Incentivi: conviene comprare un'auto elettrica o a benzina? I costi su 10 anni
Incentivi auto elettriche o Euro 6D-Temp: confronto costi di acquisto, manutenzione e utilizzo su 10 anni
Auto elettrica, conviene con gli incentivi o meglio utilizzare i fondi del decreto rilancio per una Euro 6 tradizionale? Chi vuole acquistare un’auto, si trova di fronte ad una vasta scelta tra modelli a motore termico e quelli a motore elettrico.
Questo pezzo nasce da un’idea di Luca Labate che ha inviato in redazione la bozza. Le considerazioni restano legate all’autore e assolutamente personali.
Per poter fare chiarezza tra le offerte e le varie forme di incentivi delle ultime disposizioni legislative, ho preso alcuni dati e li ho messi a confronto. Prima di addentrarci nella giungla dei numeri, bisogna capire come è stato portato avanti questo lavoro di confronto, quali sono i fattori che influenzano gli incentivi e ciò che andremo a pagare effettivamente all’acquisto, proiettando poi l’attenzione al costo della vita di un’auto nell’arco di dieci anni.
EMISSIONI
Per le emissioni ci sono due valori a cui si deve far riferimento per l’incentivo: quanta CO2 viene emessa (in grammi) per chilometro e il valore di NOx (in mg) per chilometro, che dipende dall’omologazione dell’auto (Euro 0-1-2-3-4-5-6).
- Euro 6a è obbligatoria per i veicoli immatricolati da gennaio 2016. I limiti per le emissioni di CO2 sono 0,5 g/km per i diesel e 1 g/km per i motori alimentati a benzina, quelle di NOx 0,080 g/km per i motori diesel e 0,060 per i motori alimentati a benzina, quelle di particolato (PM) 0,005 g/km per entrambe.
- Euro 6b rispetto alla Euro 6a le emissioni di PM sono ridotte a 0,0045 g/km per entrambe le motorizzazioni, diesel e benzina.
- Euro 6c è obbligatoria per le omologazioni da settembre 2017 prevede che le auto a benzina riducano il PM da 6.000 miliardi di particelle per km a 600 miliardi per km (norma definitiva per le emissioni di particelle). La novità più importante introdotta con questo standard è l’adozione del nuovo ciclo di prova WLTP, e della prova su strada RDE ma solo per monitoraggio, senza prescrizioni sulle emissioni misurate.
- Euro 6d-temp: per le omologazioni da settembre 2018, con la 6d-temp viene introdotta anche la misurazione reale delle emissioni, su strada nota come test RDE. In questa prova la differenza tra le emissioni misurate nel ciclo in laboratorio (limite per i NOx 60 mg/km per i motori alimentati a benzina e 80 mg/km per i motori a diesel) e in quello su strada potrà arrivare massimo al 110% (limite per i NOx 126 mg/km per i motori alimentati a benzina e 168 mg/km per i motori diesel)
I CALCOLI…A BENZINA
Dopo aver fatto chiarezza sui vari valori inquinanti, possiamo applicare gli incentivi che ci sono in base alla tipologia di veicolo che vogliamo acquistare. Le auto che ho considerato sono quelle più economiche .Con l’applicazione degli incentivi erogati dallo Stato e dalle regioni sotto varie forme, si possono “portare a casa” ad un prezzo molto ridotto.
Oltre al prezzo di acquisto, ho voluto fare un conto approssimativo sul costo effettivo del mantenimento dell’auto nell’arco di 10 anni di vita. I calcoli sono di un’auto ad uso cittadino con percorrenze tra casa/lavoro e casa/tempo libero: 600 km al mese (7.200 km annui). I consumi medi delle auto termiche fanno riferimento a quello riportato nelle schede tecniche delle varie case automobilistiche.
La spesa dell’assicurazione è una scelta individuale, solitamente in famiglia si “utilizza” la persona con più anzianità, il calcolo, per quanto riguarda la regione Veneto, è stato fatto prendendo come riferimento una persona con più di 35 anni di esperienza e scegliendo il preventivo più economico da un comparatore online. Per quanto riguarda il costo dell’auto con solo gli incentivi Statali, è stato preso in considerazione il costo medio delle assicurazioni di tutta Italia (522€), tenendo presente che il prezzo effettivo varia a seconda dell’acquirente.
L’incentivo è stato calcolato con la rottamazione di un veicolo e con l’esempio della Regione Veneto. Per i vari incentivi delle diverse regioni consiglio di guardare il sito ufficiale.
