
19 Agosto 2021
20 Febbraio 2021 97
La ricarica delle auto elettriche alle colonnine pubbliche è un'operazione semplicissima nel suo svolgimento, ancora da perfezionare nella preparazione. Per capirlo mi sono messo nei panni dell'osservatore silenzioso e ho passato una giornata con Matteo che si è scontrato, per la prima volta e in autonomia, con una nuova sfida: "hai un'auto elettrica, ora ricaricala".
Nel video abbiamo usato Juice Pass, l'app scelta da Matteo grazie alla fama che Enel X è riuscita a guadagnare nel tempo. Chi ha detto che le sponsorizzazioni nel mondo del motorsport non funzionano?
Juice Pass è quella più nota: è semplice da usare e ha un'interfaccia grafica abbastanza completa con tutorial grafici ad ogni passaggio. Piccoli problemi a parte, uno fra tutti quello della curva di ricarica poco precisa [sto indagando], l'app ha funzionato al primo colpo durante la prova di Matteo e gli ha garantito una facilità di utilizzo totale grazie alle indicazioni fornite a schermo.
Per dovere di cronaca, però, va detto che in alcuni casi il sistema si blocca: è capitato di recente durante il Live Batteria di 500 elettrica ad esempio. Solitamente si risolve con un riavvio dell'app, in casi particolari - quattro/cinque dal 2018 ad oggi per il sottoscritto - bisogna chiamare l'assistenza che è comunque sempre pronta e disponibile.
Scoglio principale nell'utilizzo di Juice Pass è quello della configurazione del metodo di pagamento, macchinoso perché l'app non si interfacciava con le API di sistemi come Samsung Pass o con l'auto-compilazione di Google: la registrazione non avviene in-app ma tramite un browser integrato non compatibile.
Da segnalare l'impossibilità di collegare la carta Fineco: il problema potrebbe essere della banca o dell'app e nelle precedenti esperienze (Filippo, Luigi e Nicola) non abbiamo avuto intoppi.
La prenotazione delle colonnine è disponibile solo per chi sceglie un abbonamento e si può richiedere la tessera per slegarsi dall'applicazione e semplificare la procedura, scelta consigliata per chi ha uno smartphone Android più datato o di gamma medio/bassa che potrebbe avere problemi che i top di gamma non hanno.
L'app di Be Charge (qui la guida completa) ha un'interfaccia davvero a prova di "casalinga di Voghera": piacevole, semplicissima e guidata in qualsiasi operazione, con indicazioni sempre chiare sulle tariffe e gli abbonamenti, sui costi, sul profilo di fatturazione (personale o aziendale ad esempio) e sul metodo di pagamento da utilizzare.
Anche in presenza di un abbonamento attivo, si può sempre selezionare la ricarica a consumo così da poter avere la massima versatilità in qualsiasi momento.
A fronte di un'interfaccia semplice e pratica, però, manca la possibilità di filtrare le colonnine in base al tipo di connettore o alla potenza di ricarica. Al momento Be Charge non opera in roaming sulle colonnine di Enel X ma utilizza un suo network e, proprio per questo, è utile averle entrambe per una maggior flessibilità nelle opzioni di ricarica.
Quando viaggio Nextcharge diventa un'ottima soluzione per pianificare all'ultimo minuto senza il PC e senza fare calcoli sull'autonomia. L'app unisce la possibilità di ricarica alla programmazione delle soste: il motore di ricerca è integrato con la mappa e propone diverse alternative per il percorso.
Effettuata la scelta basterà inserire l'auto elettrica utilizzata, la velocità ipotizzata e il carico in termini di passeggeri e bagagli: l'algoritmo restituirà una procedura guidata con la stima della percentuale di carica residua prevista e le colonnine nelle vicinanze.
Tramite filtri si può decidere di selezionare solamente le postazioni rapide in corrente continua per minimizzare il tempo di ricarica in viaggio.
Nextcharge può essere una soluzione per chi vuole un'unica applicazione: i costi aumentano leggermente ma il vantaggio è in termini di praticità perché, grazie agli accordi di roaming, l'app può gestire, visualizzare e ricaricare sulle diverse reti, incluse quelle di Enel X e Be Charge.
Ogni app ha pro e contro così come ogni operatore ha i suoi vantaggi in termini di colonnine disponibili.
Nextcharge è quella più veloce per iniziare (basta la mail) e con PayPal si paga al volo senza le noiose autorizzazioni delle carte di credito. Inoltre è quella con più colonnine perché unisce diversi network in roaming e ha tante possibilità di pagamento. Prezioso, pur non perfetto e da affinare, lo strumento di pianificazione che può lavorare con i filtri sulla mappa per selezionare potenza delle colonnine e tipo di connettore.
