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Lexus ROV H2: un originale buggy a idrogeno realizzato con Yamaha

In arrivo da Lexus un curioso prototipo di buggy a idrogeno realizzato in collaborazione con Yamaha.

Lexus ROV H2: un originale buggy a idrogeno realizzato con Yamaha
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Giuseppe Cutrone
Giuseppe Cutrone
Pubblicato il 4 mar 2025

Lexus ha presentato il ROV H2, un prototipo di buggy alimentato a idrogeno perfetto per il fuoristrada leggero ecosostenibile. Il nuovo arrivato si presenta come un modello decisamente inconsueto per gli standard Lexus, marchio di lusso la cui produzione mette da sempre al centro tradizione, qualità e una discreta dose di sobria eleganza. Il Lexus ROV H2 è assai diverso da tutto questo e nasce invece con lo scopo di accontentare l'anima più giocosa e sbarazzina dei clienti Lexus, come spiegato dall'ingegnere capo dell'azienda giapponese, Takeaki Kato:

Le auto stradali Lexus sono più lussuose, ma alle persone che le possiedono piace ancora giocare E ci sono proprietari di Lexus, in particolare negli Stati Uniti, che hanno anche un buggy fuoristrada con cui giocare. Allora perché non possono avere una Lexus anche per questo?

In effetti, le parole di Kato non fanno una piega e confermano la voglia di Lexus di soddisfare anche le esigenze meno convenzionali della propria clientela. Il nome del buggy Lexus conferma questo tipo di impostazione. La sigla ROV sta infatti per "Recreational Off-Highway Vehicle", mentre H2 indica la propulsione a idrogeno di cui il mezzo è dotato. Il prototipo si inserisce infatti nel più ampio progetto di ricerca e sviluppo di Toyota (proprietaria del marchio Lexus) sulle nuove tecnologie propulsive, tra le quali c'è appunto l'idrogeno visto come una seria alternativa alla propulsione elettrica basata sulle batterie.

DALLA BENZINA ALL’IDROGENO

Il Lexus ROV H2 nasce sulla base del buggy Yamaha YXZ1000R ed è quindi il frutto della collaborazione tra le due aziende nipponiche. Il costruttore di Hamamatsu ha infatti messo a disposizione tutta la sua esperienza nella progettazione di veicoli leggeri come appunto la YXZ1000R, mentre Lexus si è occupata del comparto powertrain basato sull'alimentazione a idrogeno. Il lavoro di adattamento principale è stato fatto proprio sul propulsore, con i tecnici che hanno dovuto modificare il motore a benzina della YXZ1000R, un tre cilindri in linea a iniezione diretta da 998 centimetri cubi, per convertirlo in modo da farlo funzionare con idrogeno compresso.

L'obiettivo è stato raggiunto grazie all'impiego di un sistema d'iniezione diretta preso dalla concept GR Yaris a idrogeno presentata alcuni anni fa. Per i progettisti Lexus si è trattato però di un lavoro molto impegnativo, soprattutto per quanto riguarda la sostituzione della testata e del suddetto impianto di iniezione. Il motore a idrogeno della ROV H2 ha una potenza massima di 80 cavalli, quindi inferiore rispetto ai 112 cavalli della Yamaha YXZ1000R da cui deriva. Lo stesso discorso vale per la velocità di punta, che nel caso del prototipo Lexus si attesta sui 100 km/h contro i 150 km/h del modello originale.

Il motore a idrogeno comporta inoltre un aumento del peso complessivo, che tocca così i 760 chilogrammi. Questo ha richiesto una specifica taratura delle sospensioni e un'impronta a terra allargata per migliorare la stabilità, specie in caso di dossi affrontati a velocità relativamente elevata, oltre ad ottimizzare il comfort di marcia.

Per il resto rimangono immutate alcune caratteristiche principali, tra cui la trazione, che può passare da 2WD a 4WD, e il cambio sequenziale a cinque rapporti. Infine, uno sguardo all'autonomia assicurata dal serbatoio dell'idrogeno (derivato da quello della Toyota Mirai) ci dice che il buggy Lexus può percorrere un massimo di 17,7 chilometri, quindi quanto basta per brevi escursioni in fuoristrada senza grosse pretese.

GRANDE ATTENZIONE ALL’AMBIENTE

L'attenzione all'ambiente del Lexus ROV H2 non si limita solo all'impiego dell'idrogeno come carburante per avere zero emissioni allo scarico, ma si traduce anche in un'accurata scelta dei materiali impiegati per la costruzione del veicolo. Lexus ha selezionato infatti una serie di soluzioni pensate per ridurre l'impatto ambientale, come ad esempio il parabrezza in policarbonato ottenuto su base biologica, i paraurti e il cofano realizzati con materiali riciclati da auto rottamate a loro volta miscelati con resina biologica.

Si aggiungono poi elementi di fissaggio ottenuti da plastiche biodegradabili di origine vegetale e una carrozzeria rivestita con una pellicola trasparente che, rispetto alla vernice tradizionale, garantisce una migliore riparabilità degli eventuali graffi e pesa 9 chilogrammi in meno. Da notare infine che l'abitacolo presenta dei sedili con parti in poliestere termoplastico riciclato.

 

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