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La Commissione Trasporti UE vota "no" allo stop ai motori endotermici nel 2035

Arriva un primo stop alla proposta della Commissione Europea di fermare le vendite dei modelli endotermici dal 2035.

La Commissione Trasporti UE vota "no" allo stop ai motori endotermici nel 2035
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 29 apr 2022

La proposta della Commissione Europea di arrivare a fermare la vendita delle nuove auto benzina e diesel dal 2035 aveva fatto molto discutere. Ne abbiamo parlato diverse volte e abbiamo visto come nel tempo siano emerse posizioni differenti tra i Paesi europei. Sapevamo anche che l'iter per arrivare all'approvazione del pacchetto Fit-for-55 non sarebbe stato facile.

E proprio al riguardo, arriva la notizia che la Commissione Trasporti (Tran) del Parlamento europeo ha votato "no" all'abolizione dei motori a scoppio dal 2035.

NEUTRALITÀ TECNOLOGICA

La Commissione si è pronunciata in favore di mix tecnologico in quanto l'elettrico non è l'unica via per la transizione verde. Dunque, viene ribadito il concetto della neutralità tecnologica sostenuto più volte anche dal Governo italiano. Contestualmente, è stato approvato un parere sul regolamento che sostanzialmente prevede che dal 2035 i veicoli di nuova immatricolazione riducano le emissioni del 90%, e non del 100%.

In questo modo, si darebbe ancora spazio ai motori a combustione alimentati attraverso combustibili alternativi. Come spiega l'eurodeputato Massimiliano Salini, relatore Ppe del regolamento sugli standard di CO2 per auto nuove e veicoli leggeri, in questo modo sarà possibile salvare dal tracollo le filiere dell’industria automobilistica e componentistica che verrebbero messe in ginocchio da un processo non progressivo all'elettrico.

Insomma, la Commissione Trasporti (Tran) del Parlamento europeo dice no al solo elettrico a tutti i costi dal 2035 e ribadisce il concetto della neutralità tecnologica. Inoltre, nel testo si chiede di cambiare gradualmente anche la metodologia di calcolo delle emissioni, passando ad un approccio che valuti le emissioni di CO2 dell’intero ciclo produttivo del veicolo.

Che succede adesso? Si tratta solamente di un parere. L'intero processo di approvazione è ancora molto lungo. Su questo tema deve ancora esprimersi la commissione Ambiente, prima che la proposta arrivi in Parlamento e poi sul tavolo del Consiglio europeo. La strada, dunque, è ancora lunga prima che l'Unione Europea decida definitivamente quale sarà il destino dei motori a combustione.

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