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Il futuro di McLaren passa anche dal primo SUV elettrico di lusso: debutto atteso entro il 2027

Soluzioni multi-propulsione e un rilancio del marchio attraverso nuovi modelli e una comunicazione più emotiva.

Il futuro di McLaren passa anche dal primo SUV elettrico di lusso: debutto atteso entro il 2027
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Daniele Di Geronimo
Daniele Di Geronimo
Pubblicato il 25 ago 2025

Da tempo si parla della possibilità che McLaren possa lanciare entro il 2030 un SUV 100% elettrico. Un’ipotesi recentemente alimentata dalla fusione con la start-up Forseven e che ora trova nuove conferme grazie al cambio di proprietà e di strategia del marchio.

I cambiamenti nella governance di McLaren


Ad aprile, infatti, il fondo di investimento di Abu Dhabi CYVN Holdings ha acquisito McLaren Automotive e una quota non di controllo del team di Formula 1, creando un nuovo polo chiamato McLaren Group Holdings. L’operazione ha unito sotto un’unica realtà Forseven e la divisione tecnologica di Gordon Murray Automotive, e un accordo di licenza con il costruttore cinese Nio consentirà l’accesso a tecnologie avanzate per lo sviluppo di veicoli elettrici.

A guidare questa fase di trasformazione è Nick Collins, ex responsabile ricerca e sviluppo di Jaguar Land Rover e figura chiave dietro l’attuale Range Rover. La nuova governance rafforza ulteriormente il posizionamento premium del marchio, grazie alla presenza di nomi di grande rilievo come Luca di Montezemolo, ex presidente Ferrari, Torsten Müller-Ötvös, già alla guida di Rolls-Royce, e Paul Walsh come presidente esecutivo.

Il futuro di McLaren si giocherà su due fronti principali. Da un lato c’è l’arrivo previsto nel 2026 della McLaren W1, una hypercar ibrida da oltre 1.200 cavalli, che confermerà il DNA sportivo della Casa. Dall’altro c’è la volontà di entrare per la prima volta nel segmento dei SUV, con un debutto possibile già nel 2027. In passato l’ex CEO Michael Leiters aveva immaginato un modello dalle linee sportive e affusolate, con architettura coupé a quattro porte e un prezzo superiore ai 230.000€ (200.000 sterline). Ora l’approccio sembra diverso: i progetti sviluppati da Forseven prevedono un SUV di lusso più vicino nelle proporzioni alla Range Rover, con una prima versione completamente elettrica. Secondo Collins il futuro del marchio, però, prevederà motorizzazioni endotermiche, ibride e 100% elettriche a seconda dei mercati. Una scelta che risponde anche all’esigenza di adattarsi alla velocità di adozione delle nuove tecnologie a livello globale.

Resta da capire quale sarà la piattaforma tecnica alla base del nuovo SUV. In passato erano stati avviati contatti con BMW per sfruttare l’architettura della iX o della futura Neue Klasse, ma il progetto non è proseguito. L’alternativa potrebbe arrivare dal processo produttivo iStream di Gordon Murray, ora di proprietà McLaren, che consente di ridurre peso e complessità mantenendo costi sostenibili. Questa soluzione sarebbe ideale per un SUV di nicchia, destinato a volumi produttivi limitati a poche migliaia di unità l’anno, ma l’azienda valuta anche una seconda variante più sportiva con obiettivi estremamente ambiziosi.

Il rilancio del marchio


Tra i cambiamenti che vedranno protagonista McLaren nei prossimi anni c’è pure il rilancio del marchio che dovrebbe coinvolgere anche la gamma attuale. La McLaren Artura, il primo modello ibrido di serie, ha subito ritardi e problemi tecnici che ne hanno rallentato la diffusione, motivo per cui si sta valutando un restyling completo e un cambio di nome, con l’obiettivo di rilanciare l’immagine del prodotto e introdurre un nuovo linguaggio stilistico. Parallelamente, McLaren sta studiando una comunicazione più emotiva e orientata al pubblico, ispirandosi al modello Netflix “Drive to Survive”. L’obiettivo è umanizzare il marchio, raccontare la storia del fondatore Bruce McLaren e rafforzare il legame con la Formula 1, puntando sull’iconica livrea papaya orange che negli ultimi anni ha conquistato nuova popolarità tra gli appassionati.

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