capella.
Dagli anni settanta arrivano Mazda 323 (1977), Mazda R100 (1971), Mazda RX-2 (1971) e gli americanissimi Mazda Rotary Pick-Up del 1974 e Mazda Roadpacer del '75. Tra le curiosità ci sono anche una MX-5 NC Superlight del 2009 e la RX-7 dell'ingegner Wankel.
VIDEO
http://www.youtube.com/watch?v=4n0ZpwfaVWs