Nissan chiude i centri di design negli Stati Uniti e in Brasile e ridimensiona quello di Londra
Prosegue il piano di tagli del piano Re:Nissan.

Nissan ha annunciato una serie di interventi di ristrutturazione che coinvolgono direttamente i suoi centri di design in tutto il mondo, incluso quello di Londra. Lo storico studio di Paddington, attivo da oltre vent’anni e celebre per aver dato forma a modelli come la Micra, la Qashqai e la Juke, subirà un ridimensionamento. Pur non essendo prevista la chiusura, il centro vedrà una significativa riduzione del personale. Una scelta che si inserisce in una più ampia strategia di contenimento dei costi che interessa anche il quartier generale del design in Giappone e porterà alla chiusura degli studi negli Stati Uniti (California) e in Brasile (San Paolo).
Il piano di razionalizzazione di Nissan
La decisione arriva nel quadro del piano “Re:Nissan” tramite il quale la casa automobilistica giapponese mira a recuperare la sostenibilità economica dopo una perdita netta di circa 4,3 miliardi di euro (3,8 miliardi di sterline) registrata nell’esercizio 2024-2025. Inoltre, dopo la vendita da parte di Mercedes-Benz della sua quota del 3,8% nella società Nissan Motor, le azioni della casa nipponica hanno registrato un crollo superiore al 6%.
Il piano di Nissan prevede la chiusura di sette impianti produttivi in tutto il mondo e il taglio di ventimila posti di lavoro. L’azienda ha anche comunicato che sospenderà lo sviluppo di tutti i nuovi modelli previsti dopo il 2026, rivedendo così l’intero percorso industriale in funzione di obiettivi di razionalizzazione e maggiore efficienza. In questo contesto di riorganizzazione globale, anche il centro di design di Paddington sarà coinvolto, seppur in modo più contenuto rispetto alla chiusura degli studi statunitensi e brasiliani.
Lo studio londinese, che ha avuto un ruolo chiave nella crescita del marchio in Europa, proseguirà comunque la sua attività. Qui, infatti, sono stati realizzati numerosi concept che poi sono diventati auto di serie, tra cui il Pathfinder, la Juke e, più recentemente, il prototipo 20-23.
Nonostante i tagli, lo studio di Londra continuerà a svolgere un ruolo attivo, soprattutto nel supporto ai mercati di Africa, Medio Oriente, India, Europa e Oceania. L’azienda intende infatti fare sempre più affidamento sulle collaborazioni strategiche, come quella già consolidata con Renault. È questo il caso della nuova generazione della Micra, costruita sulla piattaforma della Renault 5, che anticipa un modello di progettazione condivisa, più economico e flessibile.
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