Juice Pass e Be Charge sono quelle più semplici nell'interfaccia, il punto debole di Nextcharge: può sembrare banale ma per la "casalinga di Voghera" una grafica guidata, accattivante e allo stesso tempo facile può fare la differenza tra completare l'operazione di ricarica e perdersi nei menu.
Be Charge e Enel X sono in grado di accompagnare per mano i principianti grazie ad un tutorial semplice. Be Charge perde qualche punto di fronte agli utenti smaliziati che vorrebbero più opzioni di pagamento e i filtri per connettore e potenza.
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Commenti
Allora sei fortunato, io nel nordest d'Italia nei supermercati non ho ancora visto colonnine, nei centri commerciali ce ne sono ma sono 4 su migliaia di posti auto.
Abito in un condominio (uno di un gruppo di 3 condomini) su 150 garage nessuno permette la ricarica. La colonnina più vicina è a qualche km di distanza, eppure abito a pochi km da un capoluogo di provincia.
Al lavoro è peggio.
Nonostante il marketing voglia far sembrare tutto molto facile la locomozione su base elettrica è ancora lontana da diventare popolare.
E' qui l'errore. Puoi caricare l'auto mentre lavori, mentre fai la spesa, mentre fai una passeggiata, eccetera. Io se non potessi per qualche motivo ricaricarla a casa andrei in una delle colonnine che ho a entro 500 metri dall'ufficio, attaccherei l'auto, andrei a lavorare, tornerei più tardi a staccare l'auto. Per chi ha il garage ovviamente è ancora meglio: la parcheggi e la attacchi perdendo una manciata di secondi. La mattina dopo la stacchi, perdendo un'altra manciata di secondi. In tal caso è addirittura più comodo che fermarsi apposta dal benzinaio.
e con una parte in piu' che si puo' rompere. Concordo in pieno
I tassisti hanno ben altre ragioni e sono molto più furbi di te.
Ma tu parli di cose che non sai e sei pure convinto. ;)
È scritto chiaramente che è un sondaggio a risposta multipla, ovviamente la somma delle percentuali è superiore al 100%.
Questo significa che meno del 43% degli italiani non ha un posto privato o un box.
Forse perché spingono a una fidelizzazione così che l'utente continui ad usare la stessa rete di ricarica e non la concorrenza.
Sperando fra 10/20 anni di diventare monopolista.
HDspot
Risparmia perché l'Italia non ci ha messo le stesse accise degli altri carburanti
Se a Napoli la colonnina è sotto manutenzione il tuo viaggio finisce tragicamente, con la più vicina a 250km.
Ovviamente.
L'AFFIDABILITA' DI QUEL SONDAGGIO E' PARI ALLA SOMMA TOTALE: 122%
Il 52% degli italiani abita in appartamento e quindi è altrettanto ovvio che più della metà non possiede un box.
Abito a Firenze a 2km dal centro, quindi puoi anche evitare le assunzioni.
La tua seconda affermazione sulle full-hybrid è talmente sbagliata che mi rendo conto di parlare con qualcuno che oltre a non averla mai guidata non ha idea di come funzioni. Immagino che i tassisti con l'ibrido Toyota, che è risaputo facciano km e km di extraurbano, siano tutti stupidi quindi?
E io ti ho risposto proprio su questo tema.
Perchè se non ti fosse sfuggito, il problema emissioni c'è in città mica in cambagna dove vi mangiate l'ovette fresche e curate le galline mentre ricaricate col pannello solare.
Me lo stavo giusto chiedendo anche io.
Qualcuno che ne sa di più, ha un'idea del perchè?
E chi li obbliga a prendere una EV? Ci sono le plugin e le full-hybrid apposta
Ripeto per chi se lo fosse perso: il fatto che sia green è per me l'ultimo motivo per prendere una elettrica.
E in ogni caso sono stati fatti passi da gigante sullo smaltimento delle batterie, quelli che pensano che non si possano più riciclare sono rimasti un bel po' indietro
Sempre sta storia dell'Italia, adesso abbiamo pure il l'esclusiva dei vandali.
Vai a vedere a Berlino, Parigi o Londra cosa succede la notte, ma non in centro dove è tutto bello e infiocchettato e sei stato per tre giorni in vacanza...
Lo dico da quando è uscita sta roba dell'elettrico che è una gran fregatura...
