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UE: in arrivo la registrazione doganale delle importazioni cinesi di veicoli elettrici

Se accertate le responsabilità, i dazi potrebbero essere applicati retroattivamente

UE: in arrivo la registrazione doganale delle importazioni cinesi di veicoli elettrici
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 6 mar 2024

L'Unione Europea sta portando avanti l'indagine anti-dumping sulle auto elettriche prodotte in Cina di cui abbiamo parlato diverse volte. I risultati dell'inchiesta dovrebbero arrivare per il mese di novembre. A quel punto, l'UE potrebbe prendere in considerazione l'imposizione di nuovi dazi. Sull'inchiesta ci sono delle novità.

DAZI RETROATTIVI?

Come riporta Automotive News Europe, la Commissione Europea ha pubblicato un documento in cui evidenzia di avere sufficienti elementi di prova per dimostrare che le auto elettriche cinesi sono state sovvenzionate in maniera scorretta. Possiamo leggere:

Per quanto riguarda le sovvenzioni, la Commissione dispone di sufficienti elementi di prova tendenti a indicare che le importazioni del prodotto in esame dalla PRC sono oggetto di sovvenzioni. Le sovvenzioni asserite consistono, tra l'altro,

  • i) nel trasferimento diretto di fondi e in potenziali trasferimenti diretti di fondi o obbligazioni;
  • ii) nella rinuncia della pubblica amministrazione ad entrate altrimenti dovute o nella mancata riscossione delle stesse;
  • iii) nella fornitura, da parte della pubblica amministrazione, di beni o servizi per un corrispettivo inferiore all'importo che sarebbe adeguato.

Per questo, la Commissione ha annunciato che presto avvierà le registrazioni doganali delle importazioni cinesi di veicoli elettrici. Si tratta di una decisione molto importante e strettamente legata alle conclusioni dell'inchiesta. Se a novembre l'indagine dovesse accertare ufficialmente che l'accusa mossa dall'UE è corretta, i nuovi dazi potrebbero scattare retroattivamente e cioè dall'entrata in vigore di questo nuovo regolamento sulle registrazioni dogali, cioè il giorno dopo la pubblicazione all'interno della Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea.

La Commissione Europea aggiunge pure che nella fase attuale dell'inchiesta non è ancora possibile stimare con esattezza l'importo dei dazi. La Commissione non ritiene pertanto opportuno fornire una stima relativa all'importo dei dazi che dovranno essere corrisposti in futuro.

Tenuto conto dei dati e delle osservazioni, la Commissione ha ritenuto necessario preparare la potenziale istituzione di misure retroattive disponendo la registrazione, al fine di escludere la reiterazione di tale pregiudizio. Qualora alla fine dell'inchiesta in corso la Commissione dovesse concludere che l'industria dell'Unione subisce un pregiudizio grave, la riscossione di dazi compensativi sulle importazioni registrate può essere ritenuta una misura appropriata per escludere la reiterazione di tale pregiudizio.

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