UNRAE: rottamate 186 mila auto in Italia in meno di 4 mesi grazie agli incentivi
Anche l'auto fa la sua parte per celebrare in Italia la Giornata Mondiale dell'Ambiente; in meno di 4 mesi, grazie agli incentivi, sono state rottamate 186 mila vecchie autovetture.

Anche il settore automotive in Italia può celebrare la Giornata Mondiale dell'Ambiente 2021 grazie alle 186 mila autovetture rottamate in meno di 4 mesi. Un risultato possibile per via degli incentivi, in particolare quelli per la fascia di emissioni 61-135 g/Km che hanno permesso, così, di risparmiare all'ambiente 115.000 tonnellate di CO2 l’anno. Si tratta di numeri riportati da UNRAE che sottolinea come l'Italia abbia complessivamente pienamente raggiunto il target di CO2 stabilito dall'Unione Europea.
Il livello medio delle emissioni delle vetture immatricolate nell'anno (calcolato secondo il ciclo NEDC) è risultato di 3,4 g/Km inferiore al target indicato dall'Unione Europea. Ecco perché UNRAE torna a ribadire l'importanza che il Governo intervenga con urgenza per rifinanziare gli incentivi che oltre a permettere un più veloce ricambio del parco circolante italiano, consentirebbero di sostenere un mercato in difficoltà. Sottolinea, infatti, Andrea Cardinali, Direttore Generale dell’UNRAE:
Il modo migliore per celebrare la Giornata Mondiale dell’Ambiente è favorire il ricambio del parco auto circolante, che in Italia è fra i più vetusti e inquinanti d’Europa. L’assenza di misure per l’automotive nel PNRR non è l’augurio più sincero a favore dell’ambiente. Visto che gli spostamenti di merci e persone avvengono per il 90% su gomma, la scelta più sostenibile da parte di Governo e Parlamento non può che essere quella di rendere strutturali gli incentivi all’acquisto di nuove vetture fino a 60 g/Km di CO2. Inoltre, almeno per l’anno in corso, occorre supportare anche la fascia 61-135 g/Km, che ha fornito un contributo pari a ¾ della riduzione di CO2 ottenuta sinora sulle nuove immatricolazioni. Auspichiamo, quindi, che nell’iter di conversione in Legge del c.d. DL Sostegni-bis compaiano misure efficaci in questa direzione.
SERVE UN PIANO PER LE COLONNINE
La riduzione delle emissioni non potrà poi che migliorare grazie alla progressiva diffusione delle autovetture elettrificate. Secondo l'associazione, nei primi 5 mesi dell'anno, le quote di auto ibride, Plug-in ed elettriche hanno toccato, rispettivamente il 27,4%, il 4,2% e il 3,1%. Complessivamente, la quota è del 35%, più del doppio del 2020 e sei volte quella del 2019. Guardando ai dati demografici, secondo l'associazione, in questi primi 5 mesi del 2021, gli acquirenti privati di vetture Plug-in ed elettriche sono stati per il 65% uomini. Quota sostanzialmente paritaria tra uomini e donne per le ibride.
Chi acquista maggiormente le Plug-in e le elettriche ha tra i 46 e i 55 anni. Seguono poi i 56-65enni e i 30-45enni. Inoltre, UNRAE sottolinea che i dati mostrano una chiara correlazione tra le immatricolazioni delle BEV e delle PHEV con la disponibilità delle infrastrutture di ricarica. Le immatricolazioni, infatti, sono maggiormente concentrate nel Nord del Paese, dove si trovano più colonnine. Ecco perché, secondo l'associazione è necessaria una strategia chiara per la dotazione capillare di infrastrutture di ricarica su tutto il territorio nazionale.