Ma su questa bella ondata populista lo prenderemo tutti nel deretano...
come lo smartphone..
ma che pazzo hai uno smartphone?
io viaggio coi gettoni sì che sono comodi sempre pronti all'uso.
detto questo al momento l'auto elettrica è situazionale, c'è chi ha la situazione giusta per averla (box con corrente, viaggi casa-lavoro abitudinari, magari come seconda auto) e per chi può essere un bello stress (lunghe trasferte a spot, unica auto, senza rimessa privata elettrificata).
Ma anche se fosse lo smaltimento non è certo una cosa che ti dovrai accollare tu.
Quando cambi motore all'auto termica, probabilmente ben prima di 500k km, pensi a come smaltirlo?
Riassunto il contrario della filosofia green che vorreste far passare, a voi vi scimmia solo che sia diverso e tecnologico, dei costi e tutto il resto amen
In città chi carica a casa?
Nessuno.
Chiami lui fanboy, ma riporti dati errati, passando per il classico troll.
https://twitter.com/gem8mingen/status/1336333280400920579?s=21
Anche in Italia ci sono diverse Tesla con centinaia di migliaia di km, ad esempio i tassisti di Desio, Modena e Bergamo.
Comunque la maggior parte degli italiani ha un posto auto, conta poco la tua opinione:
https://uploads.disquscdn.c...
Personalmente le sposterei sul cibo spazzatura, ma è un utopia
'le prese di corrente'. Certo, pieno cosi di colonnine che ricaricano l'auto in 5 minuti.
Scusa ma sono i soliti discorsi da fanboy dell'elettrico.
Prima di tutto, un buon 50% degli italiani non ha un garage, o comunque l'auto dorme fuori perche la famiglia ha 2 o 3 auto. Quindi il discorso di 'ricaricare a casa' perde completamente senso se si vuole diffondere l'elettrico.
Come seconda cosa, parlare della durata delle batterie in kilometri, non ha molto senso. Le batterie perdono capacità anche stando ferme in garage. Dei due, si usurano più per vecchiaia che per la quantità di km che percorrono.
Devo ancora sentire una Tesla che abbia percorso X centinaia di migliaia di km senza almeno 1 cambio batteria. In genere sono almeno 2 o 3, rigorosamente in garanzia (cosa che falsa le statistiche).
Quindi, no, non ci sono certezze, si le auto costano troppo e non le si compra per 'convenienza', salvo particolari occasioni o grazie a incentivi.
Non è obbligatorio installare la wallbox. Credo che la maggior parte delle persone potrebbero benissimo caricare con la presa schuko. In una notte ci carichi 100-150km. Sufficienti per la maggior parte delle persone. L'importante è non fare il vuoto-pieno tipico delle termiche, ma rabboccare ogni notte in modo da partire sempre con il "pieno" la mattina.
Credo che una presa di corrente sia più diffusa dei distributori a metano ma potrei pure sbagliarmi. Detto questo, mi pare evidente di non essere riuscito a spiegarmi, però me ne farò una ragione.
dipende dove ti trovi, fare rifornimento nel weekend o la notte può essere più difficile con il metano che con con una elettrica...
Parlo di Tesla perchè è il riferimento quando si parla di elettrico: Le batterie attuali sono costruite per durare 500k km, le 4680 che sono quelle che verranno utilizzate sono pensate per 1 milione di km. Ma anche se fosse lo smaltimento non è certo una cosa che ti dovrai accollare tu.
Quando cambi motore all'auto termica, probabilmente ben prima di 500k km, pensi a come smaltirlo?
Il costo della Wallbox, dell'installaziobe e dell'eventuale aumeno di potenza del contatore sono detraibili al 50%.
Se si effettuano dei lavori con bonus 110% si può aggiungere una Wallbox, ed averla praticamente gratis.
Io, ad esempio, ho già un contatore da 6 kW (kW, non kWh), 6,6 kW effettivi.
In bolletta si aggiunge un costo mensile di 1,74€ per kW aggiuntivo (1,91€/kW IVA inclusa). Praticamente 6 kW (6,6 kW effettivi) rispetto al classico 3 kW costano €69 l'anno in più.
Per le batterie ora abbiamo diversi dati che ci rassicurano. La durata dei pacchi batteria è generalmente superiore alla durata dell'auto.
Es. Model S:
https://uploads.disquscdn.c...
Un pacco batterie può continuare ad essere utilizzato anche dopo la rottamazione dell'auto come storage energetico.
Lo smaltimento in Italia è sempre gratuito, ed anzi, stanno nascendo diverse aziende dedicate all'riciclo delle batterie anche in Italia (Solvay, Fluorsid, Midac, FIAMM, Engitec, Enel X, Italmatch Chemicals).
