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Volkswagen, per il CEO Thomas Schaefer i licenziamenti sarebbero inevitabili

Bisogna tagliare 4 miliari di euro di costi

Volkswagen, per il CEO Thomas Schaefer i licenziamenti sarebbero inevitabili
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 25 nov 2024

Volkswagen sta affrontando un momento molto delicato a causa della necessità di applicare un'importante riduzione dei costi. Ne abbiamo parlato tante volte nelle ultime settimane e abbiamo anche raccontato di come siano molto tesi in questo momento i rapporti con i sindacati visto che il piano potrebbe includere anche licenziamenti e chiusure di impianti in Germania. In questo momento la situazione sembra ancora più delicata visto che il CEO del marchio Thomas Schaefer pare non vedere alcuna possibilità di evitare licenziamenti e chiusure di stabilimenti in Germania per tagliare 4 miliardi di euro di costi che la casa automobilistica tedesca si è data come obiettivo.

Queste affermazione rendono ovviamente ancora più complicata la trattativa con i sindacati che hanno minacciato scioperi a partire da dicembre e hanno chiesto all'azienda di presentare soluzioni nelle trattative che escludano sia la chiusura di fabbriche sia importanti tagli di posti di lavoro. Parlando con Welt am Sonntag, il numero uno di Volkswagen ha sottolineato che qualsiasi soluzione deve ridurre sa la sovracapacità e sia i costi.

Una ristrutturazione aziendale che secondo Schaefer deve essere completata entro tre o quattro anni. Ritardarla significherebbe farsi lasciare indietro dalla concorrenza. La maggior parte dei tagli di posti di lavoro previsti presso la casa automobilistica, che il Gruppo Volkswagen non ha quantificato, potrebbero essere effettuati tramite normale abbandono volontario e pensionamento anticipato ma questo potrebbe non essere sufficiente visti i tempi stretti.

Vedremo quindi quello che succederà già nel corso delle prossime settimane. Va ricordato che oltre ai tagli al personale e alla chiusura degli stabilimenti, la casa automobilistica ha chiesto ai dipendenti di accettare una riduzione dello stipendio del 10%.

Il momento è quindi molto delicato. Le trattative con i sindacati vanno avanti ma la tensione sta chiaramente salendo e se non ci saranno novità importanti, tra pochi giorni potrebbero iniziare scioperi.

BISOGNA TAGLIARE I COSTI

Schaefer ha affermato che al momento non c'è alcuna speranza che la domanda di auto in Europa si riprenda in maniera significativa in tempi brevi. Ha pure sottolineato che i costi del lavoro nei siti tedeschi di Volkswagen sono circa il doppio di quelli dell'azienda nell'Europa meridionale e orientale.

Il numero uno di Volkswagen ha aggiunto che gli sforzi per arrivare a ridurre i costi al momento non hanno dato gli effetti sperati. Bisogna quindi tagliare 4 miliardi di euro di costi. Le potenziali chiusure non riguardano solo gli stabilimenti di veicoli, ma anche i siti di componentistica. Secondo Bloombeg, la direzione dell'azienda ha proposto di vendere gli stabilimenti automobilistici di Osnabrück e Dresda e di utilizzare il sito di Emden per la produzione su contratto.

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