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Luca del Meo, servono auto più compatte e leggere

Per rendere il settore dei trasporti più sostenibile non serve solamente l'elettrificazione. Si deve infatti tornare ad auto più compatte e leggere

Luca del Meo, servono auto più compatte e leggere
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 1 ott 2024

Luca del Meo nel suo doppio ruolo di CEO del Gruppo Renault e presidente di ACEA, sta intervenendo molto nel dibattito sul futuro dell'auto in Europa. Di recente, dalle pagine de Il Sole 24 Ore, il manager italiano auspica il ritorno ad auto più piccole e compatte. Non è un mistero che oggi il mercato sia più orientato verso modelli sempre più di grandi dimensioni. Secondo De Meo, si tratta di una strada sbagliata.

Se davvero si vuole ridurre l'impatto del settore dei trasporti non bisogna solamente viaggiare utilizzando auto "ecologiche" siano esse ibride, elettriche o a idrogeno. Infatti, per Luca de Meo bisogna tornare ad utilizzare veicoli più compatti e leggeri.

PROGRESSO SOLO QUANDO I VANTAGGI SONO PER TUTTI

La soluzione proposta da Luca de Meo sembra fuori dagli obiettivi della maggior parte delle case automobilistiche. Del resto, come sottolinea il manager italiano, negli ultimi anni il segmento delle piccole auto è stato il più tartassato dalle normative. Per le case automobilistiche è stato quindi sempre più difficile portare sul mercato modelli redditizi. Per questo, l'offerta delle "piccole" è andata ad assottigliarsi anno dopo anno. Dunque, meno offerta e con la sparizione dei modelli entry level il prezzo d'accesso al mercato delle nuove auto è aumentato sensibilmente.

Il segmento delle piccole è stato il più tartassato dalle regolamentazioni, tanto da rendere molto difficile per noi produrre dei veicoli compatti in maniera redditizia. L’offerta e il segmento si riduce, il prezzo di ingresso al mercato del nuovo è aumentato del 60% in dieci anni. Questo fenomeno spiega in buona parte la delocalizzazione delle nostre fabbriche nel sud del Mediterraneo e nell’est dell’Europa, e spiega anche perché la Francia, l’Italia e la Spagna, un tempo grandi produttori di automobili, si sono svuotate.

Il numero uno del Gruppo Renault cita poi Henry Ford al momento del lancio della Ford T che affermò che c'è un vero progresso solamente quando i vantaggi di una tecnologia sono per tutti.

C’è vero progresso solo quando i vantaggi di una tecnologia sono per tutti. Lo diceva mentre riusciva, grazie ai profitti, a pagare i suoi dipendenti fino a tre o quattro volte più di quello che potevano fare i suoi concorrenti, che diventavano i suoi primi clienti. Una grande lezione, di grande attualità.

De Meo va poi a ringraziare ancora una volta Draghi che nel suo rapporto sull'Europa ha parlato anche del settore automotive e della necessità di far collaborare i vari settori per tornare competitivi. Per il manager italiano serve dunque fare gioco di squadra tra nazioni, settori ed imprese per affrontare le difficili sfide del futuro.

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