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Mercato auto Italia 2022, il mese di settembre chiude in positivo: +5,4%

Anche a settembre continua la ripresa del mercato auto

Mercato auto Italia 2022, il mese di settembre chiude in positivo: +5,4%
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 6 ott 2022

I dati sulle immatricolazioni di settembre 2022 sono arrivati in ritardo di alcuni giorni a causa di un problema tecnico al portale di raccolta e gestione delle domande di registrazione presentate dai concessionari al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.

Finalmente, abbiamo il quadro dell'andamento del mercato auto italiano dello scorso mese. Dunque, il mese di settembre 2022 si è chiuso con una crescita del 5,4% rispetto allo stesso periodo del 2021. Quindi, il mese di settembre conferma la ripresa iniziata ad agosto (+9,9%).

Complessivamente, nel mese scorso sono state immatricolate 110.976 vetture contro le 105.318 unità di settembre 2021. Tuttavia, nonostante anche settembre sia stato un mese positivo per il mercato auto italiano, non basta per recuperare le perdite accumulate nel corso del 2022. Dunque, nei primi 9 mesi dell'anno sono state immatricolate 976.055 unità con un calo del 16,3% sul 2021 (circa 190 mila auto in meno).

UNRAE, parlando della recente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei correttivi alla struttura degli incentivi che permettono anche alle società di noleggio di accedere ai contributi economici, evidenzia che sembra emergere un'interpretazione estremamente restrittiva del provvedimento, secondo la quale i fondi destinati al noleggio non sarebbero altri che quelli precedentemente stanziati per il car sharing, e ad oggi largamente inutilizzati, che però ammontano a soli 20 milioni di euro, appena il 5% del totale per un canale che normalmente assorbe il 20% dei volumi di vetture che beneficiano degli incentivi.

Al riguardo, Michele Crisci, presidente UNRAE, ha commentato:

Questa interpretazione svilisce enormemente la portata del provvedimento e non corrisponde affatto alle aspettative del settore, lasciando del tutto irrisolto il problema del pieno utilizzo dei fondi. Voglio augurarmi che al più presto possa essere trovata una soluzione efficace, anche in via interpretativa, che consenta un’ampia e completa operatività al comparto, potendo beneficiare di quanto stanziato per promuovere la diffusione di veicoli a basse emissioni.

I DATI DEL MESE

Tornando ai dati di settembre 2022, sul fronte degli utilizzatori, emerge un calo delle immatricolazioni dei privati, che scendono al 59,1% di quota. In flessione pure le autoimmatricolazioni, all’8,2% di share. Molto bene il noleggio a lungo termine che rappresenta il 23,5% delle immatricolazioni del mese. Crescono i volumi anche per il noleggio a breve termine che, però, si ferma al 2,3% di share. Le società salgono al 6,5% di quota in settembre.

Venendo ai dati delle alimentazioni, crescono non solo i modelli a benzina (27,2% di quota) ma pure quelli diesel (19,3% di share). Leggera contrazione per il GPL che rappresenta l’8,7% del mercato. Le auto a metano, invece, rappresentano solamente lo 0,6% del mercato. Nonostante gli incentivi, le vetture Plug-in con il 4% confermano la seconda quota peggiore da febbraio 2021. Le 100% elettriche arrivano, invece, al 4,5%.

In crescita le ibride HEV che si posizionano al 35,7% del totale, con un 9,1% per le “full” hybrid e un 26,6% per le “mild” hybrid. Commentando i dati di settembre, Crisci afferma:

La forte flessione della quota di auto plug-in scese a settembre al 4% (la seconda più bassa dell’anno) e l’appiattimento di quella delle elettriche pure al 4,5% (dimezzando quasi l’8% di settembre 2021), è un chiaro indice del definitivo esaurimento dell’effetto incentivi 2021 e del fatto che gli incentivi 2022 non siano ancora a pieno regime dopo 3-4 mesi dall’attivazione della piattaforma.

Per quanto riguarda i Gruppi automobilistici, Stellantis ha chiuso il mese di settembre con una crescita del 7,29%. Molto bene il Gruppo Volkswagen con un progresso del 16,19%. In forte calo, invece, il Gruppo Renault che fa segnare un -23,74%.

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