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Regno Unito, lo stop alla vendita di auto benzina e diesel slitta al 2035

Lo stop alla vendita delle endotermiche potrebbe essere rinviato al 2035

Regno Unito, lo stop alla vendita di auto benzina e diesel slitta al 2035
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 20 set 2023

Il primo ministro inglese Rishi Sunak ha deciso di posticipare alcuni obiettivi ambientali del Paese, attuando un sensibile cambio di rotta rispetto agli impegni presi dal governo Johnson. Tra questi c'è il rinvio della data dello stop alla vendita di nuove auto a benzina e diesel. Come sappiamo, il bando delle endotermiche era stato fissato al 2030.

Adesso, si è deciso di posticiparlo al 2035, allineando, di fatto, il Regno Unito all'Unione Europea. Il precedente obiettivo del 2030, ricordiamo, era stato introdotto nel 2020 come parte centrale dei piani dell’allora Primo Ministro Boris Johnson. La proposta originale prevedeva che le auto ibride Plug-in (si parla nello specifico di veicoli che possono percorrere una "distanza significativa" senza emettere emissioni inquinanti) potessero comunque essere vendute fino alla fine del 2034.

La BBC aveva riferito che il primo ministro inglese Rishi Sunak avrebbe dovuto tenere un discorso nei prossimi giorni al cui interno sarebbero stati presenti una serie di annunci sull'allentamento di diverse politiche governative sulla riduzione delle emissioni di gas serra. Discorso che in parte è stato anticipato oggi dopo che la stampa aveva largamente diffuso la decisione di posticipare il bando delle endotermiche al 2035. 

Nella sua dichiarazione, Sunak ha affermato di stare lavorando duramente per rendere il Regno Unito un leader mondiale nei veicoli elettrici, sottolineando che  il Paese ha già attirato miliardi di nuovi investimenti.

Mi aspetto che entro il 2030 la stragrande maggioranza delle auto vendute sarà elettrica, perché i costi si stanno riducendo, l'autonomia sta migliorando, l'infrastruttura di ricarica sta crescendo. Penso anche che, almeno per ora, dovresti essere tu a fare questa scelta, non il governo che ti obbliga a farlo. Perché il costo iniziale è elevato. Abbiamo ancora molta strada da fare per mettere in atto l'infrastruttura di ricarica. Quindi, per darci più tempo per prepararci, faciliteremo la transizione ai veicoli elettrici. Sarà ancora possibile acquistare un veicolo con motore a combustione fino al 2035.

Sunak ha osservato che la nuova data del 2035 porta il Regno Unito in linea con altri Paesi, tra cui l’Unione Europea e il Canada. Il primo ministro ha anche promesso che le auto esistenti con motore a benzina e diesel potranno essere vendute sul mercato dell’usato dopo il 2035.

Il premier, comunque, in precedenza aveva già fatto sapere che il Governo continuerà ad impegnarsi a raggiungere le zero emissioni nette di carbonio entro il 2050, ma in modo migliore e più proporzionato.

Sono orgoglioso che la Gran Bretagna sia leader mondiale sul cambiamento climatico. Ci impegniamo a raggiungere le emissioni zero entro il 2050 e confermiamo gli accordi che abbiamo stipulato a livello internazionale, ma lo faremo in un modo migliore e più proporzionato.

Il Governo inglese, dunque, intende seguire un approccio più realistico e pragmatico ai cambiamenti climatici, anche vista l'attuale situazione economica del Paese. Come accennato all'inizio, le novità non riguardano solamente il bando delle endotermiche ma anche altri obiettivi ambientali come la graduale eliminazione delle caldaie a gas e una revisione di alcuni limiti sulla riduzione delle emissioni di gas serra.

Scelte che il Governo inglese intende effettuare per non scaricare i costi sulle famiglie. Ovviamente non sono mancate le polemiche, partite anche dall'interno dello stesso partito di maggioranza. L'accusa afferma che questa mossa sia solamente un modo per recuperare consensi, dimenticandosi, per esempio, che molte aziende automobilistiche hanno già pianificato i loro investimenti basandosi sull'obiettivo del 2030.

Proprio al riguardo, BMW, Ford e Jaguar Land Rover hanno chiesto chiarezza al Governo. Ford ha pure affermato che abbandonare la scadenza del 2030 sarebbe un errore e ha lasciato intendere che ciò potrebbe mettere a rischio ulteriori investimenti. La casa dell'ovale blu ha già investito 430 milioni di sterline (496 milioni di euro) nelle sue strutture nel Regno Unito e ha fatto sapere di aver pianificato ulteriori investimenti per adattarsi alla tempistica del 2030.

[Aggiornamento ore 18.51 con la posizione ufficiale del premier inglese]

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