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Auto sempre più in mano alle donne, 4 volte su 10 sono loro le proprietarie

I dati diffusi da UNRAE mostrano che oltre il 40% delle autovetture circolanti in Italia sono intestate ad una donna

Auto sempre più in mano alle donne, 4 volte su 10 sono loro le proprietarie
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Redazione
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Pubblicato il 11 mar 2024

In occasione del Pink Motor Day, l’evento annuale dedicato al rapporto tra le donne e il mondo dell’auto, Cristiana Petrucci, Responsabile del Centro Studi e Statistiche di UNRAE, ha presentato i dati raccolti durante il 2023, che mostrano una crescita delle vetture intestate alle donne.

 

Ad oggi oltre il 40% del parco auto italiano è intestato ad una donna, un dato significativo soprattutto se si considera che il 52% della popolazione maggiorenne è di sesso femminile; il nuovo report affianca quello rilasciato a inizio mese, sempre da UNRAE, incentrato sull'età media delle vetture circolanti.

ELEGANTE, SPAZIOSA E A BENZINA

Al momento dell’acquisto la scelta ricade spesso su berline dei segmenti d’ingresso A e B (circa l’82% dei casi), seguite a stretto giro dai SUV nei segmenti B e C (rispettivamente circa il 32% e il 10,6%) che riescono a loro volta a catturare l’attenzione femminile, dimostrandosi ancora una volta il modello preferito dai consumatori: l’alimentazione più diffusa è quella a benzina (38,3%) ma anche gpl, ibride ed elettriche registrano una leggera crescita, sebbene in questo caso gli uomini dimostrano una maggior attenzione alle basse emissioni.

 

Significativa è anche la differenza del potere d’acquisto: in entrambi i casi UNRAE ha registrato una maggiore disponibilità economica, che sale di poco più di 10 punti percentuali (+ 9,5% per le donne, +9,3% per gli uomini) mostrando però un forte divario economico, con la spesa media delle automobiliste che arriva a 24.500 euro contro i 31.100 messi sul piatto dagli automobilisti.

Il gap salariale, argomento di cui si dibatte sempre più spesso, potrebbe essere limato (almeno in parte) dall'immissione degli incentivi legati all'Ecobonus e destinati a sostenere l'acquisto di una nuova vettura, ma che ad oggi non sono ancora stati resi disponibili.

 

AUTO USATE E ACQUISTI SENZA FINANZIAMENTI

La gestione femminile dei propri risparmi le vede scegliere più volentieri un’auto usata, piuttosto che chiedere un finanziamento per acquistarne una nuova; numeri alla mano, solo il 38,4% delle nuove immatricolazioni è nato in seguito all’ottenimento di un prestito, mentre la quota di vetture usate acquistate da una donna è passata dal 37,9% al 38,3%, con prezzo medio ponderato di circa 7.900 euro.

Per contro, gli automobilisti hanno mostrato di preferire auto nuove, ricorrendo ai prestiti nel 61,6% dei casi (in riferimento alle nuove immatricolazioni).

Secondo Cristina Petrucci “La leggera flessione negli acquisti di auto nuove da parte delle donne, potrebbe riflettere il difficile contesto economico generale, di cui la componente femminile ha risentito maggiormente”

Per mercato dell'auto, in sintesi, l'aumento delle vetture in mano alle donne non si traduce automaticamente in una crescita dei volumi di vendita, perché il divario salariale porta le future proprietarie ad avvicinarsi maggiormente a una vettura usata, piuttosto che a un'auto nuova.

UN MONDO DEL LAVORO A PORTATA DI DONNA

Dati interessanti arrivano anche da parte dell’industria dell’automotive, che vede crescere la percentuale di forza lavoro femminile, per ora quasi unicamente nel settore impiegatizio o commerciale: l’indagine condotta da Findomestic nel 2022 presso le Concessionarie italiane ha infatti mostrato che il 24% delle mansioni lavorative è coperto da donne. Prendendo in esame Aziende associate all’UNRAE, la quota occupazionale femminile sale al 29%.

L’associazione ha dichiarato di non aver trovato dati riguardanti il reparto industriale automotive italiano dove, secondo quanto riportato in una nota “la presenza femminile ha ancora un grande potenziale da sviluppare appieno”.

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