Giorgia Meloni, "vogliamo tornare a produrre un milione di auto l’anno"
Se si vuole vendere auto sul mercato internazionale pubblicizzandola come gioiello italiano allora quell’auto deve essere prodotta in Italia

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante un question time alla Camera, è tornata a parlare del settore auto in Italia e del rapporto con Stellantis, ribadendo il progetto del Governo portato avanti dal ministro Urso di cui abbiamo parlato diverse volte. Come sappiamo, il Governo sta lavorando al rilancio del settore automotive italiano puntando a portare la produzione di auto nel nostro Paese ad almeno 1 milione di unità l'anno.
Vogliamo instaurare un rapporto equilibrato con Stellantis, tanto che il ministro Urso ha incontrato più volte le persone in questione per difendere produzione, occupazione e indotto in Italia. Abbiamo sottoscritto un protocollo Mimit-Anfia, istituito un Tavolo permanente per lo Sviluppo del settore e previsto incentivi come l’ecobonus per sostenere la domanda e misure di sostegno a nuovi investitori e Costruttori. In ultimo, abbiamo modificato le norme incentivando chi torna a produrre in Italia e scoraggiando chi delocalizza, che dovrà restituire ogni beneficio o agevolazione pubblica ricevuti negli ultimi 10 anni.
Quindi, per portare avanti questo progetto, è stato istituito un tavolo permanente per lo sviluppo del settore in cui sono presenti, tra gli altri, il Ministero delle Imprese e del made in Italy e l'associazione della filiera dell'automotive. L'obiettivo, come già accennato all'inizio, è quello di arrivare a produrre in Italia 1 milione di vetture all'anno.
Vogliamo tornare a produrre un milione di veicoli l’anno con chi vuole investire davvero sulla storica eccellenza italiana. Se si vuole vendere auto sul mercato internazionale pubblicizzandola come gioiello italiano allora quell’auto deve essere prodotta in Italia, questa la questione che dobbiamo porre.
‘ATTACCO’ A STELLANTIS
Nel suo discorso non sono mancati attacchi a Stellantis. In particolare, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni ha sottolineato che la nascita di Stellantis cela un'acquisizione francese.
Penso allo spostamento della sede legale e fiscale fuori dall’Italia o alla fusione che celava un’acquisizione francese dello storico gruppo italiano: tanto che oggi nel cda siede un membro del governo francese, non è un caso se le scelte industriali del gruppo tengono maggiormente in considerazione le istanze francesi rispetto a quelle italiane.
In ogni caso, nonostante le critiche verso Stellantis, Meloni ribadisce l'attenzione a Fiat e a tutti i marchi italiani del Gruppo automobilistico.
Fiat e i marchi italiani collegati rappresentano una parte molto importante della storia industriale nazionale, in termini occupazionali e di ricchezza prodotta, un patrimonio economico che merita la massima attenzione, e questo significa anche avere il coraggio di criticare alcune scelte del management e del gruppo quando sono state distanti dall’interesse italiano, come mi è capitato di fare, spesso nell’indifferenza generale.