Crollo Nissan in Borsa dopo la vendita della quota da parte di Mercedes-Benz
Si indebolisce l'alleanza Nissan-Renault dopo il calo delle azioni di Nissan da parte di Mercedes. Ecco la situazione

Il fondo pensione di Mercedes-Benz ha venduto l’intera partecipazione in Nissan Motor per 47,83 miliardi di yen (circa 280 milioni di euro), secondo quanto riferito da una fonte a conoscenza diretta della vicenda.
Le azioni della casa nipponica hanno chiuso la giornata con un calo di oltre il 6% dopo che, nella giornata di lunedì, Mercedes-Benz aveva annunciato l’intenzione di vendere la sua quota del 3,8%. Questo calo giornaliero rappresenta il peggiore dal luglio scorso. Il crollo dei titoli Nissan dopo la notizia evidenzia i dubbi degli investitori in merito alle prospettive di rilancio della società, che si trova a dover fronteggiare dazi doganali e il calo delle vendite nei suoi mercati principali, Stati Uniti e Cina. L’azienda ha così registrato una perdita di 535 milioni di dollari nel trimestre chiuso a giugno.
La vendita delle azioni avviene dopo l’accordo siglato da Nissan a inizio anno con il suo storico partner e principale azionista Renault, che prevede la riduzione della quota obbligatoria dal 15% al 10%. Mercedes-Benz ha ceduto le azioni del marchio nipponico a 341,3 yen per titolo (1,99 euro), con uno sconto del 5,98% rispetto alla chiusura di lunedì di 363 yen (2,12 euro).
Secondo alcune indiscrezioni, la domanda ha superato l’offerta disponibile, e ai dieci principali investitori coinvolti nell’operazione è stato assegnato circa il 70% delle azioni vendute.
Renault possiede il 35,7% di Nissan, con una quota diretta del 17,05% e il resto detenuto tramite un trust. Lo scorso mese il gruppo francese ha dovuto contabilizzare una svalutazione di 11 miliardi di dollari legata alla sua partecipazione. Secondo Christopher Richter, analista del settore automobilistico di CLSA, Renault tenderà con ogni probabilità a ridurre gradualmente la propria presenza azionaria in Nissan, sebbene al momento sia limitata da vincoli contrattuali che impediscono la libera vendita dei titoli sul mercato.
L’amministratore delegato Ivan Espinosa, subentrato nel mese di aprile, ha presentato il suo piano di rilancio volto a riportare la società in utile, che prevede misure come la riduzione della capacità produttiva globale da 3,5 a 2,5 milioni di veicoli e il taglio degli stabilimenti da 17 a 10 entro l’anno fiscale 2027.
Alla fine del mese scorso, Ivan Espinosa ha spiegato che Nissan si trova ancora nelle prime fasi del piano di rilancio, ma ha sottolineato i progressi ottenuti sul fronte dei tagli ai costi.
Seconco Seiji Sugiura, analista senior di Tokai Tokyo Intelligence Laboratory, è probabile che Renault riduca gradualmente la propria quota di Nissan, segno di un’alleanza ormai in fase di indebolimento.
La casa giapponese continua infatti a risentire delle difficoltà sorte dopo la destituzione di Carlos Ghosn, ex presidente e architetto dell’alleanza Renault-Nissan, incriminato a Tokyo per presunte irregolarità finanziarie, accuse che lui continua a negare.