Tavares, sul progetto della gigafactory di Termoli pesa il calo delle elettriche
Il numero uno di Stellantis ha spiegato che oggi il mercato delle auto elettriche non permette ulteriori investimenti sulle batterie

Tavares ha approfittato dell'inaugurazione del nuovo polo globale per i veicoli commerciali presso il Mirafiori Automotive Park 2030 di Torino, per parlare di diverse cose. Come abbiamo visto, il numero uno di Stellantis ha ribadito la sua contrarietà al cambio delle regole delle emissioni di CO2 del 2025 richiesto da ACEA e ha affrontato anche il tema delle difficoltà del mercato auto europeo. In particolare, Tavares ha spiegato che se Stellantis ha preso alcune decisioni molto criticate è stato per evitare di trovarsi in una situazione simile a quella che sta vivendo ora Volkswagen.
Il CEO di Stellantis è poi andato oltre e ha parlato anche del progetto della costruzione delle gigafactory in Europa. Come sappiamo, il progetto dell'impianto di Termoli è stato posticipato, così come quello tedesco. Proprio nella giornata di ieri, ACC (Automotive Cells Company), la joint venture fra Stellantis, Mercedes e TotalEnergies, durante un incontro al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha espresso incertezza sui tempi di realizzazione dell'impianto di Termoli a causa del mutato contesto di mercato dell’auto elettrica, delle incertezze sulla domanda futura di componenti per l’industria automotive e della possibilità di adottare nuove tecnologie produttive per la realizzazione di batterie meno costose del 20-30%.
Per questo, il Ministero ha deciso di ricollocare i fondi del PNRR che originariamente avrebbero dovuto finanziare questo progetto.
ADATTIAMO GLI INVESTIMENTI AL MERCATO
Mentre al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si discuteva del futuro di Termoli, Tavares parlava della strategia della sua azienda per quanto riguarda proprio le Gigafactory.
Nella regione europea c’è caos regolatorio e siccome vediamo indecisione, non solo nelle normative, adattiamo la capacità produttiva in base alle vendite delle BEV. Se la domanda c’è, aumentiamo la produzione, altrimenti sarebbe un bagno di sangue.
Tavares spiega che oggi è già in funzione la gigafactory francese che ha iniziato a produrre le batterie per il nuovo SUV elettrico Peugeot e-3008. Stellantis quindi adatterà la sua strategia in funzione dell'andamento del mercato. Quando le vendite delle BEV aumenteranno, allora saranno sbloccati ulteriori investimenti per altre gigafactory. Oggi infatti non sarebbe opportuno investire in progetti non necessari. Il progetto di Termoli è ancora nei piani dell'azienda ma i tempi sono incerti.
E sull'andamento del mercato delle BEV, Tavares punta il dito sulle politiche dei Governi europei che si stanno tirando indietro nel sostegno alla classe media. Si tratta di un riferimento al fatto che in diversi Paesi gli incentivi destinati alle auto elettriche sono stati rivisti o eliminati. Insomma, oggi il mercato delle elettriche non permette di investire ulteriormente nel campo della produzione delle batterie. Quando il mercato si riprenderà, allora cambieranno le cose.