
22 Giugno 2020
Nissan ha presentato il suo nuovo piano industriale. Nelle scorse settimane erano arrivate delle anticipazioni che prefiguravano un disimpegno del costruttore nel mercato Europeo. Indiscrezioni poi smentite anche se poi erano giunte ulteriori voci che il marchio avrebbe puntato molto sulla ottimizzazione delle sue attività e sui risparmi. Infatti, il nuovo piano punta sul rendere efficienti le attività anche se questo significherà riorganizzarle in maniera profonda con una serie di tagli.
L'obiettivo è arrivare alla fine del 2023 con una posizione più stabile dal punto di vista finanziario e con una migliore redditività. Si tratta di una strategia completamente differente rispetto a quella precedente che puntava ad un'espansione "gonfiata". Saranno quindi effettuate delle scelte strutturali radicali per ridurre i costi, razionalizzando la produzione, la gamma e le spese. Attraverso un'attenta gestione, il marchio giapponese darà la priorità alle attività che permetteranno di garantire una solida ripresa e una crescita sostenibile.
Nissan punta a un margine operativo del 5% e a una quota di mercato globale del 6% entro la fine dell'anno fiscale 2023. Per raggiungere tutti questi obiettivi, il marchio giapponese innanzitutto taglierà la sua capacità produttiva del 20% a 5,4 milioni di unità all'anno. Contestualmente, sarà aumentato il tasso di utilizzo degli impianti a oltre l'80% per rendere le attività più redditizie. Sarà razionalizzata pure la gamma di autovetture. Si scenderà da 69 a meno di 55 modelli.
Nissan punta a chiudere lo stabilimento di Barcellona. Una scelta che, però, porterà quasi 3.000 lavoratori ad essere licenziati, senza contare i problemi per l'indotto. Sarà chiuso anche il sito dell'Indonesia. Le attività del marchio si concentreranno nei mercati di Giappone, Cina e Nord America come già emerso dal nuovo piano dell'Alleanza. Saranno introdotti 12 nuovi modelli nei prossimi 18 mesi. Si punterà molto di più sull'elettrico con l'obiettivo di vendere 1 milione di auto entro il 2023. In Giappone saranno lanciati, nello specifico, due veicoli elettrici e altri quattro veicoli e-POWER.
Nissan focalizzerà la sua attenzione anche sul suo sistema di assistenza alla guida ProPILOT che sarà portato su 20 modelli. Un programma di razionalizzazione delle attività certamente molto duro ma necessario per raddrizzare i conti non positivi già da un po' di tempo e che sono peggiorati con lo scoppio del virus che ha colpito duramente tutto il mondo dell'auto.
Commenti
Certo rimanere con modelli invendibili non ha senso... Ne bastano pochi ben fatti e che vendono.
In Europa il mercato è difficile c'è gente che ha il coraggio di spendere più di 23k euro per un Audi A1
E' l'inizio della ritirata dal mercato europeo, come hanno già fatto General Motors e altri.
Inizia la samba ora.