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Dazi auto elettriche, i costruttori cinesi cercano un accordo con l'Unione Europea

Si sta cercando un accordo in extremis per tentare di evitare l'introduzione delle nuove tariffe doganali. Ecco le proposte dei costruttori cinesi

Dazi auto elettriche, i costruttori cinesi cercano un accordo con l'Unione Europea
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 3 set 2024

Si continua a parlare dei nuovi dazi sulle auto elettriche prodotte in Cina che la Commissione Europea ha voluto istituire. Ad agosto, la Commissione aveva deciso di ritoccare ulteriormente le tariffe doganali in attesa dell'approvazione definitiva da parte dei Paesi membri. Se l'iter si concluderà senza intoppi, il 2 novembre i nuovi dazi diventeranno definitivi e saranno validi per i successivi 5 anni.

A quanto pare, le case automobilistiche cinesi starebbero tentando di trovare un accordo in extremis per evitare l'entrata in vigore dei dazi definitivi. Si starebbe quindi cercando una soluzione pacifica dopo che il Governo Cinese aveva reagito alla decisione dell'UE con una denuncia al WTO.

L'indiscrezione arriva da Politico.eu che ha parlato di una serie di promesse dall'industria cinese di stabilire prezzi minimi o limiti di volume sulle esportazioni di veicoli elettrici nel tentativo di evitare i dazi dell'UE.

SI CERCA UN ACCORDO

Dunque, secondo queste indiscrezioni, i principali produttori cinesi di veicoli elettrici avrebbero proposto alla Commissione tale accordo che consentirebbe di evitare i dazi, provando a concordare con Bruxelles vincoli sui prezzi e sui volumi.

Le discussioni si sarebbero tenute lo scorso 28 agosto e avrebbero partecipato BYD, Geely e Saic oltre alla Camera di commercio cinese per l'importazione e l'esportazione di macchinari e prodotti elettronici (CCCME).

Non sappiamo se e come procederanno queste discussioni ma secondo le indiscrezioni difficilmente la Commissione Europea potrà accettare l'accordo promosso dalla CCCME. In ogni caso, i margini per le possibili trattative continuano ad assottigliarsi. Dopo che la Commissione avrà analizzato le osservazioni mosse dalle case automobilistiche, le nuove tariffe saranno votate dai Paesi UE per entrare in vigore, come accennato all'inizio, per i prossimi 5 anni.

Sempre secondo Politico.eu, alle trattative non era presente Tesla che, come sappiamo, ha ottenuto dalla Commissione una tariffa doganale del 9%, il valore più basso imposto dall'UE.

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