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McLaren: la fusione con Forseven amplierà l'offerta con berline e SUV di lusso

A sorpresa arriva la notizia della fusione tra McLaren e la start-up Forseven che consentirà a Woking di avere in gamma nel prossimo futuro anche berline e SUV di lusso.

McLaren: la fusione con Forseven amplierà l'offerta con berline e SUV di lusso
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Giuseppe Cutrone
Giuseppe Cutrone
Pubblicato il 4 apr 2025

McLaren Automotive sarà protagonista di una fusione con Forseven, start-up britannica d'ingegneria che negli ultimi anni ha messo lavorato alla creazione di una squadra di professionisti con l'obiettivo di lanciare alcune vetture  di lusso sotto un nuovo marchio.

Forseven ha attirato a sé oltre 700 professionisti del settore tra progettisti, designer, ingegneri e dirigenti provenienti da altre case automobilistiche e la fusione con McLaren consentirà all'azienda di accelerare i propri programmi facendo affidamento su un brand già noto per portare sul mercato i modelli attualmente in sviluppo presso le proprie strutture.

McLaren, da parte sua, si troverà in casa i progetti di Forseven, che a questo punto verranno introdotti sul mercato con il marchio McLaren consentendo all'azienda di Woking di diversificare la propria offerta e andare oltre le supersportive per le quali la casa è conosciuta.

Secondo i media britannici, il know-how di Forseven permetterà infatti a McLaren di mettere in piedi una gamma di prodotti completa, in grado di rivaleggiare sul mercato con concorrenti dai nomi altisonanti come Aston Martin e Bentley nei segmenti delle berline e dei SUV di lusso.

La regia dell'operazione di fusione è di CYVN Holdings, il fondo d’investimento di Abu Dhabi che controlla entrambe le aziende. Nei piani c'è la cessazione del marchio Forseven, che in ogni caso sarebbe rimasto il nome della start-up ma che non sarebbe stato mai usato sul mercato. Da notare anche che dall'accordo rimarrà fuori la McLaren Racing, ovvero la divisione che si occupa delle attività sportive di McLaren in Formula 1, nella Indycar e in altre categorie automobilistiche.

IL FUTURO È ELETTRICO, MA NON SOLO

La società che nascerà dalla fusione di McLaren Automotive e Forseven si chiamerà McLaren Group Holdings e sarà guidata dal CEO di Forseven, Nick Collins, dirigente di grande esperienza con un passato presso Ford e Jaguar Land Rover,

Parlando alla rivista inglese Autocar, Collins ha spiegato che i primi dettagli ufficiali della nuova era McLaren saranno resi noti entro la fine dell'anno, ma che i lavori in comune inizieranno immediatamente. Nel frattempo sarà necessario un periodo di sei mesi per rimodellare le attuali attività di McLaren Automotive e integrarle nella nuova realtà.

Un entusiasta Collins spiega:

La combinazione di ciò che McLaren ha realizzato e ciò che Forseven ha costruito in poco tempo è incredibilmente complementare. Insieme, crediamo che McLaren possa essere di più, possa fare di più e possa offrire di più.

La progettazione del futuro gruppo sarà supervisionata da Alister Whelan, anch'egli, come Collins, proveniente da Jaguar Land Rover. Whelan lavorerà con una squadra di circa cinquanta persone impiegando un mix di realtà virtuale e modelli fisici per la realizzazione di nuovi veicoli che saranno sia a propulsione elettrica che termica.

La futura McLaren perseguirà infatti una strada multi-propulsione, che a detta di Collins rappresenta il futuro, pur ammettendo che più un modello è lussuoso, più è adatto per l'elettrico, in quanto la natura intrinseca di questi motori ben si adatta alle caratteristiche di silenziosità e raffinatezza tipiche dei modelli di fascia alta.

 

ANCHE NIO POTREBBE ESSERE DELLA PARTITA

Forseven vanta una sede in Australia che lavora alla progettazione in sinergia con i lavoratori nel Regno Unito, ma per il momento non ci sono indicazioni su dove saranno costruite le McLaren derivate dai progetti della start-up. Inoltre, nei piani potrebbe rientrare anche Nio, costruttore cinese di cui CYVN Holdings è uno degli investitori.

Già prima della fusione era prevista l'adozione di alcune soluzioni tecnologiche di Nio sui modelli progettati da Forseven e adesso tutto ciò potrebbe essere travasato sulle future proposte della nuova McLaren, sebbene con alcune limitazioni ben precise considerando il differente posizionamento sul mercato dei due marchi. A Woking si pensa in particolare all'impiego di tecnologie per la guida autonoma o per la sostituzione delle batterie, ma in ogni caso non entreranno in gioco intere piattaforme su cui costruire i futuri modelli.

Bocche cucite, infine, sui volumi produttivi previsti per il gruppo nato dalla fusione, con Collins che a tale riguardo ha dichiarato di non voler giudicare le case automobilistiche in base a quanto esse producono. Il futuro CEO di McLaren Group Holdings ha però assicurato una piena integrazione tra le due società, ma non si è sbilanciato sul rischio di un taglio ai posti di lavoro derivante dalla fusione. Secondo il manager è infatti ancora troppo presto per sbilanciarsi in un senso o nell'altro.

Ricordiamo che l'attuale McLaren conta circa 3.500 dipendenti inclusi quelli della divisione sportiva che però, come già specificato, rimarrà fuori dalla fusione. La sola divisione Automotive annovera invece tra le proprie fila un numero compreso tra 2.000 e 2.500 lavoratori.

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