Stellantis, la produzione delle batterie a Termoli partirà nel 2026
La produzione delle batterie inizierà nel 2026.

Lo stabilimento Stellantis di Termoli, come sappiamo, è destinato a diventare una gigafactory per la produzione delle batterie. Adesso, di questo progetto ne sappiamo qualcosa di più. Attraverso un comunicato congiunto dei sindacati Fim, Fiom, Uilm, Fismic, UglM e AqcfR, è emersa la roadmap che porterà questo stabilimento a diventare un hub per la produzione degli accumulatori per le future elettriche del Gruppo automobilistico.
IL PIANO DI CONVERSIONE
La gigafactory sarà gestita da ACC, cioè la joint venture formata da Stellantis e Total in cui è entrata da poco anche Mercedes. L'impianto di Termoli, una volta a regime, avrà una capacità annua di 40 GWh e sarà il terzo polo europeo di Stellantis per la produzione delle batterie con Francia e Germania, a cui si aggiungeranno altre due fabbriche negli USA e in Canada.
La roadmap del Gruppo automobilistico per la conversione dell'attuale impianto prevede che il calo e la cessazione dell'attuale produzione di motori e cambi inizi nel 2024. I sindacati prevedono, poi, un picco momentaneo di esubero nel 2025 pari a 1.000 occupati.
Nel 2026 entrerà poi in funzione la gigafactory che, però, andrà a regime solo nel 2030. Lo stabilimento darà lavoro a 2.000 persone. Entrando più nel dettaglio, a gennaio 2023 avrà luogo l’acquisizione delle aree da parte di ACC. Successivamente, ad ottobre, partiranno i lavori nelle aree libere dall'attuale produzione e la costruzione della "power solar unit" che servirà per produrre energia rinnovabile attraverso i pannelli solari.
Nel primo quadrimestre 2024 cesserà la produzione di cambi, mentre la discesa dei motori sarà graduale, con il fire di cui è prevista la fine nel 2026 e i motori premium che proseguiranno ancora per qualche anno; a gennaio 2025 inizieranno i primi riassorbimenti di personale, con una fase formativa che prevede anche una disponibilità a lavorare per massimo sei mesi a Douvrin in Francia.
Stellantis intende anche realizzare un centro di ricerca e sviluppo con la collaborazione dell'università del Molise. I sindacati evidenziano che il piano del Gruppo automobilistico punta alla piena rioccupazione. Comunque, lavoreranno per assicurarsi che ACC si impegni a prendere tutti i lavoratori attualmente impiegati a Termoli.
In ogni caso ci sarà un periodo di scarico di lavoro che richiederà ammortizzatori sociali di accompagnamento e che dovremo cercare di rendere il meno gravoso possibile per i lavoratori. Inoltre andrà garantito un congruo trattamento di trasferta per l’eventuale periodo di lavoro e formazione da svolgere in Francia. Infine chiediamo un’intesa che offra la massima tutela possibile in termini di continuità normativa e salariale per tutti i lavoratori coinvolti.
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