
02 Marzo 2022
01 Dicembre 2021 25
Continua il periodo nero per il mercato auto italiano. Secondo i dati comunicati da UNRAE, a novembre 2021 sono state immatricolate in Italia 104.478 vetture contro le 138.612 unità del 2020. Si tratta di un calo del 24,6%. Volendo fare un confronto con il 2019, la contrazione è addirittura del 30,8%. Guardando ai dati dei primi 11 mesi dell'anno, rispetto al periodo pre-pandemia (2019) si sono perse oltre 400.000 immatricolazioni, pari ad una flessione del 22,8%.
A condizionare questo risultato, sicuramente sia gli effetti della pandemia e sia la crisi dei chip che sta limitando la disponibilità di nuove vetture sul mercato. Vale la pena di notare, però, che il mese di novembre si è concluso con un risultato migliore di ottobre quando il mercato era sprofondato del 35,7% (101.015 immatricolazioni). Sulla situazione del mercato italiano, Michele Crisci, Presidente dei UNRAE, ha commentato:
Non si può accompagnare in modo efficace e sostenibile la transizione verso la decarbonizzazione se non si interviene sostenendo la domanda con un piano strutturale e pluriennale anche per il ricambio del parco circolante. Per una maggiore diffusione delle nuove tecnologie sono necessari incentivi anche a fronte di rottamazione, altrimenti vanificheremo gli effettivi benefici ambientali.
Per UNRAE, dunque, in Italia manca una strategia per accompagnare la transizione energetica nel mercato delle autovetture e dei veicoli commerciali. Ma anche in assenza di una strategia, per UNRAE sarebbe possibile "predisporre subito un piano di sviluppo delle infrastrutture di ricarica, capillare e omogeneo sul territorio nazionale, garantendo l’interoperabilità delle stesse e con punti di ricarica ad alta potenza in ambito autostradale".
Tornando ai dati del mese di novembre 2021, sul fronte degli utilizzatori si evidenzia una flessione dei privati che possono contare su di una quota del 64,1%. Le autoimmatricolazioni cedono 1/4 dei volumi, al 9,4% di quota. Calo pesante a doppia cifra, invece, per il noleggio a lungo termine che a novembre può contare su di una quota del 18,6%. Tracollo per il noleggio a breve termine che dispone di una quota di mercato di appena l'1,4%. Le società registrano la flessione minore tra i canali e salgono al 6,5% di share.
Guardando ai dati relativi alle alimentazioni, nel mese di novembre 2021 continua la contrazione dei modelli benzina e diesel che possono contare su di una quota di mercato, rispettivamente, del 26,9% e del 19%. Il GPL si ferma al 9,2% e il metano all'1,8%. Le vetture elettrificate risentono della carenza di prodotto, con quote in leggera revisione sui mesi scorsi pur se in crescita in volume: le vetture ibride, in particolare, dispongono di una quota del 31,4% nel mese di novembre, con le “full hybrid" all’8,6% e le “mild hybrid" al 22,8%. Le Plug-in possono contare, invece, su di una quota del 5,2%, mentre le 100% elettriche del 6,5%.
Per quanto riguarda i Gruppi automobilistici c'è poco da dire. I risultati sono prevalentemente negativi con poche eccezioni. Stellantis, per esempio, chiude il mese di novembre 2021 con una flessione del 33,32%. Il Gruppo Volkswagen, invece, perde il 28,63%. Il Gruppo Renault termina il mese con un -21,42%.
[Fonte dati: UNRAE]
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Commenti
Godo.
Non lo so come funzionino. Credo che una volta effettuato l'acquisto, l'incentivo che ti spetta viene versato al conce, scalando quindi la cifra dal fondo destinato.
E comunque non vale ritrattare sui tempi e cavilli vari, sto 200% ora lo voglio hahaha
Il problema principale è il divario tra quanto costano le auto nuove e gli stipendi. questo calo si spiega cosi, almeno x la maggior parte, poi è vero che ci sono meno guidatori, che i giovani soprattutto in certe realtà sono piu green, che non c'è piu la mentalità dell'auto come status come anni fa ma se un segmento B costa 25.000€ di media e ne prendi 800-1000 al mese mediamente c'è poco da fare
Incentivi che servono ad imprese private (con sedi estere) ad aumentare i margini di profitto e a singoli individui di usufruire di beni che non potrebbero permettersi anche perchè sommersi di tasse usate poi per dare incentivi...
E in molti, non solo costruttori, li chiedono e sono contenti che esistano (salvo lamentarsi dei soldi presi dalla FIAT nei vari decenni e troppo poco usati per creare più lavoro in Italia)
e la risposta è sempre: "va bene eccoli!"
Mi sembra che l'acquisto di un'auto, soprattutto a fini "edonistici", stia perdendo sempre più importanza.
Soprattutto nelle grandi città _ europee _, dove le alternative alla proprietà di un autoveicolo non mancano.
Con il prezzo gonfiato delle auto ibride ed elettriche per via degli incentivi, comunque assorbite dai concessionari in sostituzione degli sconti commerciali, il risultato è che le auto costano troppo... quindi ve le tenete.
povero loser sogna aspirapolveri. Caso strano il mercato usato sta andando fortissimo, chissà come mai
L'automotive rischia di diventare la nuova Alitalia....
