
01 Giugno 2022
Thornley Kelham, azienda britannica specializzata nel restauro di auto classiche, ha dato il via al suo programma European con la presentazione della Jaguar XK European, rivisitazione in chiave moderna di una XK degli anni ‘50 aggiornata però in termini di prestazioni e di comfort.
L’azienda di Circenster, prendendo come base un veicolo abbandonato ed usato come donatore, ha dotato l’auto di un corpo in alluminio leggero e si è avvalsa della collaborazione di Paul Howse (ex-designer presso McLaren, per cui ha realizzato la P1) per ridisegnare alcune delle linee della carrozzeria, apportando così una serie di miglioramenti in termini sia estetici sia aerodinamici, pur mantenendola fedele all’immagine originale dell'auto.
Complessivamente, il veicolo ha una linea del tetto più bassa, che rende le proporzioni più eleganti e funzionali, e l’aggiunta di una certa curvatura sulle fiancate. Le parti cromate sono state rimosse ed una nuova piega che segue quella lunotto è stata aggiunta al cofano, mentre la parte posteriore è stata rielaborata in una forma a goccia. Le luci posteriori infine sono incastonate nella carrozzeria e i fari sono stati rimossi dalle cornici cromate, ripulendo l'aspetto. La XK European è dotata di una versione potenziata e rielaborata del motore originale Jaguar a sei cilindri in linea da 3,8 litri al quale è stato installato un radiatore in alluminio, prese d’aria ridisegnate e un nuovo radiatore dell’olio.
Il motore interamente in lega è stato dotato di iniezione diretta, un albero a camme su misura e cilindri rialesati, producendo 300 CV o 340 CV (dai 160-200 CV dell’originale) a seconda delle specifiche ed è stato accoppiato a un cambio manuale a cinque velocità con differenziale a slittamento limitato. Inoltre, la XK presenta sospensioni rielaborate, con doppi quadrilateri all’anteriore e al posteriore, ammortizzatori Bilstein e molle Eibach. Le sue molle a balestra di base sono state sostituite da dischi a quattro pistoni e sono stati installati freni a disco a quattro pistoni ventilati su ogni ruota. Per incorporare le modifiche, il modello è stato dotato di passaruota più ampi e cerchi in lega più larghi.
All’interno, i quadranti sono circondati da pelle, il cruscotto è in alluminio del colore della carrozzeria e la posizione di seduta è stata ribassata, migliorando lo spazio per la testa e per le ginocchia. Nel frattempo, tecnologie moderne come alzacristalli elettrici, indicatori elettronici, aria condizionata, servosterzo e connettività Bluetooth sono stati introdotti come standard. Per questo lavoro di restauro, l’azienda ha quantificato in 5.000 ore il tempo necessario a poter completare il processo e un prezzo che parte da 550.000 sterline (circa 660 mila euro) più il costo dell’auto “donatrice”.
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Commenti
Orribile.
Ridicola se non addirittura grottesca.