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Italvolt, la costruzione della Gigafactory italiana partirà nella prima metà del 2022

Va avanti il progetto di Italvol per la costruzione della prima Gigafactory italiana; la costruzione della fabbrica dovrebbe iniziare nella prima metà del 2022.

Italvolt, la costruzione della Gigafactory italiana partirà nella prima metà del 2022
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 22 giu 2021

Il progetto di Italvot di realizzare la prima Gigafactory italiana sta andando avanti. La società sta portando avanti gli incontri istituzionali che servono per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie. Contestualmente, ha comunicato che i lavori per la costruzione della fabbrica che realizzerà celle per le batterie delle auto elettriche inizieranno nella prima metà del 2022. L'obiettivo è quello di avviare la produzione entro la fine del 2024.

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IL PROGETTO

La fabbrica che sarà realizzata disporrà inizialmente di una capacità produttiva di 45 GWh e occuperà un'area di circa 350.000 metri quadrati. Il nuovo stabilimento sarà molto importante anche per l'economia del territorio visto che al suo interno lavoreranno circa 3.500 dipendenti. Compreso l'indotto sarà possibile arrivare a creare 10.000 nuovi posti di lavoro. La Gigafactory, come noto, sarà realizzata in Piemonte e precisamente nell'area ex Olivetti di Scarmagno.

Un luogo che è tato scelto per diversi motivi tra cui per la sua collocazione geografica favorevole. Infatti, si tratta una vasta area industriale dismessa che si estende per circa 1 milione di metri quadrati vicina ad importanti nodi autostradali e ferroviari. C'è grande ottimismo per il proseguo dei lavori per arrivare alla creazione della fabbrica. Adriano Grassino, sindaco di Scarmagno, ha dichiarato:

Siamo pienamente soddisfatti delle informazioni che Italvolt ha condiviso nel corso del nostro recente incontro, perché ci confermano come il progetto stia procedendo in modo spedito e determinato. Ne è stato un chiaro esempio apprendere che i progettisti di Pininfarina hanno già incontrato i funzionari degli Enti preposti, il cui parere è vincolante ai fini della redazione e realizzazione del progetto.

Posizione condivisa anche da Patrizia Paglia, presidente di Confindustria Canavese, che ha aggiunto:

Le informazioni ricevute durante l'incontro della scorsa settimana ci rendono ancora più fiduciosi nella realizzazione del progetto. Riteniamo doveroso che Confindustria Canavese offra il suo totale supporto per contribuire alla sua realizzazione, a beneficio del territorio e della filiera industriale canavesana, piemontese e nazionale.

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