Auto elettriche, Motus-E: serve chiarezza per consumatori e industria
L'associazione continua a ribadire la necessità di piano chiaro che permetta all'Italia di recuperare il terreno perso nei confronti degli altri Paesi europei

Il mese di ottobre 2024 ha mostrato il mercato auto italiano ancora negativo. Inoltre, se a settembre le auto elettriche avevamo messo a segno un importante progresso, lo scorso mese sono tornate a calare. Con il recente annuncio del taglio dell'80% del Fondo Automotive, le prospettive per il settore automotive italiano sono molto incerte. Sul tema è intervenuta Motus-E che chiede chiarezza per consumatori ed industria.
SERVE UNA STRATEGIA CHIARA
Tornando ai numeri del mercato, da gennaio ad ottobre 2024 sono state immatricolate in Italia 52.523 auto elettriche, in aumento del 2% rispetto allo stesso periodo del 2023, con un market share pari al 3,9%, analogo al periodo gennaio-ottobre 2023. Al 31 ottobre il parco circolante elettrico italiano risulta composto da 266.098 vetture a batteria.
Sotto il profilo dei canali di mercato, l’elettrico continua a muoversi in modo sostanzialmente parallelo al mercato auto complessivo: nei 10 mesi il 53% delle immatricolazioni full electric fanno capo ai privati (il valore si attesta al 58% considerando tutte le alimentazioni), l’8% alle flotte aziendali (5% considerando tutte le alimentazioni), il 9% alle autoimmatricolazioni e concessionari (11% considerando tutte le alimentazioni) e il 30% ai noleggi (26% considerando tutte le alimentazioni).
Il ritardo dell'Italia sull'elettrico rispetto agli altri grandi Paesi europei è molto chiaro e lo dimostrano i numeri di mercato. Nei primi 9 mesi dell’anno la quota di mercato delle auto elettriche si attesta al 17,2% in Francia (20,4% a settembre), al 13,1% in Germania (16,6% a settembre), al 5,2% in Spagna (8,6% a settembre) e al 17,9% nel Regno Unito (20,5% a settembre), con l’Italia ormai costantemente all’ultimo posto tra i major market del Continente (nei 9 mesi il market share italiano delle auto elettriche è stato di poco inferiore al 4%).
Il presidente di Motus-E, Fabio Pressi evidenzia che il ritardo dell'Italia sulle auto elettriche evidenzia ancora una volta l’importanza di una strategia chiara per tutelare e rilanciare il settore nazionale dell’auto.
Per i consumatori e per l’industria è estremamente complicato orientarsi in uno scenario volubile come quello italiano. Penso ad esempio all’annuncio del nuovo piano di supporto alla domanda in occasione del Tavolo Automotive al Mimit dello scorso agosto, di difficile interpretazione ora alla luce dell’intenzione del Governo di sottrarre al Fondo Automotive l’80% delle risorse già stanziate. A tutela delle imprese e dei lavoratori della filiera, e nell’interesse dell’intero Sistema Paese. Appare quindi cruciale un confronto aperto e costruttivo per tracciare il futuro di un’industria centrale per l’economia nazionale.
[Immagine realizzata con Copilot]