Probabilmente una volta finita la vita delle batterie si verrà pagati per riciclarla.
vero. però poi bisogna installarsi un wall box che bisogna aggiungere già all'alto costo della vettura. a casa ho i 3kwh canonici che dovrei aumentare. poi c'è l'incognita della sostituzione delle batterie e il loro smaltimento che al momento non è chiaro.
giusto, però considerando l'alto costo d'acquisto(sto per finire di pagare la mia auto dopo 6 anni di rate per un valore di 24k), non si conosce il costo delle batterie quando si usureranno, il loro smaltimento, mi sembrano un giochino caro per le persone normali.
E infatti nessuno di voi due l'ha compreso...
No, sono pensate per essere convenienti se caricate a casa, come dovrebbe essere il 95% delle volte
Mi chiedo perché le colonnine non abbiano un lettore di carta di credito per pagare come si fa con quelle del carburante utilizzando la tariffa base.
ha scritto +accumulatori
Chissenefrega di quanta CO2 produce. Tutti i veicoli da trasporto persone AL MONDO, incidono solo per il 7% di emissioni CO2 globali. Se domani tutte le auto fossero elettriche, non cambierebbe nulla.
Eh, la comprensione del testo, questa sconosciuta.
Beh, dei due il metano è infinitamente più diffuso, ed il rifornimento lo fai in 5 minuti.
Certo, perche è risaputo che i cittadini italiani al 90% abitano nei pressi dei caselli autostradali e negli autogrill.
Sono abbastanza sicuro che, una volta trasferiti i costi e le accise della benzina sull'elettrico, viaggiare in auto sarà molto più costoso di ora.
Le auto elettrihe non sono pensate per essere 'convenienti'. Sono pensate per sostituire le auto termiche, prima o poi. Semplicemente i costi attuali si trasferiranno altrove.
Ma per fare il 20% in più deve DAVVERO andare male. Io, anche con macchine discretamente potenti (2000cc 16 valvole da 140 cavalli), non ho mai superato il 10% ....
Se va male a GPL consumi il 20% in più, e su strade di montagna il rapporto è esattamente lo stesso.
ottimo video...ma l'ideale sarebbe un unica app che si possa utilizzare su tutte le colonnine con la possibilità di pagare tramite googlepay, applepay, paypal e amazonpay e satispay. Sarebbe utile fare un video sugli abbonamenti disponibili e quale convengono in base al chilometraggio che uno fa
Vero, anche da me.
Per non parlare degli idioti che le usano per portare i cani a pisciarci sopra.
Però se non lo specifichi ma invece fai riferimento a un "fermo quasi un giorno intero" è facile pensare che quei 1200 km fossero un unico viaggio.
Se poi quello a cui ti riferisci è "l'utilizzo medio delle auto nel quotidiano" allora è ovvio che in questa fase chi sceglie la propulsione elettrica è prima di tutto chi ha la possibilità di ricaricare a casa (sono circa 17 milioni i locali accatastati come box) o al lavoro, oppure chi ha una colonnina vicino casa, magari di quelle gratuite al supermercato.
Oggi, criticare la mobilità elettrica in questi termini è un po' come criticare una monofuel a metano solo perchè non si hanno distributori vicino.
Non ho l'intento di provocare, mi sembra però che si sta travisando la frase "circa 3-4 minuti di rifornimento riesco a fare fino a 1200Km", non indica che lo debba fare in un singolo giorno né che lo faccia senza fermarmi, vuol dire che con 4 minuti di fermo del mezzo posso percorrere 1200km senza dovermi fermare per lo stesso motivo.
Io per esempio vado avanti un mese con un pieno.
Ci credo che si possibile andare da Trieste a Palermo con un auto elettrica, però non credo sia l'utilizzo medio delle auto nel quotidiano.
Non capisco la necessità di cercare la provocazione fine a se stessa.
All'inizio hai ipotizzato un lungo viaggio, 1200 km, affermando che le ricariche ti avrebbero fermato "quasi un giorno intero". Ma come dimostrato, non è vero. Ovvio che in questa fase bisogna comprare l'auto adatta.
Invece nel commento successivo il percorso diventa quello di casa-lavoro, senza un garage e colonnine distanti km, e ovvio che in questo caso la risposta sia quella data, considerato che nel nostro Paese la transizione è praticamente appena iniziata.
Prima "Si può fare tranquillamente" e poi "È un problema tuo, ma nessuno ti obbliga ad acquistare un’elettrica.".
Infatti, come dicevo fin dall'inizio (e, visto che non c'è obbligo d'acquisto) per me l'auto elettrica dovrà aspettare ancora molto.