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Bisogna abbassare i prezzi dell'energia, ecco 5 proposte per migliorare la ricarica in Italia

Il manifesto di Motus-E include 5 proposte grazie alle quali è possibile migliorare il settore delle ricarica in Italia

Bisogna abbassare i prezzi dell'energia, ecco 5 proposte per migliorare la ricarica in Italia
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 31 ott 2025

In Italia, lo sappiamo bene, il mercato delle auto elettriche non sta crescendo come in altri grandi Paesi europei. Secondo i dati di Motus-E, il market share delle BEV nel nostro Paese nei primi 9 mesi dell’anno si è attestato a quota 5,2%, contro il 18,1% della media europea, il 16,1% medio UE, il 18,1% della Germania, il 18,2% della Francia, l’8,4% della Spagna e il 22,1% del Regno Unito. Ma non basta perché il nostro Paese è dietro pure ad altri stati del Vecchio Continente come Portogallo (21,4%), Ungheria (8,4%), Lettonia (7,1%), Estonia (7%), Lituania (6,9%), Repubblica Ceca (5,6%) e Grecia (5,5%). Insomma, l’Italia è quasi il fanalino di coda dell’Europa quando si parla di auto elettriche.

Come recuperare il terreno perso? Bisogna innanzitutto spingere molto di più sulla crescita dell’infrastruttura di ricarica, essenziale per sostenere la diffusione delle auto elettriche. Come fare? Al riguardo è intervenuta Motus-E che ha realizzato in manifesto in cui sono contenute 5 proposte che si dovrebbero attuare per favorire la crescita delle infrastrutture e quindi anche la diffusione delle auto elettriche.

RICARICA AUTO ELETTRICHE: LE 5 PROPOSTE DI MOTUS-E

L’associazione ricorda che il settore della ricarica attrae investimenti, crea occupazione e rappresenta un fattore abilitante imprescindibile per lo sviluppo nazionale della nuova mobilità. Eppure ci sono ancora troppe criticità che ne rallentano lo sviluppo. Questo settore, dal 2019 ha investito in Italia più di 1,8 miliardi di euro e installato oltre 70.000 punti di ricarica a uso pubblico. Ecco dunque le 5 proposte di Motus-E contenuto nel paper “Ricaricare l’Italia: manifesto per un’infrastruttura strategica per il Paese“.

  1. Riduzione dei costi di approvvigionamento energetico in capo agli operatori della ricarica, allineandoli agli altri grandi Paesi europei, per garantire prezzi finali al pubblico più competitivi.
  2. Interventi normativi e regolatori per semplificare le fasi di connessione delle infrastrutture e per dare piena applicazione alle normative europee in tema di decarbonizzazione del settore trasporti, dando immediata applicazione a quanto previsto dalla direttiva sulle energie rinnovabili (RED III).
  3. Copertura totale delle reti autostradali, per assicurare la completa infrastrutturazione delle arterie del Paese per la mobilità delle persone e il trasporto merci lungo tutto il territorio nazionale.
  4. Concessioni di suolo più lunghe (20 anni), per garantire rientro e stabilità degli investimenti.
  5. Governance e pianificazione infrastrutturale centralizzate attraverso strumenti di monitoraggio e programmazione su cui far convergere i dati e gli scenari di tutti gli stakeholder.

COSA DICE MOTUS-E

Questo manifesto nasce per fornire a Istituzioni e imprese una piattaforma tecnica dettagliata da cui prendere le mosse per intervenire con urgenza su 5 punti indispensabili per accompagnare la transizione tecnologica dei trasporti, e per contribuire a scongiurare che l’Italia diventi un Paese di Serie B per il mercato automobilistico, con ripercussioni industriali e sociali potenzialmente drammatiche. Mentre in Europa si dibatte ancora sul 2035, nel mondo già oggi una nuova auto venduta su cinque è 100% elettrica. Non è più il tempo di discutere sulle date, se vogliamo davvero rimanere competitivi e salvare stabilimenti e occupazione dobbiamo lavorare tutti insieme su una politica industriale europea seria e rivolta all’innovazione. La recente corsa agli incentivi, oltretutto, ha dimostrato in modo molto chiaro l’interesse degli italiani per la mobilità elettrica, che potrà solo aumentare nei prossimi anni grazie alla crescente offerta di modelli sempre più interessanti e concorrenziali in tutti i segmenti.

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