Extreme E: competizione elettrica a impatto 0 con la plastica biodegradabile a tempo
La soluzione dell'azienda londinese permette di azzerare l'impatto sull'ambiente. Extreme E sarà un laboratorio itinerante.
Extreme E già lo conosciamo: è il primo campionato per SUV elettrici in fuoristrada che prenderà ufficialmente il via il 3 e 4 aprile 2021 in Arabia Saudita. Squadre e piloti sono già stati definiti: ci sarà il team X44 di Lewis Hamilton, che dovrà vedersela con le auto dell'acerrimo nemico Nico Rosberg e di Jenson Button, che il SUV elettrico guiderà anche per gli sterrati di mezzo mondo. Al di là dell'evento sportivo in sé, l'obiettivo di Extreme E è nobile: sensibilizzare la popolazione sui cambiamenti climatici. Ed è per questo motivo che non si correrà in luoghi qualunque, ma in cinque specifici angoli del nostro Pianeta tanto affascinanti quanto sofferenti in termini ambientali (Circolo Polare Artico, Himalaya, Sahara, Amazzonia e Oceano Indiano).
Non stupisce dunque che l'organizzazione del circus abbia abbracciato la filosofia di Polymateria, azienda con sede presso l'Imperial College di Londra specializzata nella produzione di plastica biodegradabile "a tempo" che riduce l'inquinamento globale evitando la formazione di microplastiche e facilitando il ritorno del materiale (biodegradato) nell'ambiente, senza escludere la possibilità di un riutilizzo secondo il principio dell'economia circolare.
Polymateria sarà presente a tutte le tappe di Extreme E per mostrare la tecnologia in atto all'interno dei suoi "living lab". Un ritorno alla natura della plastica biodegradata (con tempi compresi tra 6 e 12 mesi) permette di azzerare l'impatto, altrimenti a rischio di raggiungere nel 2050 l'indicibile cifra di 4 miliardi di tonnellate riversate sul territorio e negli oceani.
Tutti coloro che faranno parte dell'evento utilizzeranno materiali realizzati in plastica Polymateria, dalle tazze di caffè ai contenitori del cibo, sino alle mascherine da indossare per la sicurezza sanitaria dei partecipanti. I rifiuti saranno raccolti e reimmessi in un nuovo processo produttivo. Il materiale in polietilene è sia riciclabile sia biodegradabile all'aria aperta, e impiega 6 o 12 mesi per essere riassorbito in natura: un aspetto non di poco conto, se si considera che normalmente la plastica per biodegradare impiega migliaia di anni.