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Kawasaki, ecco il suo prototipo di moto ad idrogeno

La Casa giapponese punta a voler offrire moto ad idrogeno dopo il 2030

Kawasaki, ecco il suo prototipo di moto ad idrogeno
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 25 lug 2024

Kawasaki sta lavorando su molte tecnologie potenzialmente interessanti per il futuro. Il costruttore giapponese, come sappiamo, ha già lanciato moto elettriche e addirittura un modello ibrido. Inoltre, da tempo sta rivolgendo la sua attenzione anche sull'idrogeno, non inteso come tecnologie Fuel Cell ma come carburante alternativo alla classica benzina.

Il progetto è iniziato nel 2023 ed è culminato nella Ninja H2 HySE, un prototipo di una moto tourer dotata di un motore endotermico alimentato dall'idrogeno. Una soluzione, dunque, che permette di poter continuare ad utilizzare i motori tradizionali ma con un carburante in grado di consentire di abbattere sensibilmente le emissioni inquinanti.

IDROGENO COME CARBURANTE

Pochi giorni fa, Kawasaki ha condotto la prima dimostrazione pubblica del funzionamento di questo prototipo presso il circuito di Suzuka, in Giappone. La moto è stata progettata e costruita come parte di una ricerca avviata a marzo 2023, con prove di collaudo iniziate quest'anno che sono culminate con questa dimostrazione.

Il motore del prototipo è basato sul 4 cilindri di un litro di cilindrata sovralimentato della Ninja H2. L'unità è stata modifica per disporre di un sistema di iniezione specifico. Purtroppo, Kawasaki non ha comunicato particolari dettagli tecnici o le prestazioni del suo prototipo. Il telaio è stato rivisto per ospitare i serbatoi di idrogeno. Come possiamo vedere, la moto dispone di due ampie valige laterali che in questo caso non servono per i bagagli. Infatti, al loro interno sono collocate le bombole che contengono l'idrogeno.

Ovviamente si tratta di un prototipo e molto lavoro c'è ancora da fare per arrivare ad una versione di serie da poter commercializzare. Kawasaki, infatti, punta a voler offrire moto ad idrogeno ai motociclisti dopo il 2030. Vedremo se ce la farà. Ricordiamo, comunque, che l'azienda giapponese fa parte dell'HySE (Hydrogen Small mobility & Engine technology), un'associazione che sta conducendo attivamente ricerche di base su motori a idrogeno.

Di questa associazione fanno parte anche, tra gli altri, Suzuki, Toyota, Honda e Yamaha.

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