Il calcolo della revisione è stato basato su una media di 95€ per revisione, svolta ogni 2 anni, quindi nei 10 anni di vita dell’auto sono state considerate un totale di 5 revisioni, cioè 475€. Il costo della benzina che ho considerato è stato di 1,40€/l (è quello odierno, molto probabilmente il prezzo si alzerà, con costi maggiori nell’arco dei 10 anni).
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I CALCOLI…ELETTRICI
- Costo elettricità: 0,25€/Kwh (costo elettricità casa medio)
- Chilometri: 72.000 in 10 anni (600 al mese)
- Bollo regione Veneto: per i primi 5 anni non si paga, allo scadere non è ufficializzato ancora nulla (non solo in regione Veneto ma anche nelle altre regioni, ho calcolato il costo del bollo normale).
Per quanto riguarda il tagliando di un’auto elettrica dipende molto dai chilometri percorsi. In questo caso, ho considerato un uso prettamente cittadino in cui i chilometri percorsi sono meno di 10.000 all’anno, con un tagliando ogni anno.
HDmotori: secondo il piano di manutenzione ufficiale di Skoda per CITIGOe iV, il tagliando prevede l’ispezione ogni 2 anni/30.000 km (poco più di un’ora di lavoro), il cambio liquido freni ogni 2 anni, pulizia tamburo posteriore ogni 2 anni e sostituzione filtro antipolline ogni 2 anni o 30.000 km. Rispettare questo piano è il requisito per poter accedere alla garanzia di 8 anni o 160.000 km sulla batteria.
Attenzione perché il produttore, nel momento in cui si compra una nuova auto, vi indicherà ogni quanti chilometri percorsi dovrete fare il tagliando. Per darvi un’idea, questi i prezzi dei tagliandi dalle informazioni recuperate dai proprietari: Volkswagen E-Up ( 120€), Skoda Citigo E-iV (120€), Renault Zoe (80€), con una media di circa 106€ a tagliando. Per le auto elettriche il tagliando viene fatto necessariamente da un’officina, uno “svantaggio" rispetto alle auto a benzina dove si può (con un po’ di pratica) effettuare il tagliando a casa dopo quelli obbligatori per mantenere la garanzia.
Mediamente l’assicurazione di un’auto elettrica (con parità di potenza di un’auto termica) costa tra il 30 e il 50% in meno rispetto ad un’auto a motore termico, per questo motivo nel calcolo dell’assicurazione con il solo incentivo Statale ho preso il valore medio italiano di 522€ decurtato del 30% di “sconto” (il risultato è quindi di 365,4€), cercando così di avere numeri più vicini possibili alla realtà.
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AUTO TERMICHE VS ELETTRICHE: COSTO DI MANTENIMENTO
La tabella esemplifica il caso di una Citroen C1 ma i numeri sono quasi identici a quelli di Suzuki Celerio o di Renault Twingo, tutti i tre modelli costano circa 20.000€ su 10 anni con gli incentivi statali e calcolando solo i costi dei materiali per il tagliando, supponendo di farlo in casa.
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Come si può ben notare tra le city car a motore termico e quelle elettriche, il mantenimento dell’auto nell’arco di 10 anni è molto simile. Nota importante sui costi del tagliando: per le auto a benzina ho considerato il costo medio di ciò che si va a comprare quando lo si fa a casa, senza considerare che la maggior parte degli italiani, il tagliando lo fa fare dal meccanico, con un costo ovviamente maggiore (inizialmente quando si va ad acquistare un’auto nuova si va in un’officina autorizzata, per non compromettere la garanzia).
Solitamente il costo del tagliando fatto in officina può variare dalle 150/250€ e questo va incidere sull costo effettivo dell’auto nell’arco dei 10 anni.
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La vera convenienza di un’auto elettrica, a parer mio, è il fatto che il proprietario non debba quasi mai pensare alla manutenzione nel tempo, cosa che con l’auto termica non è possibile. Con un costo per 10 anni che è uguale o minore, l’elettrica potrebbe essere un punto di svolta nella mobilità urbana, sia dal punto di vista di comodità (si può entrare in zone ZTL e avere parcheggi gratuiti in pieno centro città), sia dal punto di vista dell’ambiente e della qualità dell’aria, un tema molto importante e attuale, soprattutto per la salute dell’essere umano.
Infine vanno considerate le diverse possibilità di ricarica gratuita (esercizi commerciali o iniziative pubbliche) che consentono a chi è più fortunato di azzerare la spesa per l’elettricità.