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Mercedes, dopo 28 anni Gorden Wagener lascia la guida del design

Al suo posto arriva Bastian Baudy, pronto a inaugurare una nuova fase per lo stile del marchio tedesco

Mercedes, dopo 28 anni Gorden Wagener lascia la guida del design
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Daniele Di Geronimo
Daniele Di Geronimo
Pubblicato il 17 dic 2025

Dopo ventotto anni trascorsi all’interno di Mercedes-Benz e diciassette alla guida del design globale del marchio tedesco, Gorden Wagener lascerà l’azienda il 31 gennaio 2026. La decisione, presa di comune accordo, segna la fine di una delle epoche più importanti nella storia stilistica della casa di Stoccarda (e non solo). A raccogliere il suo testimone sarà Bastian Baudy, attuale responsabile del design dei modelli Mercedes-AMG, che assumerà l’incarico a partire dal mese di febbraio.

L’eredità di Gorden Wagener

Entrato in Mercedes-Benz nel lontano 1997, Wagener ha rivoluzionato il volto della gamma nel corso degli anni, imprimendo al design una svolta notevole rispetto al passato. Dal 2008, anno della sua nomina a capo del design a soli 39 anni, il marchio ha abbandonato l’approccio più tecnico e conservatore dei decenni precedenti per abbracciare quella che è stata definita come una visione emozionale. Uno stile fondato su linee scultoree, superfici pulite e un’identità riconoscibile a livello globale.

Questa filosofia, chiamata “sensual purity”, ha preso forma a partire dal 2009 e ha ispirato modelli come la CLS, la CLA, la Classe A e la gamma dei SUV, ma anche icone sportive come la SLS e la AMG GT, che Wagener ha sempre indicato come suo progetto prediletto.

Durante il suo mandato, Wagener ha esteso il proprio raggio d’azione anche oltre il mondo dell’auto, firmando il design di elicotteri, yacht di lusso e, più recentemente, dei complessi residenziali Mercedes-Benz Places a Dubai e Miami. La sua influenza ha coinvolto tutti i marchi del gruppo, da Maybach a Smart, passando per EQ e Vans, segnando un’identità forte e coerente che ha unificato l’intera offerta Mercedes sotto un’unica visione estetica.

Le scelte che hanno meno convinto

In 28 anni di carriera è più che comprensibile qualche “passo falso”. A Gorden Wagener è stato criticato in modo particolare il design della gamma EQ, in particolare quello dell’EQS. In questo caso le scelte estetiche sono stato oggetto di critiche per le forme considerate troppo aerodinamiche e poco riconoscibili. Il cosiddetto stile “jelly bean”, seppur efficiente, ha incontrato una domanda più fredda del previsto. Wagener stesso, pur difendendo le proprie scelte, ha ammesso che alcune proposte sono forse arrivate prima del momento giusto. Il recente ritorno a forme più classiche nella GLC elettrica ne è una conferma.

Anche l’uso sempre più esteso di display di grandi dimensioni, come nel caso della Hyperscreen da 56”, è stato oggetto di discussione, soprattutto dopo le dichiarazioni dello stesso Wagener, secondo cui il vero lusso del futuro sarà “iper-analogico”, più legato alla qualità percepita che alla quantità di schermi a bordo.

Il futuro stilistico di Mercedes-Benz

Con l’uscita di scena di Wagener, si chiude un capitolo iniziato con una cesura forte rispetto alla tradizione. A differenza dei suoi predecessori, da Bruno Sacco a Peter Pfeiffer, Wagener non aveva una formazione da ingegnere, ma da designer puro.

Il suo successore, Bastian Baudy, rappresenta continuità e rinnovamento allo stesso tempo. Laureato in design dei trasporti all’università di Pforzheim nel 2010, è entrato in Mercedes-Benz nello stesso anno, distinguendosi già nel 2013 grazie a un concept vincente realizzato per il videogioco Gran Turismo, la AMG Vision Gran Turismo. Il suo stile si ispira a proporzioni muscolari e linee fluide, con richiami alle auto da corsa degli anni Quaranta. Baudy è stato anche una figura chiave nella definizione stilistica degli ultimi modelli EQE e della nuova Classe E, portando nel design un equilibrio più vicino alla sensibilità del pubblico di oggi.

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