E la risposta di chi si occupa di questo mercato è: chiedere più incentivi.
A presidente: mavaff.....!
*solo se l’acquisti in un tempo breve.
Non so come funzionino gli incentivi, però ora come ora dai l’acconto e forse la macchina ti arriva tra un anno od anche due anni. Ma se gli incentivi scadono prima puoi ancora usarli? O se finiscono prima?
Speriamo che il trend negativo continui per altri due anni.
"la gente" chi?
I bottegai hanno avuti molti tagli di entrate.
Ed erano quelli che ci davano dentro, fra il nero e le ristrutturazioni da scalare nelle tasse, anche il barista di provincia... si toglieva lo sfizio del Mercedes nuovo (con rottamazione, magari) Ad alcuni hanno ormai regalato le strade per tappezzarle di tavolini... ok.. ed ormai hanno marcato il territorio, per farglieli togliere andranno bombardati.
Non so quanto però li riempiano, di certo non quanto "rompono".
I ragazzotti ormai li fanno stare nelle scuole fino a 30 anni, tanto campavano con i soldi di papino e mammina, e pur di tenerli l si sono inventati i più ridicol- corsi di laurea riempiti di "scienze delle" o "ingegneria..." per far credere che sia roba seria.
I soldi intonsi sono rimasti a statali e pensionati (e qualche privato, ovviamente) ma con il caro energia e il caro benzina, se pure prima erano abituati a spendere più di quanto guadagnavano (e si fa per dire) oggi fanno lo stesso ma su meno roba essendo rincarata quella fondamentale. Molti di questi, poi si sono buttati sul lucrare sulla follia del bonus edilizio, ma si sono comunque "congelati" dei fondi fino a che non li riprendono con tanto di guadagno, anche se magari alla fine andrà reso il buco di bilancio creato con questa porc--ta finita diritta diritta nel Debito.
Insomma, sicuramente c'è una fetta di persone a cui è cambiato poco e spendevano prima e spendono oggi, tanto non se li portano nella tomba mentre lasciano i "pizzi" a chi viene dopo, ma resta il fatto che i numeri totali, il bacino o il mercato di clienti, si sta ogni anno restringendo per cui anche a pensare che i soliti cambino auto ogni anno... è difficile che passino a comprarne due in memoria di chi non c'è più.
La gente i soldi li ha, il problema è che le auto non vengono prodotte.
È incredibile. Le auto costano mediamente sempre di più. Gli stipendi non aumentano di conseguenza. La gente non compra più auto. È incredibile.
maa guarda, con un incentivo al 200% mi fionderei ora stesso fuori dal concessionario bmw, me la/e consegnino pure tra un anno o più
quasi quasi apro un'attività di produzione di bighe, dato che costruire auto è così controproducente e mal visto.
ho già lo slogan: W LA BIGA
Bah, a parte tutto.. l'Italia perde una media di 200 mila abitanti l'anno, e va da se che sono soprattutto "anziani con il capello" (oltre che anziani che ormai non riescono più a metterselo il capello ma soprattutto a girare la chiave di accensione, unico motivo che li induce a non guidare) ...ora...statisticamente quindi ogni anno c'è meno gente che necessiti di macchine, esattamente come sarebbe di case... non per nulla si mantiene su anche il baraccone dell'edilizia con incentivi assurdi ed altrettanto assurde opere pubbliche (soprattutto le piccole o locali) il tutto mettendo a Debito ... che sale mentre cala il "capite" del famoso "pro", quindi pure questo si aggiunge al discorso del fatto che le auto costino sempre di più perché le riempiono di cianfrusaglia (vedasi gli articoli recenti sul parabrezza intelligente... altrettanto non si può dire di chi lo ha immaginato), la gente comune ha sempre meno soldi, almeno quelli onesti non gli ISEE bassi che di solito stanno benissimo, ma preferiscono non pagare nulla per continuare a stare benissimo, gli danno pure un bonus sulla corrente (e magari hanno votato contro il nucleare, sti'infam).
Quindi, dicevo prima di dilungarmi, ... va tenuto conto anche del fattore demografico che sta cambiando rapidamente, ma ci si sorvola dato che fa male agli affari ed alla retorica (pro...bonus)
vedo tanta di quella gente indebitata fino alle orecchie... forse è la volta buona che capiscono quanto è stupido pagare 450 euro al mese per un oggetto che dopo qualche anno non vale più nulla
beh
godoooooo, devono fallire così imparano a produrre cessi con prezzi ridicoli
devono arrivare a -50...
Forse Unrae vive in un mondo parallelo tutto suo e non ha capito che le macchine sono quasi introvabili e che lo stato può farti anche un incentivo che copre il 200% del costo della macchina ma se tanto non ci sono non te ne fai nulla di questo incentivo e le immatricolazioni continueranno comunque a calare. Non è di certo un problema di soldi per il cittadino. Anche perché se la questione è legata così tanto ai soldi come credono, perché allora i concessionari se hai incentivi e bonus non ti fanno nessuno sconto mentre se non ce li hai lo sconto te lo fanno lo stesso rendendo inutile anche solo chiederlo il bonus (con relativo spreco di tempo e scartoffie) in quanto pagheresti circa lo stesso importo in entrambi i casi?