Urso, il 28 novembre la proposta per far cambiare traiettoria all'UE sull'auto
Il problema dell'automotive secondo il ministro è nelle regole che l'Unione Europea ha imposto.

Il 28 novembre il ministro delle Imprese e del Made in Italia Adolfo Urso presenterà un position Paper al Consiglio competitività dell'Unione Europea per modificare la "traiettoria" dell'UE sull'auto. Non è una novità che il ministro Urso da tempo chieda di rivedere le regole che porteranno allo stop alle vendite delle nuove auto endotermiche.
Il primo problema è il 2025 con l'introduzione di nuove regole sulle emissioni molto più stringenti che le case automobilistiche rischiano di non rispettare con conseguenti multe pesantissime. Per questo, si chiede che venga anticipata al prossimo anno la clausola di revisione del Green Deal che è invece prevista per il 2026.
Per il momento, l'Unione Europea ha continuato a confermare il piano originale con la clausola di revisione al 2026 e lo stop alla endotermiche al 2035. L'Italia non molla e quindi ha definito con il Governo Ceco questo nuovo documento che tra pochi giorni sarà ufficialmente presentato.
‘IL PROBLEMA È IL FOLLE PIANO UE’
Durante un recente question time alla Camera, il ministro Urso è stato piuttosto esplicito e ha confermato la prossima presentazione di questo documento con cui l'Italia proverà ancora una volta a far cambiare traiettoria all'UE sull'auto. Secondo il ministro, il problema è in Europa, con un piano che viene definito "folle".
Inoltre, dobbiamo dirlo con franchezza, il problema sta in Europa: Ford ha intenzione di tagliare 4000 lavoratori in Europa, 3000 soltanto in Germania. Volkswagen ha già annunciato che chiuderà tre dei dieci stabilimenti in Germania: decine di migliaia di loro operai dipendenti ingegneri sono stati licenziati o saranno in procinto di essere licenziati nelle Fabbriche europee. Il problema è in Europa, nelle folli regole che l'Europa ha imposto alle proprie imprese, al proprio lavoro. Per questo abbiamo definito con il governo Ceco un position Paper che modifica la traiettoria confermando gli obiettivi sempre più difficile ambiziosi e sfidanti del 2035. Questo position paper sarà presentato nel Consiglio competitività del prossimo 28 novembre, noi ci auguriamo che sia condiviso così sembra possibile, dalla maggioranza dei paesi europei, così da cambiare queste regole folli che stanno imponendo alle imprese il taglio e il licenziamento e la cassa integrazione per mantenersi sotto la proporzione di auto vendute tra auto elettriche e auto endotermiche che dal 1 gennaio 2025 ove non fosse raggiunto quello obiettivo, porterebbe a multe pari a 15 miliardi di euro a un macigno che schianterebbe l'industria dell'auto europea.
Ovviamente per portare avanti questo progetto, l'Italia dovrà trovare appoggi all'interno degli altri Paesi UE. Non rimane che attendere e vedere cosa succederà questa volta.