Ionity guarda la futuro e per l'Europa sceglie le colonnine megawatt di Alpitronic
Ecco come funziona il caricatore Alpitronic HYC1000 che può ricaricare fino a otto veicoli contemporaneamente.

L’autonomia delle auto elettriche e la velocità della ricarica sono da sempre due degli aspetti più importanti con cui si valutano le prestazioni di questi veicoli. Anzi, sono anche due aspetti su cui per anni si sono concentrate le critiche degli scettici dell’elettrificazione, ritenendo poco convenienti auto con autonomie limitate a poche centinaia di chilometri e con tempi di ricarica decisamente più lunghi rispetto a un normale rifornimento di carburante.
Le cose negli anni sono molto cambiate, tanto che oggi arriva la notizia che entro la fine dell’anno Ionity porterà anche in Europa colonnine per la ricarica ultraveloce, simili a quelle già presenti in Cina, che consentono di ricaricare le auto in soli 8 minuti.
Come funziona il sistema di ricarica HYC1000 di Alpitronic
Ionity e Alpitronic hanno sviluppato per l’Europa una tecnologia simile a quella già presente in Cina, grazie alla quale è stato possibile ricaricare oltre 420 km di autonomia in soli 5 minuti. Questo annuncio presenta diversi elementi interessanti, con ripercussioni significative sia dal punto di vista tecnico, sia per quanto riguarda la diffusione delle auto elettriche.
Il caricatore ultra-rapido Alpitronic HYC1000 è composto da un’unità centrale (Power Cabinet) e da un massimo di quattro postazioni di ricarica individuali (ognuna delle quali dotata di due cavi raffreddati a liquido). Complessivamente, ogni caricatore Alpitronic HYC1000 può ricaricare fino a otto veicoli contemporaneamente, distribuendo dinamicamente la potenza disponibile tra le varie postazioni.
L’Alpitronic HYC1000, infatti, ha una potenza massima complessiva di 1.000 kW che viene suddivisa tra le varie postazioni in base al numero dei veicoli in quel momento collegati. Quando ci sono più veicoli collegati alla stessa stazione, i caricatori di Alpitronic distribuiscono la potenza a ciascun punto di ricarica, consentendo di ottimizzare la ricarica dei veicoli anche in base alla potenza che i singoli mezzi possono ricevere. Ionity afferma che un veicolo elettrico con un’adeguata potenza potrebbe ricevere 300 km di autonomia in soli 8 minuti.
Come può cambiare il mondo delle auto elettriche
Sebbene ogni singola colonnina abbia una potenza nominale massima di 600 kW (1.000 V a 600 A), a oggi nessun veicolo elettrico tra quelli circolanti in Europa supporta questo livello di potenza.
E qui entra in gioco l’altro aspetto interessante della decisione di Ionity, l’operatore di ricarica rapida supportato da numerose case automobilistiche (tra cui BMW, Ford, Hyundai, Kia, Mercedes-Benz e Volkswagen). Ionity, infatti, ha già più di 5.000 punti di ricarica distribuiti in Europa e punta ad ampliare la capillarità anche grazie all’accordo strategico siglato con Fastned, Atlante ed Electra. L’obiettivo è quello di creare la Spark Alliance, con oltre 1.700 stazioni e 11.000 punti di ricarica in Europa accessibili da un’unica app.
Un investimento di questo tipo si rivela importante per diversi motivi. C’è l’evidente vantaggio di ridurre drasticamente i tempi di ricarica, rendendo gli spostamenti con le auto elettriche non solo più pratici, ma anche più convenienti rispetto a quelli attualmente svolti con le auto con motore a benzina o diesel. Questo può avere un’ulteriore ripercussione sulla diffusione delle auto elettriche, rendendole ancora più appetibili anche per coloro attualmente scettici.
Va poi considerato come la presenza di un’infrastruttura capace di erogare potenze così elevate possa rappresentare un incentivo per le case automobilistiche a sviluppare veicoli con piattaforme da 800 o 1.000 V, in grado di sfruttarne appieno le potenzialità.
È altrettanto evidente che la disponibilità di una tecnologia non la rende automaticamente accessibile e conveniente per tutti. Fornire fino a 1.000 kW per ogni stazione di ricarica richiede una rete elettrica all’altezza, con tutte le conseguenze e le implicazioni che questo comporta. Ma è altrettanto vero che determinati obiettivi possono essere raggiunti con più facilità quando ci sono le condizioni, anche e soprattutto tecniche e tecnologiche, per perseguirli. Anche se la piena potenza non è ancora sfruttabile, l’infrastruttura è futuribile e in questo senso il sistema di ricarica HYC1000 di Alpitronic e Ionity può rappresentare un significativo punto di svolta per la mobilità elettrica in Europa.
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