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Energica Motor Company, in liquidazione l'azienda di moto elettriche modenese

La fine del sogno delle moto elettriche Made in Italy

Energica Motor Company, in liquidazione l'azienda di moto elettriche modenese
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 16 ott 2024

Brutte notizie per Energica Motor Company, l'azienda italiana nota per le sue moto elettriche. Dei suoi modelli e delle tecnologie sviluppate ne abbiamo parlato diverse volte. In passato abbiamo anche avuto modo di intervistare uno dei loro manager per parlare dell'elettrificazione delle moto. Dicevamo, arrivano brutte notizie per questa realtà industriale perché l'azienda ha annunciato di entrare in liquidazione giudiziale per stato di insolvenza. La decisione è stata presa dal CDA.

Le difficoltà andavano avanti da tempo e con l’imminente scadenza del contratto di solidarietà per i 50 dipendenti, non è stata possibile prendere un'altra strada visto che l’azionista di controllo americano non è in grado di finanziare il piano di sviluppo di Energica. Nonostante gli sforzi non è stato possibile trovare nuovi partner industriali o finanziari.

LA FINE DELLE MOTO ELETTRICHE MADE IN ITALY

Livia Cevolini, CEO dell’azienda, spiega che si è tratta di una scelta obbligata.

La mia famiglia è socio di minoranza di Energica Motor e deve tutelare gli interessi e i dipendenti di tutte le altre aziende del gruppo, che sono già molto esposte in termini di crediti vantati e ha già finanziato Energica ben oltre la propria quota del 25 per cento. Bruciamo quotidianamente cassa e non abbiamo un investitore, siamo obbligati per legge a fermare l’attività.

A quanto pare, il problema è legato al socio di maggioranza, Ideanomics, che come spiega Il Sole 24 Ore è nato in Cina 20 anni fa per sviluppare la mobilità green ed elettrica, per poi trasferirsi negli Usa. Quotato al Nasdaq dal 2019, il titolo listato in origine a 5 dollari oggi oscilla poco sopra lo zero. Gli impegni del socio di maggioranza sarebbero quindi stati disattesi e avrebbero portato nel tempo alla crisi.

Il problema, infatti, non sarebbero stati gli ordini come spiega il CEO.

Nonostante le difficoltà finanziarie già emerse nel 2022, quell’anno abbiamo raccolto 1.100 ordini e abbiamo chiuso il bilancio con 13 milioni di euro di fatturato (un +200% sull’anno prima) producendo solo la metà degli ordini, saremmo arrivati a 24 milioni avessimo avuto la capacità produttiva per rispettare tutte le commesse.

Livia Cevolini aggiunge che la sua famiglia non ha la forza di acquisire il controllo dell'azienda ed è anche stata contraria ad alcune scelte fatte in passato ma era ben consapevole della necessità di garantire l’alto fabbisogno finanziario necessario per portare avanti i piani di crescita dell'azienda.

È un delitto perché parliamo del pioniere nel settore delle moto elettriche, di una azienda dinamica all’avanguardia per competenze che ha raccolto record e guinness sul mercato, con 130 punti vendita nel mondo e con 2 mila moto in circolazione, considerate da tutti dei gioiellini di tecnologia e stiamo continuando a vincere tender in Europa. Ma la mia famiglia non ha la forza per rilevare da sola il 75% delle quote, non avremmo neppure voluto quotare Energica nel 2016 né cedere la maggioranza a Ideanomics due anni fa, ma siamo sempre stati ben consapevoli dell’alto fabbisogno finanziario necessario per supportare il salto industriale.

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