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BYD, per la terza fabbrica in Europa si valuta la Germania. Perché non in Italia?

Germania prima scelta ma ci sarebebro comunque alcuni problemi...

BYD, per la terza fabbrica in Europa si valuta la Germania. Perché non in Italia?
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 17 mar 2025

Una terza fabbrica per BYD in Europa? Le prime indiscrezioni sul possibile nuovo impianto della casa automobilistica cinese erano emerse all'inizio di marzo e, adesso, un rapporto di Reuters aggiunge un dettaglio significativo e cioè che che lo stabilimento potrebbe essere costruito in Germania.

L'azienda cinese sta attualmente realizzando due impianti per la produzione di auto in Europa, uno in Ungheria che entrerà in funzione entro la fine del 2025 e uno in Turchia che aprirà i battenti il prossimo anno. Un paio di settimane fa, Stella Li, Executive Vice-President di BYD all'interno di un'intervista rilasciata ad Automobilwoche aveva raccontato che la casa automobilistica stava valutando la possibilità di costruire un terzo stabilimento per servire il mercato europeo entro i prossimi due anni, senza tuttavia rivelarne l'ubicazione esatta.

GERMANIA PRIMA SCELTA, PERÒ….

Stando al rapporto di Reuters, la Germania per BYD rappresenterebbe la prima scelta. Tuttavia, ci sarebbero alcuni problemi. La scelta è infatti messa in discussione a causa degli elevati costi del lavoro e dell'energia, della bassa produttività e della scarsa flessibilità del Paese. Una decisione definitiva non sarebbe comunque ancora stata presa.

Secondo il rapporto, l'azienda sta valutando l'ipotesi di aprire un terzo stabilimento nel Vecchio Continente perché intende rafforzare il riconoscimento e l'accettazione del marchio tra i clienti europei come produttore locale. Inoltre, altro dettaglio certamente non di poco conto, le auto elettriche prodotte negli stabilimenti europei non saranno soggetti ai dazi voluti dalla Commissione Europea sulle BEV realizzate in Cina.

Un altro motivo che spingerebbe BYD a scegliere la Germania è legato al fatto che il Paese si era opposto ai dazi. Il Governo cinese, lo abbiamo scritto in passato, ha emesso una direttiva che sostanzialmente invita le aziende cinesi a non investire nei Paesi europei che hanno invece appoggiato i dazi. Insomma, in Italia non potrebbero venire a costruire una fabbrica al momento visto che il Governo ha appoggiato i dazi.

Se i rapporti commerciali UE-Cina nel settore automotive non cambieranno, per il futuro sarà decisivo l'approccio dei singoli Paesi. Vedremo cosa succederà e quale sarà la scelta di BYD. Sui tempi non c'è nulla si preciso visto che non ci sarebbe fretta. Una decisione finale sarà presa in base anche all'andamento delle vendite in Europa e all'utilizzo della capacità produttiva negli stabilimenti ungherese e turco.

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